Volendomi sottoporre a mastoplastica additiva vorrei chiedere a voi esperti quale tipo di tecnica
Un saluto a tutti.
Sono reduce dal secondo allattamento al seno durante il quale il volume dello stesso è arrivato da una prima ad una quarta taglia. Terminata la fase dell'allattamento mi trovo una prima svuotata. Volendomi sottoporre a mastoplastica additiva vorrei chiedere a voi esperti quale tipo di tecnica è consiglibile nel mio caso e che cc per raggiungere quale volume? sono alta 160, peso 49 kg, torace stretto, e durante la gravidanza ho avunto un aumento di sette kg di peso, nonostante ciò il mio seno è cresciuto notevolmente rispetto la misura iniziale e mi piacevo.
Grazie
Sono reduce dal secondo allattamento al seno durante il quale il volume dello stesso è arrivato da una prima ad una quarta taglia. Terminata la fase dell'allattamento mi trovo una prima svuotata. Volendomi sottoporre a mastoplastica additiva vorrei chiedere a voi esperti quale tipo di tecnica è consiglibile nel mio caso e che cc per raggiungere quale volume? sono alta 160, peso 49 kg, torace stretto, e durante la gravidanza ho avunto un aumento di sette kg di peso, nonostante ciò il mio seno è cresciuto notevolmente rispetto la misura iniziale e mi piacevo.
Grazie
Gentile Signora,
nei casi di ipotrofia postgravidica, come il suo, spesso il tessuto ghiandolare residuo non offre la copertura adeguata all'impianto protesico e questo, unitamente al fatto che i tessuti hanno perso una certa elasticità, ci fa preferire una loggia sottomuscolare ( nelle sue varianti o forme diverse). L'altro elemento da valutare è il grado di ptosi (caduta) della ghiandola e l'eventuale necessità dell'intervento correttivo , la mastopessi, da associare all'aumento. La scelta del volume del tipo dell'impanto sono parametri molto importanti che il chirurgo decide dopo aver valutato il caso,tenendo in considerazione il desiderio della paziente.
Distinti saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
http://www.claudiobernardi.it
nei casi di ipotrofia postgravidica, come il suo, spesso il tessuto ghiandolare residuo non offre la copertura adeguata all'impianto protesico e questo, unitamente al fatto che i tessuti hanno perso una certa elasticità, ci fa preferire una loggia sottomuscolare ( nelle sue varianti o forme diverse). L'altro elemento da valutare è il grado di ptosi (caduta) della ghiandola e l'eventuale necessità dell'intervento correttivo , la mastopessi, da associare all'aumento. La scelta del volume del tipo dell'impanto sono parametri molto importanti che il chirurgo decide dopo aver valutato il caso,tenendo in considerazione il desiderio della paziente.
Distinti saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
http://www.claudiobernardi.it
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net

Utente
La ringrazio, è stato chiaro: è necessaria una prima visita per stabilire i parametri entro cui operare. Le chiedo quali tempi occorrono dalla prima visita all'intervento. Grazie
L'intervento chirurgico in elezione ( non urgente) viene pianificato quando il paziente è in perfette condizioni cliniche. Poi esistono altri parametri diciamo "organizzativi", cioè relativi al chirurgo. alla clinica, ecc... In genere è circa 2 - 3 settimane.
Dott. Bernardi
Dott. Bernardi

Utente
Mi scusi l'ingnoranza, cosa vuol dire "perfette condizioni cliniche" posto che elettrocardiogramma, ecomammaria vadano bene, un colesterolo alto o un qualunque altro parametro fuori norma può compromettere l'intervento o la eseguibilità dello stesso?
Grazi ancora
Grazi ancora
Dipende dai parametri e comunque vanno valutati nell'insieme e non rispetto al dato singolo, anche se fuori dai valori di riferimento.
C.B.
C.B.
Gentile utente
per una mastoplastica additiva dopo ipotrofia mammaria postgravidica, mi trova d'accordo con il collega che mi ha preceduto.
Vanno valutati il volume della ghiandola residua e l'eventuale ptosi(discesa) della mammella da correggere,
Comunque quasi sempre si impone un posizionamento retromuscolare.
Vanno valutate alcune indagini preoperatorie, quali ecg, rx torace e esami ematologici di routine.
Alla prima visita si sceglie in base alla situazione anatomica che ogni donna presenta la tecnica chirurgica ed il tipo di protesi.
Colgo l'occasione per inviare distinti saluti e augurare Felice Anno Nuovo
Prof. Massimo Vergine
www.mastoplasticaroma.com
www.massimovergine.it
per una mastoplastica additiva dopo ipotrofia mammaria postgravidica, mi trova d'accordo con il collega che mi ha preceduto.
Vanno valutati il volume della ghiandola residua e l'eventuale ptosi(discesa) della mammella da correggere,
Comunque quasi sempre si impone un posizionamento retromuscolare.
Vanno valutate alcune indagini preoperatorie, quali ecg, rx torace e esami ematologici di routine.
Alla prima visita si sceglie in base alla situazione anatomica che ogni donna presenta la tecnica chirurgica ed il tipo di protesi.
Colgo l'occasione per inviare distinti saluti e augurare Felice Anno Nuovo
Prof. Massimo Vergine
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Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.1k visite dal 28/12/2008.
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