Mastoplastica
Buona sera, cerco un aiuto serio, o meglio, medici che abbiano voglia di indagare approfonditamente il mio caso. Nel 2011 mi sono sottoposta ad un intervento di mastoplastica additiva retro muscolare, da quel giorno è iniziato il mio calvario; da subito poco dopo l'operazione il seno SX si gonfiava arrecando dolenza e bruciore, in concomitanza dolore al braccio SX e febbre e malessere fra cui vertigine. Iniziai una terapia antibiotica senza aver nessun beneficio. Dopo un mese comparsa di crisi asmatiche ( non ero asmatica), intanto i problemi al braccio e al seno SX non passavano. Più passava iltempo e più peggiorano, febbre costante, e queste crisi asmatiche che avvenivano sempre con più frequenza diventando intollerante a sempre più cose. Essendo stata completamente abbandonata dal chirurgo ho iniziato a recarmida altri specialisti affinché migliorassero la mia condizione, di conseguenza ricoveri su ricoveri perchè a queste mie crisi erano correlate oltre che febbre picchi ipertensivi abbastanza importanti. A seguito di continui buchi nella acqua ho trovato finalmente un professore che "privatamente" mi ha asportato le protesi scoprendo che quella di SX che mi creava malessere tra sudava silicone e avevo un infezione. Mi dimette con terapia antibiotica, e mi dice che probabilmente quella era la causa della mia eosinofilia. Nonostante la rimozione continuo ad avere crisi ipertensive, io continuo a sostenere che sono legate al primo intervento, perchè iniziano con sintomi come: seno SX che brucia e si gonfia, dolore lancinante braccio SX , ascella e zona clavicola seguito da ipertensione e di conseguenza tosse con asma. Mi hanno dato come diagnosi "danno neuroegetativo", ma possibile che non pissa essere identificato e curato? Per piacere ci prego di darmi un aiuto, i farmaci per la pressione non hanno effetto, io vivo con queste crisi e sopratutto un malessere che non mi permette di progettare ne a breve ne a lungo termine. Ho 30 anni e sono 5 anni che la mia vita è ferma. Grazie per la vostra attenzione e tempo.
[#1]
Gentile utente,
ovviamente il suo è un caso complesso, molto difficile da gestire "online".
Riguardo alla situazione del suo seno, spero la situazione si sia appianata con l'espianto delle protesi e con un'eventuale nuovo reimpianto.
Riguardo alle sue crisi ipertensive, non possono essere legate in maniera diretta alle protesi mentre il dolore potrebbe essere indagato con una Risonanza magnetica con mdc e con esami specifci x valutare gli indici di infiammazione (ad esempio Proteina C reattiva)
Allo stesso tempo sono convinto che però sarà già stata studiata adeguatamente dagli ultimi professionisti che la curano
saluti
ovviamente il suo è un caso complesso, molto difficile da gestire "online".
Riguardo alla situazione del suo seno, spero la situazione si sia appianata con l'espianto delle protesi e con un'eventuale nuovo reimpianto.
Riguardo alle sue crisi ipertensive, non possono essere legate in maniera diretta alle protesi mentre il dolore potrebbe essere indagato con una Risonanza magnetica con mdc e con esami specifci x valutare gli indici di infiammazione (ad esempio Proteina C reattiva)
Allo stesso tempo sono convinto che però sarà già stata studiata adeguatamente dagli ultimi professionisti che la curano
saluti
Dr. Daniele Bollero
Chirurgo Plastico - Ospedale C.T.O. - TORINO
www.chirurgiaplasticapiemonte.com
[#2]
Utente
Dottore la ringrazio per avermi risposto, dopo l'espianto non ho più inserito protesi, proprio perché la situazione è un po complessa; l'unica miglioria l ho riscontrata nella riduzione dell eosinofilia e febbre continua. L'altro ieri ho avuto un ulteriore crisi: dolore braccio seno seguita da ipertensione e mi sono recata in PS; fortunatamente hanno potuto capire mediante un ecodoppler al braccio sx, che c'è un problema arterioso... Mi hanno liquidata dicendomi che essendo un PS non è di competenza loro indagare. Intanto il problema è indagabile solo durante queste crisi. Seguirò i suoi consigli e se le fa piacere la terrò aggiornato. La ringrazio dell'attenzione.
[#3]
Utente
Dottore un ultima cosa, dal primo intervento è come se avessi dovuto imparare a respirare, feci esami pneumologici anche proprio perche avevo asma, e ne risultò che avevo la capacità polmonare ridotta del 35% e in più esami MIP e mep che sottolineavano una riduzione della forza inspiratoria. Dagli esami vascolari emerge un ostacolato scarico venoso. Prima dell intervento non avevo nessuna patologia.
[#4]
Mi spiace molto…il suo è un caso che richiede peraltro molto attenzione. Ovviamente non vi è correlazione con le protesi, bisogna capire se è correlabile all'intervento chirurgico, a qualche farmaco preso in concomitanza o dopo.
Ritengo personalmente che casi come il suo debbano essere attentamente valutati e portati a conoscenza della nostra comunità scientifica specialistica.
Rimango a disposizione
saluti
Ritengo personalmente che casi come il suo debbano essere attentamente valutati e portati a conoscenza della nostra comunità scientifica specialistica.
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.2k visite dal 14/05/2015.
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