Nevi e asportazione. alcune domande

Buongiorno, vi scrivo perché nella giornata di ieri ho effettuato una asportazione chirurgica di alcuni nevi e mi son trovato di fronte ad alcuni dubbi. Inizio col porvi le prime due domande su cui vorrei chiedervi dei chiarimenti :).

Mi sono recato come al solito dal mio dermatologo per il controllo periodico (avendo io molti nevi) e ho espresso il desiderio di toglierne alcuni. Il dermatologo mi ha rilasciato un referto con scritto 2 nevi verrucosi richiesta asportazione ecc... Dopo la visita dal chirurgo plastico della mia ASL, ieri ho effettuato l'intervento dove i nevi son stati asportati con un dispositivo elettrico che aveva una piattella (appunto per creare un circuito io credo) e la sensazione era di calore durante l'intervento. Il chirurgo ha detto che non usava il bisturi e infatti non mi ha nemmeno cucito.
1) A questo punto volevo chiedervi data la mia ignoranza in merito: dalla descrizione che tipo di operazione ha effettuato il chirurgo?
2) Che dispositivo era quello utilizzato e soprattutto mi chiedo era forse meglio l'utilizzo di un laser per resa della cicatrice (perché stavo leggendo che è la soluzione migliore per esiti cicatriziali)?

Vi ringrazio per l'ascolto e spero di ricevere risposte così da poterne discutere con voi.
Buona giornata,
Matteo
[#1]
Dr. Federico Tamborini Chirurgo plastico, Chirurgo della mano, Medico estetico, Microchirurgo 926 51
Gentile Utente,

1) il chirurgo ha presumibilmente eseguito uno shaving e diatermocoagulazione; ha sostanzialmente "piallato" il nevo verrucoso coagulando con elettrobisturi in superficie.
2) elettrobisturi
Tenga medicate le aree trattate con un unguento con gentamicina fino a riepitelizzazione.
Mi permetta di aggiungere che tali informazioni dovrebbero essere fornite dal chirurgo operatore, prima del trattamento.

Cordialmente,

Dr. Federico Tamborini
tamborini.federico@gmail.com

[#2]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie per la risposta,

In effetti avrei preferito anche io mi fossero fornite tali informazioni, ma la prima visita è stata così rapida che non son riuscito a porre domanda alcuna. È solo ieri che l'unica parola proferita è stata: "non li toglo col bisturi", percui credo abbia deciso addirittura sul momento la tecnica da utilizzare. E io da perfetto ignorante non so cosa cambiasse...

Mi scusi ma non ho ben compreso una cosa: lo shaving prevede da quanto ho capito leggendo ora online (perché non sapevo cosa fosse) una escissione con bisturi e poi una diatermocoagulazione, mentre nel mio caso non è proprio stato usato bisturi infatti non sono avanzati pezzi di tessuto escissi, è stato solamente bruciato/vaporizzato il nevo. È possibile? A questo punto cosa ha fatto il chirurgo mi chiedo?

scusi la mia ignoranza,
Grazie.
[#3]
Dr. Federico Tamborini Chirurgo plastico, Chirurgo della mano, Medico estetico, Microchirurgo 926 51
E' possibile che abbia asportato tutto mediante diatermocoagulazione.


FT
[#4]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Dato che ho veramente molti nevi e in futuro non escludo che potrei toglierne altri (anche dopo aver visto un po' come sarà il risultato estetico di questi) le volevo porre altre 3 delucidazioni per avere quel minimo di informazioni in più e poter fare una scelta più ponderata nel caso:

1)con questa decnica che sia shaving+diatermocoagulazione o solo diatermocoagulazione significa che il nevo è stato "tolto/piallato" solo in superficie, sotto quindi vi è ancora?
2) effettuando un intervento con laser CO2 avrei avuto una maggiore profondità di azione secondo lei?
3) con il laser secondo lei avrei ottenuto migliori risultati estetici in termini cicatriziali rispetto all'elettrobisturi?

ovviamente capisco che ogni caso è a se stante, e servirebbe un giudizio diretto, ma come le dicevo mi interesserebbe avere una visione d'insieme e reperire più informazioni per vederci più chiaro in futuro.

