La causa matrice dell'acne è la sovrapproduzione
Salve, sono un ragazzo di 17 anni, che purtroppo soffre di acne, da più o meno 4 anni, e che adesso vive il suo dramma, perché si vede limititao, se non inibito completamente dal fattore acne....
Volendo passare a passare di me in prima persona Vi dico Egr:Dottori che avrei un'infinità di quesiti da porVi, dubbi e spauracchi che riempono la vita di un adolcescente, ma mi riserverò dal chiederVeli adesso, così senza soluzione di continuità, per sperare di meglio distribuirli nel tempo, volendo così proporre e auspicare l'inizio di un serio, anche se fittizio, rapporto di consulenza, avvalendomi dell'efficiente sezione on-line proprosta dal Vostro sito. Come suddetto la mia acne mi accompagna da 4 anni ormai, ma tale compagnia è diventata scomoda l'anno scorso, quando in estate ho avuto un drastico ed immediato peggioramento a causa di inesatte esposizioni solari cn un'acne preesistente lieve curata cn prodotti fotosensibilizzanti; a settembre scorso ho iniziato roaccutan di comune accordo col mio dermatologo che ho finito ad inizio gennaio, la posologia ha avuto cm estremi di somministrazione 10mg/dì ad inizio e fine terapia e anche 50mg/dì in piena fase terapeutica. Il roaccutan ha funzionato per quel che il foglietto illustrativo dice, ma ahimè l'acne ha rimasto dei segni sul mio viso, non gravi, ma nemmeno trascurabilissimi, quindi, sempre col mio dermatologo abbiamo deciso di preventivare una terapia per quest'inconveniente, che prevedeva dei peeling, ma era solo un'ipotesi, che era subordinata al fatto che l'acne nn ritornasse e che tale fenomeno fosse totalmente spento da sotto il punto di vista patologico. Fino a 2 settimane fa, tale cosa era riuscita, perchè la mia pelle nn era secca, ma nemmneo grassa e unta, e sembrava aver raggiunto gli standard di produzione di sebo, invece appunto da tale termine ho notato di avere una pelle più unta, soprattutto sul naso che diventa davvero lucido e unto; forse potrebbe sembrare normale, non è una cosa evidentissima né crea disagio eccessivo,ma io che ho patito la secchezza del roaccutan e dell'immediato post roaccutan, avverto l'escursione di produzione di sebo tra il periodo attuale e quello terapeutico; insomma mi sembra quasi che le conddizioni basi siano tornate quelle che sono le tipiche condizioni che favoriscono il manifestarsi dell'acne. Ho la visita tra una settimana ed esporrò tale cosa sicuramente, ma nel frattempo anche una delucidazione su questa cosa avvenutami mi farebbe piacere. Le cose che adesso avrei da chiederVi sono queste:
-Per l'uomo, il ragazzo, che soffre d'acne, in un'età come la mia, è pensabile la scelta di una terapia ormonale per la cura dell'acne? Mi spiego; se la causa matrice dell'acne è la sovrapproduzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee, a loro volta stimolate e aumentate di volume dall'influenza fatta su di loro dall'onda di ormoni in eccesso, è possibile individuare, e magari debellare la produzione di ormoni in eccesso per portarla ad un livello standard?Grazie
- La gamma di prodotti per la pelle che io utilizzo, ovviamnete tutti prescrittimi nel tempo dal mio dermatolgo curante( nn sn un automedicante, anche se sarebbe curioso da raccontare il mio peggioramento dell'acne, e spero avrò modo di raccontarVelo) sono: sébium detergente, Micronorm glicoscrub 5%, iklen biopeeling, crystacide, benzac 5%, Clean-Ac dell'avene. Questa è tutta la gammi di prodotti che uso, e la domanda che ho da farVi è un po strana credo, anche per me che la pongo; chiarendo il fatto che il mio problema mi porta conseguenzialmente, ad essere minimamente informato su di qst prodotti,e soprattutto sul loro possibile interagire ( so per esempio che dopo un uso di benzac che può irritare la pelle, è sconsigliato usare il micronorm, in quanto è da evitare su pelle irritata), e chiarendo che il roaccutan consiglia di evitare qualsiasi trattamento estetico di carattere esfoliante o cheratolitco, per un periodo post- farmacologico che può arrivar anche a 6 mesi, vorrei sapere se in quest'elenco di prodotti, tutti usati dalla fine del roaccutan, anche 2 settimane dopo, Voi riscontrate possibili elementi, possibili prodotti che possano ho abbiano potuto aggravare il fattore esiti cicatriziali, cioè se in questi prodotti Voi rilevate una combinazione che può essere nociva per appunto la definizione finale degli esiti cicatriziali, considerando il fatto che io li abbia usati anche subito dopo il roaccutan.....cercando di essere il più chiaro possibile " è possibile che avendo usato qst prodotti di carattere cheratolitico e/o esfoliante, nel periodo post roaccutan che scondiglia appunto,l'uso di tali prodotti, io abbia potuto aggravare il fattore esiti cicatriziali?
