Intervento di ricostruzione a seguito di necrosi facciale

X Radiesse in zona n labiale ho avuto una necrosi facciale. 2 toilette chirurgiche e iperbariche. Ottobre chiusa fessuraz.ne, coinolti narice dx persa alla nasale e amputaz.ne vermiglio parte finale del labbro sup. dx Mancava un triangolo con base sul vermiglio. La chiusura ha ripristinato quasi tot.te la funzionalità, non più fuoriscita di alimenti, ma ancora fuoriuscita dei liquidi, E' stato eseguito uno scivolamento del labbro, così riferisco, ma no inserimento di lembo, x timore di non attecchimento . La struttura ora mi ha "abbandonata", anche se mi consigliano iniezioni sulla cicaatrice con grasso autologo per " spaccare" la cicatrice. Poi altri da eseguire in vari step per riempire depressioni. Tutto questo nella struttura sanitaria non è possibile in tempi brevi, ma devo sottostare alle lunghe file di attesa. I pazienti oncologici hanno sempre la priorità, ma se mai mi inseriscono, mai lo faranno. Mi si è invece offerta assistenza immediata in struttura priv. a MI. Io non ho possib.tà economiche e sentirmi dire questo più volte, mi ha veramente prima umiliato, poi indignato. Prima che mi recassi in questa struttura avevo visto il Primario privatamente, diceva volermi offrire tutto il suo aiuto e inizialmente lo ha fatto. Io ho lasciato la struttura dove era avvenuto il ricovero e mi sono affidata a lui completamente. Poi dopo la chiusura della fessurazione tutto è cambiato. Non si parla più del vermiglio da ricostruire o ricreare in qualche modo, anche una minima lipo da un cc intervento da 30 minuti tutto compreso anche il reinserimento, diventa inaccessibile, ma se pago me lo fanno il g dopo. E io mi dispero. Non posso nemmeno iniziare causa di risarcimento, in quanto il medico legale attende la fine del percorso per una valutazione, che poi non sarà rivedibile. Io non vedo nemmeno lontanamente la fine di questa odissea. Non vengo informata su quelli che dovrebbero, anche ipoteticamente, essere gli step sucessivi e quale l'obbiettivo finale, che un medico deve almeno saper immaginare, almeno credo. In principio potevo comprendere che con un esito da necrosi e un prodotto ancora parzialmente in sede ci si muovessi con i piedi di piombo, ma non avendo avuto mai nessuna complicanza, ora a ditanza si dovrebbe ipotizzare qualcosa di più concreto. Sentirsi dire che dovrei essere contenta anche così, date le condizioni in cui versavo, non è molto consolatorio.Chiedo aiuto a medici specializzati in chirurgia plastica operanti anche in strutture pubbliche, che abbiano esperienza sul viso e che siano nella possibilità e nella volontà di tendermi una mano, accogliendomi nella loro struttura per aiutarmi a percorrere i prossimi step in un tempo ragionevole. Possibilmente in Lombardia, perchè grandi trasferte avrebbero un'incidenza economica, che in questo momento non posso affrontare. Disposta ad inviare materiale fotografico preventivo, finalizzato ad un'analisi del caso. Nell'attesa ringrazio chi vorrà darmi un'opportunità.
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Dr. Daniele Bollero Chirurgo plastico, Medico estetico 2.5k 65
gentile utente,
capisco la sua frustazione ma allo stesso tempo la cicatrice richiede tempo per stabilizzarsi e quindi molto spesso l'attesa permette correzioni migliori.
Detto questo, può recarsi in qualunque reparto ospedaliero della sua zona per valutazione.
i tempi d'attesa non dipendono dai medici cosi cosa si può offrire ai pazienti.
Personalmente le consiglierei un confronto con chi l'ha trattato che la persona più interessata insieme a lei che tutto si risolva
saluti

Dr. Daniele Bollero
Chirurgo Plastico - Ospedale C.T.O. - TORINO
www.chirurgiaplasticapiemonte.com