Grazie ancora di cuore dottore.
[#5]
Dr. Federico Tamborini Chirurgo plastico, Chirurgo della mano, Medico estetico, Microchirurgo 926 51
1) i nevi verrucosi hanno crescita dall'epidermide verso l'alto; quindi uno shaving risulta il più delle volte una asportazione in toto
2) no, ma il laser potrebbe essere più selettivo nell'asportazione
3) non è detto
Tenga presente che si tratta di lesioni benigne e che l'asportazione non dovrebbe essere a carico del sistema sanitario.

FT
[#6]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
La ringrazio per l'ulteriore replica.

Volevo rispondere per quanto ha detto: "Tenga presente che si tratta di lesioni benigne e che l'asportazione non dovrebbe essere a carico del sistema sanitario."
E io anche questo non lo sapevo, e credo che doveva essere il chirurgo a pensarci e non io. In futuro in ogni caso andrò privatamente. Questa volta ho seguito questo iter secondo indicazione di dermatologo, medico di base e chirurgo plastico che mi ha operato.
Forse la scelta di operarli comunque anche se benigni era dovuta al fatto che ho riassunto la vicenda non spiegandola in toto per non scrivere una lettera troppo prolissa e fuoritema rispetto a ciò che volevo chiedervi.

Riprendendo la vicenda: mi sono recato appunto dal dermatologo per il controllo periodico e ho espresso il desiderio di toglierne due oltre a quello che ha consigliato di analizzaretramite exeresi. Il dermatologo mi ha quindi rilasciato un referto con scritto 2 nevi verrucosi per cui era richiesta asportazione e esame istologico e un nevo piano con asportazione e anche esso corredato da istologico.
Dopo la visita dal chirurgo plastico della ASL, ieri ho effettuato l''intervento dove il nevo melanocitico piano mi è stato asportato con tecnica classica con bisturi, ago e filo, mentre gli altri due verrucosi il chirurgo plastico ha detto che non li toglieva con bisturi dato che erano nevi seborroici ma, per quanto finalmente ho capito, con elettrobisturi.

Ora io sono un po' in ansia perché il dermatologo mi disse che tutto va analizzato istologicamente sempre, mentre il chirurgo non si è curato delle disposizioni del collega dermatologo e ha diatermocoagulato 2su3 nevi e ciò ora sta fruttando in me ansia oltre che grandissima confusione. Anche perché il "nevo seborroico" su internet (che non esiste come termine) vedo che non è un sinonimo di nevo verrucoso come indica invece il referto e la diagnosi del dermatologo e ora ho paura il chirurgo abbia magari "sbagliato" qualcosa.

Per questo ora pensavo di chiedere ai suoi colleghi dermatologi qui sul portale ulteriori delucidazioni in merito all'istologico, nevi verrucosi ecc.

Spero di aver fatto più chiarezza e la ringrazio moltissimo per l'aiuto.
Buona serata :)
[#7]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Buongiorno, torno a scrivere su questo consulto perché grazie a lei e al suo collega medico (dermatologo) sul portale posso affermare che il chirurgo non si sia comportato in maniera del tutto corretta nei miei confronti sia per quanto riguarda la non spiegazione di quanto andava a fare, sia per aver ritenuto non necessario un istologico ove richiesto da referto.

Detto questo volevo porle domande sul trattamento dell'area operata così da avere almeno esteticamente il risultato migliore possibile.
Lei mi ha consigliato "Tenga medicate le aree trattate con un unguento con gentamicina fino a riepitelizzazione."
Siccome anche il chirurgo mi ha detto di applicare i primi giorni gentamicina e poi l'unguento iruxol, secondo lei è meglio continuare con sola gentamicina fino alla cicatizzazione avvenuta o posso usare l'iruxol ora?
Inoltre questi unguenti li devo applicare solo sulle aree diatermocoagulate o anche sull'area cucita con intradermica?