Spero fiduciosamente di avere presto una Vostra risposta, la quale mi gioverebbe di sicuro, intanto Vi ipoteco un immenso grazie per la disponibilità già offertami e mi congedo inviandomi i miei più sinceri e distinti saluti.
grazie, Luigi
Volendo passare a passare di me in prima persona Vi dico Egr:Dottori che avrei un'infinità di quesiti da porVi, dubbi e spauracchi che riempono la vita di un adolcescente, ma mi riserverò dal chiederVeli adesso, così senza soluzione di continuità, per sperare di meglio distribuirli nel tempo, volendo così proporre e auspicare l'inizio di un serio, anche se fittizio, rapporto di consulenza, avvalendomi dell'efficiente sezione on-line proprosta dal Vostro sito. Come suddetto la mia acne mi accompagna da 4 anni ormai, ma tale compagnia è diventata scomoda l'anno scorso, quando in estate ho avuto un drastico ed immediato peggioramento a causa di inesatte esposizioni solari cn un'acne preesistente lieve curata cn prodotti fotosensibilizzanti; a settembre scorso ho iniziato roaccutan di comune accordo col mio dermatologo che ho finito ad inizio gennaio, la posologia ha avuto cm estremi di somministrazione 10mg/dì ad inizio e fine terapia e anche 50mg/dì in piena fase terapeutica. Il roaccutan ha funzionato per quel che il foglietto illustrativo dice, ma ahimè l'acne ha rimasto dei segni sul mio viso, non gravi, ma nemmeno trascurabilissimi, quindi, sempre col mio dermatologo abbiamo deciso di preventivare una terapia per quest'inconveniente, che prevedeva dei peeling, ma era solo un'ipotesi, che era subordinata al fatto che l'acne nn ritornasse e che tale fenomeno fosse totalmente spento da sotto il punto di vista patologico. Fino a 2 settimane fa, tale cosa era riuscita, perchè la mia pelle nn era secca, ma nemmneo grassa e unta, e sembrava aver raggiunto gli standard di produzione di sebo, invece appunto da tale termine ho notato di avere una pelle più unta, soprattutto sul naso che diventa davvero lucido e unto; forse potrebbe sembrare normale, non è una cosa evidentissima né crea disagio eccessivo,ma io che ho patito la secchezza del roaccutan e dell'immediato post roaccutan, avverto l'escursione di produzione di sebo tra il periodo attuale e quello terapeutico; insomma mi sembra quasi che le conddizioni basi siano tornate quelle che sono le tipiche condizioni che favoriscono il manifestarsi dell'acne. Ho la visita tra una settimana ed esporrò tale cosa sicuramente, ma nel frattempo anche una delucidazione su questa cosa avvenutami mi farebbe piacere. Le cose che adesso avrei da chiederVi sono queste:
-Per l'uomo, il ragazzo, che soffre d'acne, in un'età come la mia, è pensabile la scelta di una terapia ormonale per la cura dell'acne? Mi spiego; se la causa matrice dell'acne è la sovrapproduzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee, a loro volta stimolate e aumentate di volume dall'influenza fatta su di loro dall'onda di ormoni in eccesso, è possibile individuare, e magari debellare la produzione di ormoni in eccesso per portarla ad un livello standard?Grazie
- La gamma di prodotti per la pelle che io utilizzo, ovviamnete tutti prescrittimi nel tempo dal mio dermatolgo curante( nn sn un automedicante, anche se sarebbe curioso da raccontare il mio peggioramento dell'acne, e spero avrò modo di raccontarVelo) sono: sébium detergente, Micronorm glicoscrub 5%, iklen biopeeling, crystacide, benzac 5%, Clean-Ac dell'avene. Questa è tutta la gammi di prodotti che uso, e la domanda che ho da farVi è un po strana credo, anche per me che la pongo; chiarendo il fatto che il mio problema mi porta conseguenzialmente, ad essere minimamente informato su di qst prodotti,e soprattutto sul loro possibile interagire ( so per esempio che dopo un uso di benzac che può irritare la pelle, è sconsigliato usare il micronorm, in quanto è da evitare su pelle