Lifting braccia e tromboembolia
Gentilissimi Chirurghi Plastici di Medicitalia,
nonostante la mia età relativamente giovane, siccome sono dimagrito di parecchi kg, ho avuto una notevole perdita di elasticità cutanea (la pelle sembra come svuotata), e mi sono rivolto ad un chirurgo plastico, il quale mi ha proposto di intervenire con dei lifting in alcune zone critiche dove il fenomeno è particolarmente accentuato e sgradevole esteticamente.
Abbiamo deciso di interventire innanzitutto sulle braccia, programmmando un intervento di lifting più aspirazione di un po' di grasso, con incisione di tutta la faccia mediale del braccio (dall'ascella al gomito).
Il Chirurgo mi ha molto tranquillizzato, dicendomi che l'intervento è a basso rischio di complicanze, consistenti fondamentalmente nella possibilità di formazione di ematomi, sieromi e cicatrici antiestetiche, oltre alle solite complicanze generiche comuni a qualsiasi intervento chirurgico.
Tuttavia, essendo io una persona molto ansiosa, una volta a casa ho fatto una ricerca su internet ed ho trovato un documento della S.I.C.P.R.E. sul lifting delle braccia, e mi sono allarmato per aver letto della possibilità di tre temibili complicanze, di cui non mi aveva parlato il chirurgo:
1) Formazione di tromboembolie anche gravi.
2) Formazione di linfedema permanente.
3) Perdita permanente della sensibilità cutanea di braccio e avanbraccio.
Siccome sono molto spaventato, e tentato di rinunciare all'intervento, peraltro già programmato, vi sarei molto grato se poteste dirmi se queste complicanze sono reali o solo teoriche, e qual è la loro percentuale di insorgenza.
Preciso di non avere nessun problema di salute, come verificato dall'anestesosta che mi ha visitato e che sarà presente nel corso dell'intervento.
Grazie mille per la vostra eventuale risposta.
nonostante la mia età relativamente giovane, siccome sono dimagrito di parecchi kg, ho avuto una notevole perdita di elasticità cutanea (la pelle sembra come svuotata), e mi sono rivolto ad un chirurgo plastico, il quale mi ha proposto di intervenire con dei lifting in alcune zone critiche dove il fenomeno è particolarmente accentuato e sgradevole esteticamente.
Abbiamo deciso di interventire innanzitutto sulle braccia, programmmando un intervento di lifting più aspirazione di un po' di grasso, con incisione di tutta la faccia mediale del braccio (dall'ascella al gomito).
Il Chirurgo mi ha molto tranquillizzato, dicendomi che l'intervento è a basso rischio di complicanze, consistenti fondamentalmente nella possibilità di formazione di ematomi, sieromi e cicatrici antiestetiche, oltre alle solite complicanze generiche comuni a qualsiasi intervento chirurgico.
Tuttavia, essendo io una persona molto ansiosa, una volta a casa ho fatto una ricerca su internet ed ho trovato un documento della S.I.C.P.R.E. sul lifting delle braccia, e mi sono allarmato per aver letto della possibilità di tre temibili complicanze, di cui non mi aveva parlato il chirurgo:
1) Formazione di tromboembolie anche gravi.
2) Formazione di linfedema permanente.
3) Perdita permanente della sensibilità cutanea di braccio e avanbraccio.
Siccome sono molto spaventato, e tentato di rinunciare all'intervento, peraltro già programmato, vi sarei molto grato se poteste dirmi se queste complicanze sono reali o solo teoriche, e qual è la loro percentuale di insorgenza.
Preciso di non avere nessun problema di salute, come verificato dall'anestesosta che mi ha visitato e che sarà presente nel corso dell'intervento.
Grazie mille per la vostra eventuale risposta.
[#1]
Le rispondo prima in maniera generale poi in modo specifico.
In linea generale, se è molto spaventato, troverà sempre un motivo per "scappare" dall'intervento soprattutto nei casi di estetica dove non è obbligato a farlo.
Allo stesso tempo non credo proprio che i suoi chirurghi in primis vogliano che lei abbia complicanze e credo metteranno in atto ogni cosa per ridurre i rischi.
Nello specifico:
- Formazione di tromboembolie anche gravi: giovane età, non fumo, ripresa rapida del movimento, accurata tecnica chirurgica sono tutte indicazioni e comportamenti che riducono tantissimo ,quasi azzerandolo, questo rischio
2) Formazione di linfedema permanente.
questo può avvenire solo per danni gravi del sistema linfatico, non avviene praticamente mai nelle brachioplastica
3) Perdita permanente della sensibilità cutanea di braccio e avambraccio.
la complicanza sopra citata è più frequente, per lesione di alcune fibre nervose sensitive durante l'asportazione della cute in eccesso. In parte si riprende nel tempo ma in alcuni casi possono rimanere queste aree di iposensibiità
Ne riparli con il suo chirurgo plastico e con fiducia si affidi alle sue mani
saluti
In linea generale, se è molto spaventato, troverà sempre un motivo per "scappare" dall'intervento soprattutto nei casi di estetica dove non è obbligato a farlo.
Allo stesso tempo non credo proprio che i suoi chirurghi in primis vogliano che lei abbia complicanze e credo metteranno in atto ogni cosa per ridurre i rischi.
Nello specifico:
- Formazione di tromboembolie anche gravi: giovane età, non fumo, ripresa rapida del movimento, accurata tecnica chirurgica sono tutte indicazioni e comportamenti che riducono tantissimo ,quasi azzerandolo, questo rischio
2) Formazione di linfedema permanente.
questo può avvenire solo per danni gravi del sistema linfatico, non avviene praticamente mai nelle brachioplastica
3) Perdita permanente della sensibilità cutanea di braccio e avambraccio.
la complicanza sopra citata è più frequente, per lesione di alcune fibre nervose sensitive durante l'asportazione della cute in eccesso. In parte si riprende nel tempo ma in alcuni casi possono rimanere queste aree di iposensibiità
Ne riparli con il suo chirurgo plastico e con fiducia si affidi alle sue mani
saluti
Dr. Daniele Bollero
Chirurgo Plastico - Ospedale C.T.O. - TORINO
www.chirurgiaplasticapiemonte.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 01/02/2015.
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