Pessimo esito frenuloplastica
Buongiorno,
Mi trovo in una situazione molto spiacevole, di profondo sconforto, dopo una sfortunata serie di eventi.
3 anni fa mi sono sottoposto ad un operazione di frenuloplastica poichè dopo un piccolo taglietto avvenuto al frenulo durante un rapporto mi è stato diagnosticato un frenulo breve.
Purtroppo la mattina dell'operazione qualcosa è andato storto, l'urologo che mi ha visitato non era all'ospedale e al suo posto è stato chiamato un altro medico molto giovane.
Esito operazione... una pessima cicatrice ipertrofica ispessita che dalla punta del pene arriva a quasi mezza asta. Dopo 2 mesi si schiarisce, ma rimane sempre in rilievo, e diventa principalmente un impedimento meccanico ma senza creare prurito.
L'anno seguente dato il fastidio nel coito mi viene effettuata da un chirurgo plastico una iniezione di cortisone e dopo qualche settimana un mini intervento di revisione di 1 cm alla base del glande per spezzare questo cordone ipertrofico, cosa che avviene con esito positivo.
Dopo poco tempo succede una cosa terribile e curiosa, sulla punta del glande (dove il primo medico si era spinto eccessivamente toccando perfino in parte il meato) mi è rimasta una sorta di "Y" con un solco sotto il meato non chiuso, questa comincia a infiammarsi e stringersi e i bordi si fanno rossi, dolenti, gonfi e danno prurito.
Comincia un ping pong di specialisti (dermatologi, urologi, chirurghi) ognuno con una diagnosi diversa.
Ciò che sembra accertato è che la nuova infiammazione che ha portato a un nuovo processo di cicatrizzazione (patologico) è stata probabilmente dovuta a una serie di balaniti da candida avute per via di lunghi cicli (2 anni) di antibiotici contro l'acne.
Dopo questo immenso ping pong e in una situazione di dolore-prurito insostenibile mi sottopongo ad un ottima operazione di revisione da un ottimo chirurgo, che chiude la "Y" (senza però rimuovere uno dei due lembi perchè non pensava ipertrofico!) e rivede la quasi totalità della cicatrice.
La parte della cicatrice escissa viene mandata in laboratorio e da esito "cicatrice ipertrofica".
Il risultato complessivo è molto buono (il cordone sparisce!!), ma rimane in punta, nello spazio appena attorno al meato, una cicatrice allargata, dolente e pruriginosa che davvero mi sta rendendo la vita impossibile.
Cosa posso provare per superare ora questa pessima situazione?
Non mi interessa un buon esito estetico, ma solamente recuperare la serenità di non avere un dolore/prurito quasi costante sulla punta del glande.
Può il cortisone servire? Silicone?
Sono disperato
P.S. prima di arrivare agli interventi le avevo provate tutte
Mi trovo in una situazione molto spiacevole, di profondo sconforto, dopo una sfortunata serie di eventi.
3 anni fa mi sono sottoposto ad un operazione di frenuloplastica poichè dopo un piccolo taglietto avvenuto al frenulo durante un rapporto mi è stato diagnosticato un frenulo breve.
Purtroppo la mattina dell'operazione qualcosa è andato storto, l'urologo che mi ha visitato non era all'ospedale e al suo posto è stato chiamato un altro medico molto giovane.
Esito operazione... una pessima cicatrice ipertrofica ispessita che dalla punta del pene arriva a quasi mezza asta. Dopo 2 mesi si schiarisce, ma rimane sempre in rilievo, e diventa principalmente un impedimento meccanico ma senza creare prurito.
L'anno seguente dato il fastidio nel coito mi viene effettuata da un chirurgo plastico una iniezione di cortisone e dopo qualche settimana un mini intervento di revisione di 1 cm alla base del glande per spezzare questo cordone ipertrofico, cosa che avviene con esito positivo.
Dopo poco tempo succede una cosa terribile e curiosa, sulla punta del glande (dove il primo medico si era spinto eccessivamente toccando perfino in parte il meato) mi è rimasta una sorta di "Y" con un solco sotto il meato non chiuso, questa comincia a infiammarsi e stringersi e i bordi si fanno rossi, dolenti, gonfi e danno prurito.
Comincia un ping pong di specialisti (dermatologi, urologi, chirurghi) ognuno con una diagnosi diversa.
Ciò che sembra accertato è che la nuova infiammazione che ha portato a un nuovo processo di cicatrizzazione (patologico) è stata probabilmente dovuta a una serie di balaniti da candida avute per via di lunghi cicli (2 anni) di antibiotici contro l'acne.
Dopo questo immenso ping pong e in una situazione di dolore-prurito insostenibile mi sottopongo ad un ottima operazione di revisione da un ottimo chirurgo, che chiude la "Y" (senza però rimuovere uno dei due lembi perchè non pensava ipertrofico!) e rivede la quasi totalità della cicatrice.
La parte della cicatrice escissa viene mandata in laboratorio e da esito "cicatrice ipertrofica".
Il risultato complessivo è molto buono (il cordone sparisce!!), ma rimane in punta, nello spazio appena attorno al meato, una cicatrice allargata, dolente e pruriginosa che davvero mi sta rendendo la vita impossibile.
Cosa posso provare per superare ora questa pessima situazione?
Non mi interessa un buon esito estetico, ma solamente recuperare la serenità di non avere un dolore/prurito quasi costante sulla punta del glande.
Può il cortisone servire? Silicone?
Sono disperato
P.S. prima di arrivare agli interventi le avevo provate tutte
[#1]
Gentile giovane,
la prima cosa da fare è andare al controloo dal chirurgo e farle presente anche i suoi dubbi e vedrà che '"ottimo" chirurgo la sapràaiutare per il meglio.
Cordiali saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
http://www.claudiobernardi.it
la prima cosa da fare è andare al controloo dal chirurgo e farle presente anche i suoi dubbi e vedrà che '"ottimo" chirurgo la sapràaiutare per il meglio.
Cordiali saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
http://www.claudiobernardi.it
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
[#2]
gentile utente,
d'accordo con il collega, le consiglio di rivolgersi al collega che la cura. Se, alla visita diretta, riterrà che il suo problema è legato a cicatrizzazione patologica le saprà sicuramente consigliare un trattamento topico adatto
cordialmente
d'accordo con il collega, le consiglio di rivolgersi al collega che la cura. Se, alla visita diretta, riterrà che il suo problema è legato a cicatrizzazione patologica le saprà sicuramente consigliare un trattamento topico adatto
cordialmente
Dr. Daniele Bollero
Chirurgo Plastico - Ospedale C.T.O. - TORINO
www.chirurgiaplasticapiemonte.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.7k visite dal 13/12/2008.
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