irritata), e chiarendo che il roaccutan consiglia di evitare qualsiasi trattamento estetico di carattere esfoliante o cheratolitco, per un periodo post- farmacologico che può arrivar anche a 6 mesi, vorrei sapere se in quest'elenco di prodotti, tutti usati dalla fine del roaccutan, anche 2 settimane dopo, Voi riscontrate possibili elementi, possibili prodotti che possano ho abbiano potuto aggravare il fattore esiti cicatriziali, cioè se in questi prodotti Voi rilevate una combinazione che può essere nociva per appunto la definizione finale degli esiti cicatriziali, considerando il fatto che io li abbia usati anche subito dopo il roaccutan.....cercando di essere il più chiaro possibile " è possibile che avendo usato qst prodotti di carattere cheratolitico e/o esfoliante, nel periodo post roaccutan che scondiglia appunto,l'uso di tali prodotti, io abbia potuto aggravare il fattore esiti cicatriziali?
Spero fiduciosamente di avere presto una Vostra risposta, la quale mi gioverebbe di sicuro, intanto Vi ipoteco un immenso grazie per la disponibilità già offertami e mi congedo inviandomi i miei più sinceri e distinti saluti.
grazie, Luigi
[#1]
Perfezionato in medicine non convenzionali
L'acne ha una origine multifattoriale, se non si va all'origine, è completamente inutile aggredire il sintomo esterno. Sono implicate tutte le ghiandole endocrine, una lieve alterazione di queste, può incrementare il sintomo, sarebbe stupido assumere ormoni per risolvere il problema, perchè andrebbero ad alterare ulteriormente il problema, il nostro organismo non ragiona a grammi, ma a diluizioni molto accentuate, per questo la medicina biologica, ragionando con diluizioni fisiologiche, può intervenire, non solo per fare una diagnosi esatta, ma anche per una terapia adeguata. In questi casi, acne, ma altre sintomatologie di lievissimo scompenso ormonale o alterazioni della pelle, può intervenire agendo alla base del problema. Non solo per quanto riguarda l'HPA, Hypothalamic Pituitary Adrenal axis nelle sue funzioni, e la PNEI, psiconeuroendocrinoimmunologia, ma anche considerando la pelle come un organo che manifesta disagi interni, che vanno accertati e curati. Come vedi, non è così semplice, applico creme, cremine, prendo il roaccutan (tossicissimo), risolvo il problema, perchè quando smetto, il problema, non risolto, viene su e si rimanifesta. Poi crema fotosensibilizzante?, prendo il sole, combino un'altro pasticcio!, con questo una ricerca approfondita va eseguita.
saluti
saluti
[#2]
Ex utente
Dr. Moschini, la ringrazio per il suo intervento, comunque il mio era solo un dubbio, una curiosità, dato che l'acne nelle donne, viene curato anche con la tradizionale pillola, e quindi per via ormonale; non mi sarebbe dispiaciuto, a onor del vero, qualche parere sul caso che ho posto anche da parte di dermatologi, o affini, dato che il caso stesso rientra, credo, in questa sezione.
Cmq Vi ringrazio per l'attenzione già fornitami.
Distinti saluti
Luigi
Cmq Vi ringrazio per l'attenzione già fornitami.
Distinti saluti
Luigi
[#3]
Perfezionato in medicine non convenzionali
Purtroppo, la prescrizione della pillola è così diffusa, sembra che tutte le varie patologie ormonali femminili, ma non creda anche maschili si possano isolvere con la pillola, ma non si può immagnare i danni che provoca, assumere un ormone, o ormoni come nella pillola, che intervengono bloccando tutti i mccanismi HPA e PNEI. Non si tiene assolutamente conto della fisiologia e patofisiologia dell'organismo. Soprattutto come dico sempre, bisogna prima fare una diagnosi accurata, con gli strumenti giusti, la medicina biologica offre esami strumentali sofisticati che offrono moltissime possibilità di indirizzare il ragionamento diagnotico e la diagnosi, in modo che siano più accurate.
saluti
saluti
[#4]
Ex utente
Vi ringrazio per la risposta fornitami......
