Mastopessi, riduzione seno
Buongiorno,
Scrivo a nome di mia mamma che ha 63 anni.
Il 13 ottobre si è sottoposta ad un intervento di riduzione del seno in anestesia generale.
A 3 ore dall'intervento il seno e la zona sottostante si sono gonfiati moltissimo per un sanguinamento. Le hanno fatto una seconda anestesia generale ed è venuto fuori che il drenaggio era tappato da dei coaguli che sono stati rimossi. Il seno incriminato è stato quindi richiuso e lei mandata a casa dopo un paio di giorni. Ha una cicatrice lungo tutto il capezzolo e poi una T.
Tolti i drenaggi ha continuato ad avere perdite misto sierose-ematiche abbastanza cospicue da dover cambiare le mediazioni 1 gg sì e uno no. Ad oggi, passati 20 gg perde ancora parecchio. Parlano di liponecrosi.
Il chirurgo l'ha già visitata diverse volte in questi gg e sostiene sia successo tutto per la mancanza di riposo. Mia madre però non lavora e francamente mi piacerebbe avere un altro parere. Non le sono stati somministrati antibiotici per questa situazione o cortisonici o anti-infiammatori. Non ha mai avuto febbre. Il seno incriminato è più caldo. Il medico di base l'ha vista e sostiene di non aver mai visto una cosa del genere.
Comincio a spaventarmi. Continuiamo a cambiare medicazioni e basta? Per quanto tempo può protrarsi una situazione simile. Grazie e buona giornata.
Scrivo a nome di mia mamma che ha 63 anni.
Il 13 ottobre si è sottoposta ad un intervento di riduzione del seno in anestesia generale.
A 3 ore dall'intervento il seno e la zona sottostante si sono gonfiati moltissimo per un sanguinamento. Le hanno fatto una seconda anestesia generale ed è venuto fuori che il drenaggio era tappato da dei coaguli che sono stati rimossi. Il seno incriminato è stato quindi richiuso e lei mandata a casa dopo un paio di giorni. Ha una cicatrice lungo tutto il capezzolo e poi una T.
Tolti i drenaggi ha continuato ad avere perdite misto sierose-ematiche abbastanza cospicue da dover cambiare le mediazioni 1 gg sì e uno no. Ad oggi, passati 20 gg perde ancora parecchio. Parlano di liponecrosi.
Il chirurgo l'ha già visitata diverse volte in questi gg e sostiene sia successo tutto per la mancanza di riposo. Mia madre però non lavora e francamente mi piacerebbe avere un altro parere. Non le sono stati somministrati antibiotici per questa situazione o cortisonici o anti-infiammatori. Non ha mai avuto febbre. Il seno incriminato è più caldo. Il medico di base l'ha vista e sostiene di non aver mai visto una cosa del genere.
Comincio a spaventarmi. Continuiamo a cambiare medicazioni e basta? Per quanto tempo può protrarsi una situazione simile. Grazie e buona giornata.
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Dr. Federico Tamborini
Chirurgo plastico, Chirurgo della mano, Medico estetico, Microchirurgo
926 51
Gentile Utente,
il consiglio è di affidarsi alle cure del chirurgo plastico che ha la possibilità di valutarla clinicamente. L'infiammazione che descrive potrebbe essere esito del riassorbimento dell'ematoma che è stato drenato chirurgicamente ovvero da riassorbimento di tessuto mammario adiposo (liponecrosi). Se la condizione infiammatoria non peggiora le medicazioni potrebbero essere sufficienti, se dovesse peggiorare si dovrebbe valutare una terapia antibiotica. L'ulteriore revisione chirurgica è da valutarsi solo in caso di netto peggioramento non dominabile con trattamenti conservativi.
Cordialmente,
il consiglio è di affidarsi alle cure del chirurgo plastico che ha la possibilità di valutarla clinicamente. L'infiammazione che descrive potrebbe essere esito del riassorbimento dell'ematoma che è stato drenato chirurgicamente ovvero da riassorbimento di tessuto mammario adiposo (liponecrosi). Se la condizione infiammatoria non peggiora le medicazioni potrebbero essere sufficienti, se dovesse peggiorare si dovrebbe valutare una terapia antibiotica. L'ulteriore revisione chirurgica è da valutarsi solo in caso di netto peggioramento non dominabile con trattamenti conservativi.
Cordialmente,
Dr. Federico Tamborini
tamborini.federico@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 739 visite dal 03/11/2018.
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