La ringrazio nuovamente.
Buona giornata :)
[#8]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Buongiorno Dottor Tamborini, torno a scriverle perché volevo porle delle domande sul trattamento dell'area operata così da avere esteticamente il risultato migliore possibile.

Lei mi ha consigliato <<enga medicate le aree trattate con un unguento con gentamicina fino a riepitelizzazione>>
Siccome anche il chirurgo mi ha detto di applicare i primi giorni gentamicina e poi l'unguento iruxol, secondo lei è meglio continuare con sola gentamicina fino alla cicatizzazione avvenuta o posso usare l'iruxol ora?
Inoltre questi unguenti li devo applicare solo sulle aree diatermocoagulate o anche sull'area cucita con intradermica?

MI rendo conto lei non possa rispondere a tutte le domande che le vengono poste sul sito e per questo mi scuso per l'insistenza. Mi scusi davvero....

La ringrazio nuovamente.
[#9]
Dr. Federico Tamborini Chirurgo plastico, Chirurgo della mano, Medico estetico, Microchirurgo 926 51
Gentile Utente,

il consiglio è l'utilizzo di Gentamicina unguento (non crema) sulle lesioni asportate mediante diatermocoagulazione e disinfezione fino alla rimozione dei punti nella ferita suturata con intradermica.

Cordialmente,
[#10]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie dottore,

una domanda diciamo spostata più in la nella guarigione ovvero una volta terminato il trattamento con gentamicina e la disinfezione di qeulla con i punti.

1)Per quanto riguarda la parte diatermocoagulata dato che la mia cute tende a cicatrizzare in un modo simile a questo http://imalbum2.aufeminin.com/album2/D20130927/0_uplfrm_27092013525_H145334_XL.jpg e vorrei cercare di evitarlo il più possibile, una volta riepitelizzato il tessuto e sospesa la gentamicina come conviene continuare la cura? Leggevo della possibilità di massaggiare le cicatrici, coprire con "cerotti di silicone" o creme a base di silicone. Mi fornirebbe qualche nozione in più?

2)Mentre per quanto riguarda la cicatrice da bisturi come va invece trattata?

Ringraziandolala ne approfitto per augurarle un felice natale.
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Dr. Federico Tamborini Chirurgo plastico, Chirurgo della mano, Medico estetico, Microchirurgo 926 51
Le raccomandazioni sono di evitare l'esposizione solare per almeno 6 mesi, evitare tensione sulle cicatrici mediante eventuale taping e mantenere una buona idratazione. I cerotti al silicone sono un buon compromesso.

[#12]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie, seguirò i suoi consigli.

Le volevo chiedere un'ultima cosa: dato che il chirurgo ha utilizzato un filo riassorbibile e mi ha detto che dovrebbe esser riassorbito entro un mese, per evitare di avere una cicatrice diastata e siccome faccio sport (nuoto) volevo sapere secondo lei per quanto è meglio astenersi dal movimento, ovvero per quanto tempo codesta cicatrice può "allargarsi" e dopo quanto tempo posso considerarla stabile (per quanto riguarda l'evoluzione in larghezza)? Devo considerare sempre 6 mesi?

Al momento è ben cicatrizzata auna settimana ed è molto fine, vorrei rimanesse così.

Grazie nuovamente.....
[#13]
Dr. Federico Tamborini Chirurgo plastico, Chirurgo della mano, Medico estetico, Microchirurgo 926 51
Può considerare la cicatrice definitiva e rimodellata a 12 - 18 mesi. Non é pensabile limitare i movimenti per tutto questo tempo. Per questo le avevo suggerito il taping per limitare la tensione sulla cicatrice!