Cicatrice verticale dopo lifting interno coscia

Buonasera,
a febbraio 2014 sono stata sottoposta a un intervento di liposuzione e lifting interno coscia con cicatrici verticali, che sin dall'intervento mi hanno creato problemi.
La sutura è stata fatta con 3 strati di punti interni (più punti di carta esterni) e le medicazioni sono state settimanali.
Il chirurgo non ha prescritto farmaci e si è limitato a disinfettare la ferita e a coprirla con un cerotto. Un mese dopo, il cerotto è stato sostituito con del nastro, senza che nulla fosse stato interposto fra esso e la ferita. Ancora nessun farmaco.
Nel periodo fra i 3 agli 8 mesi dopo il lifting, l'aspetto della cicatrice è peggiorato: si è dilatata, è diventata sottile e dolorosa. Inoltre, essa appariva "incavata" rispetto alla cute.
Ecco perché, a dicembre 2014 il chirurgo mi ha sottoposta a un ritocco delle cicatrici, effettuato con lo stesso metodo dell'intervento precedente. Questa volta, però, la sutura non è stata realizzata dal chirurgo ma da un paramedico, che durante l'intervento (effettuato a orario tardo) era visibilmente stanco. Non mi sono stati prescritti antibiotici. E questa volta il risultato stato addirittura peggiorativo: i punti si sono aperti e adesso, 2 mesi dopo l'intervento, la cicatrice è ancora parzialmente infetta. Essa appare nuovamente dilatata e "incavata". È molto dolorosa e visibilmente ampia. Stavolta la la medicazione è stata effettuata pochi giorni dopo l'intervento, per esigenze della clinica. Quando l'infermiere (stavolta, non il chirurgo) ha effettuato la medicazione, ha sostituito i punti in carta con dei punti nuovi, ma l'infiammazione era in atto e, nonostante il chirurgo mi abbia detto telefonicamente di non allarmarmi e di rimuovere i nuovi punti cartacei da sola, dopo 10gg, essi si sono scollati poche ore dopo. Sono stata visitata al P.S. a gennaio 2015 e mi è stata prescritta una medicazione con Aquacell, che sta lentamente risolvendo l'infiammazione.
Poco tempo fa ho rivisto il chirurgo per un controllo. Egli sostiene che imprevisti come questi capitino e che potrei dover ripetere il ritocco tante altre volte. È questione di fortuna.
Mi ha suggerito un nuovo ritocco (il secondo), assecondando la mia richiesta di punti esterni (ho letto che, in questi casi, sono più efficaci) e svuotando la coscia con una nuova lipo. L'intervento dovrebbe avvenire alla fine di febbraio 2015.
Dopo questa lunga premessa vi domando quali sono secondo voi le ragioni che hanno provocato il problema tutte e 2 le volte, se è vero che è potrei dover ritoccare ancora per questioni di fortuna e se qualcosa ha compromesso l'esito dei 2 interventi. Vi domando anche qual è la giusta procedura da seguire per suturare la ferita (punti interni o esterni?) e se è una buona idea ripetere il ripetere il ritocco così presto.
In sostanza, non so se fidarmi ancora o no.
Infine, se la cicatrice dovesse ripresentarsi in cattivo stato, esistono interventi di chirurgia plastica volti a migliorarne l'aspetto?
Grazie in anticipo.
Cordialità.
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Dr. Daniele Bollero Chirurgo plastico, Medico estetico 2.5k 65
Cara signora, il problema è proprio scritto nella sua risposta..."non so se fidarmi ancora o no".
La fiducia è la base nel rapporto medico paziente...le complicanze in chirurgia possono accadere e il chirurgo plastico la deve aiutare a sorpassarle.
Sicuramente ora, da quello che scrive, è prematuro programmare un nuovo intervento...si riposi, curi le sue cicatrici e tra qualche mese si rechi dal suo chirurgo o da un'altro specialista in chirurgia plastica per avere un parere e forse una soluzione.
Non ravviso niente di particolarmente grave nella condotta del collega, il nostro lavoro è di team quindi può essere che le medicazioni non le faccia direttamente il suo chirurgo. E' importante però la sua disponibilità ad aiutarla ora e nel futuro.
Un saluto

Dr. Daniele Bollero
Chirurgo Plastico - Ospedale C.T.O. - TORINO
www.chirurgiaplasticapiemonte.com

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Prof. Giuseppe Colombo Chirurgo plastico, Chirurgo oncologo 22
Cosa intende per personale paramedico che ha eseguito la sutura?

Dr. Giuseppe Colombo,MD Ph.D.
Specialista in Chirurgia Plastica,Ricostruttiva ed Estetica
Responsabile Chirurgia Plastica-Ospedale Evangelico-Genova

[#3]
Utente
Utente
Buongiorno dott. Bollero, buongiorno dott. Colombo e grazie per le vostre risposte.
Dott. Colombo, con l'espressione "paramedico" (utilizzata, con tutta probabilità, in modo improprio) intendo un infermiere (credo, per lo meno, che lo sia, dato che costui chiedeva al chirurgo cosa fare e come farlo), supportato nel passaggio di bendaggi e altro da un operatore addetto ad altre mansioni (amministrative e al riordino delle stanze: a causa dell'ora tarda, infatti, l'infermiera era andata via).
Dott. Bollero, le domando un chiarimento: secondo lei, la questione potrebbe essere non più risolvibile? Esiste la possibilità che le mie cosce rimangano "sfigurate" per sempre? Glielo domando, perché questa ipotesi non era stata vagliata fra i rischi legati all'intervento e, al contrario, sono stata decisamente rassicurata in questo senso (visibilità della cicatrice come di una smagliatura).
Le domando anche, per cortesia, quali possono essere le ragioni che hanno dato luogo alla dilatazione della cicatrice, così da evitarle quando e se effettuerò prossimo ritocco (antibiotici? Punti esterni? Evitare di camminare in assoluto per alcuni giorni? Aquacell sin da subito..?).
Il chirurgo è una persona estremamente disponibile, ma il suo ottimismo (questione di fortuna, ecc...) mi spaventa un po'; e, inoltre, è la seconda volta che l'esito dell'intervento è deludente (peraltro, nei medesimi termini), quindi mi sento estremamente spaventata.
Grazie ancora e buona giornata.
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Prof. Giuseppe Colombo Chirurgo plastico, Chirurgo oncologo 22
Normale essere spaventati
Parli con chiarezza con il collega e la cosa si risolverà per il meglio
Le suture chirurgiche devono essere svolte dal medico,in prima persona

Saluti