Comunque, per la serie "c'è sempre la domanda di riserva", vorrei averer da Voi un quadro generale del peeling all'acido salicilico 25%, dato che probabilmente il mio dermatologo me lo farà,previa visita, a fine mese, o quanto prima.
La mia non è una domanda precisa, ma vorrei più che altro sapere un po' di cosa si tratta questo peeling all'acido salicilico 25%;e più che sapere la struttura chimica di questo alfa-idrossiacido(spero di avre azzeccato), vorrei sapere quali sono i tempi di "degenza" che esso impone, in quanto tempo cioè esso esplica la sua funzione. Poi mi interesserebbe sapere quali sono le cose da fare prima e dopo un peeling, sempre riferendomi al salicilico 25%; in effetti la questione ha un carattere pratico, cioè io ho usato per un mese iklen biopeeling, per preparare appunto la pelle a questo trattamento, datomi dal mio dermatologo; tutt'ora cmq uso prodotti che applico sui singoli brufoli per esempio, nel caso essi compaiano( per fortuna nn compaiono, e se lo fanno sn piccolissimi), prodotti cm benzac 5% e isotrexin, che sono sia foto sensibilizzanti sia irritanti se vogliamo, questo costituirebbe un problema per il peeling?
Cioè ammesso che io debba fare questo peeling tra 10 giorni, quali sono le cose che dovrei fare, il "comportamento tipo" che si deve tenere prima di un peeling di qst genere (salicilico 25%)? E poi qual è invece il "comportamento tipo" che si deve tenere dopo?
Già avendo avuto modo di constatare la Vostra professionalità, Vi ringrazio anticipatamente per la Vostra attenzione e Vi porgo i miei più cordiali saluti.
Ciao, Luigi
P.S. = Un dubbio che ho, è quello della barba relativa all'esecuzione del peeling: la pelle dev'essere perfettamente rasata al momento del peeling o anche la barba di qualche giorno va bene? Scusate la grossolanità dei termini.
Comunque, per la serie "c'è sempre la domanda di riserva", vorrei averer da Voi un quadro generale del peeling all'acido salicilico 25%, dato che probabilmente il mio dermatologo me lo farà,previa visita, a fine mese, o quanto prima.
La mia non è una domanda precisa, ma vorrei più che altro sapere un po' di cosa si tratta questo peeling all'acido salicilico 25%;e più che sapere la struttura chimica di questo alfa-idrossiacido(spero di avre azzeccato), vorrei sapere quali sono i tempi di "degenza" che esso impone, in quanto tempo cioè esso esplica la sua funzione. Poi mi interesserebbe sapere quali sono le cose da fare prima e dopo un peeling, sempre riferendomi al salicilico 25%; in effetti la questione ha un carattere pratico, cioè io ho usato per un mese iklen biopeeling, per preparare appunto la pelle a questo trattamento, datomi dal mio dermatologo; tutt'ora cmq uso prodotti che applico sui singoli brufoli per esempio, nel caso essi compaiano( per fortuna nn compaiono, e se lo fanno sn piccolissimi), prodotti cm benzac 5% e isotrexin, che sono sia foto sensibilizzanti sia irritanti se vogliamo, questo costituirebbe un problema per il peeling?
Cioè ammesso che io debba fare questo peeling tra 10 giorni, quali sono le cose che dovrei fare, il "comportamento tipo" che si deve tenere prima di un peeling di qst genere (salicilico 25%)? E poi qual è invece il "comportamento tipo" che si deve tenere dopo?
Già avendo avuto modo di constatare la Vostra professionalità, Vi ringrazio anticipatamente per la Vostra attenzione e Vi porgo i miei più cordiali saluti.
Ciao, Luigi
P.S. = Un dubbio che ho, è quello della barba relativa all'esecuzione del peeling: la pelle dev'essere perfettamente rasata al momento del peeling o anche la barba di qualche giorno va bene? Scusate la grossolanità dei termini.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.9k visite dal 27/03/2006.
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