Ricostruzione vaginale a seguito di resezione della parete posteriore (radiotrattata)
Buongiorno, spero che qualcuno possa dare una risposta al mio problema.
Nel marzo 2014 sono stata sottoposta ad un intervento chirurgico di resezione del retto secondo miles, con confezionamento di una colostomia definitiva, a causa di un adenocarcinoma del retto/ano. Durante l'intervento i chirurghi hanno ritenuto opportuno asportare anche la parete posteriore della vagina in quanto la malattia era troppo vicina a tale zona e soprattutto in quanto al fatto che durante la chemioterapia e la radioterapia (che ho fatto prima dell'intervento) si era creata una fistola retto vaginale. L'esame istologico post operatorio della parete vaginale era comunque negativo. Dopo un paio di mesi dall'intervento si è creata una fibrosi inportante all'altezza della cicatrice che crea un'occlusione vaginale, riducendone le dimensioni sia in lunghezza che larghezza.
Mi è stato consigliato di effettuare un intervento di ricostruzione vaginale ma ad oggi non ho avuto risposte chiare sulle tecniche di ricostruzione . (alcuni dicono di fare dilatazioni vaginali per sei mesi e poi intervento chirurgico con inserimento di lembo gracile, altri mi dicono che sono necessari più interventi di lifting con tessuto adiposo e poi intervento ricostruttivo con il mio stesso tessuto. L'impressione che ho avuto in generale e che nessuno sembra volersi veramente occupare del mio caso. Spero che qui qualcuno sappia darmi una risposta più esauriente di quelle ricevute.
Nel marzo 2014 sono stata sottoposta ad un intervento chirurgico di resezione del retto secondo miles, con confezionamento di una colostomia definitiva, a causa di un adenocarcinoma del retto/ano. Durante l'intervento i chirurghi hanno ritenuto opportuno asportare anche la parete posteriore della vagina in quanto la malattia era troppo vicina a tale zona e soprattutto in quanto al fatto che durante la chemioterapia e la radioterapia (che ho fatto prima dell'intervento) si era creata una fistola retto vaginale. L'esame istologico post operatorio della parete vaginale era comunque negativo. Dopo un paio di mesi dall'intervento si è creata una fibrosi inportante all'altezza della cicatrice che crea un'occlusione vaginale, riducendone le dimensioni sia in lunghezza che larghezza.
Mi è stato consigliato di effettuare un intervento di ricostruzione vaginale ma ad oggi non ho avuto risposte chiare sulle tecniche di ricostruzione . (alcuni dicono di fare dilatazioni vaginali per sei mesi e poi intervento chirurgico con inserimento di lembo gracile, altri mi dicono che sono necessari più interventi di lifting con tessuto adiposo e poi intervento ricostruttivo con il mio stesso tessuto. L'impressione che ho avuto in generale e che nessuno sembra volersi veramente occupare del mio caso. Spero che qui qualcuno sappia darmi una risposta più esauriente di quelle ricevute.
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gentile utente, sicuramente le scelte nel suo caso sono molto complesse.
E' davvero difficile dirle cosa sia meglio a maggior ragione senza una visita. Il razionale del lipofilling è migliorare la qualità dei tessuti che spesso dopo la radioterapia rimangono più fragili e meno vascolarizzati. Sicuramente questa opzione è molto meno impegnativa per il paziente rispetto ad una ricostruzione con lembi. Personalmente ritengo che quando c'è spazio per un trattamento più conservativo (dilatazioni con o senza lipofilling nel suo caso) specie nei casi complessi valga comunque la pena di tentare. Consideri inoltre che una scelta più conservativa non esclude, in caso di risultati poco soddisfacenti, la possibilità di intraprendere una ricostruzione con lembi. Tutto questo però se c'è la ragionevole possibilità di ottenere dei miglioramenti con una scelta più conservativa. Questa "ragionevole possibilità" è proprio ciò su cui deve incentrarsi la discussione con il suo chirurgo
Spero di essere stato utile.
cordiali saluti
E' davvero difficile dirle cosa sia meglio a maggior ragione senza una visita. Il razionale del lipofilling è migliorare la qualità dei tessuti che spesso dopo la radioterapia rimangono più fragili e meno vascolarizzati. Sicuramente questa opzione è molto meno impegnativa per il paziente rispetto ad una ricostruzione con lembi. Personalmente ritengo che quando c'è spazio per un trattamento più conservativo (dilatazioni con o senza lipofilling nel suo caso) specie nei casi complessi valga comunque la pena di tentare. Consideri inoltre che una scelta più conservativa non esclude, in caso di risultati poco soddisfacenti, la possibilità di intraprendere una ricostruzione con lembi. Tutto questo però se c'è la ragionevole possibilità di ottenere dei miglioramenti con una scelta più conservativa. Questa "ragionevole possibilità" è proprio ciò su cui deve incentrarsi la discussione con il suo chirurgo
Spero di essere stato utile.
cordiali saluti
Dr. Dario Graziano
Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva
ed Estetica
www.dariograziano.it
contatti@dariograziano.it
[#2]
Utente
Gent.mo dott. Graziano
la ringrazio moltissimo per la risposta che mi ha fornito.
Da quello che mi hanno detto non c'è molto spazio per un intervento conservativo. Anche nel caso in cui mi è stato proposto il lipofilling o le dilatazioni erano considerate solo delle terapie per prepararmi all'intervento ricostruttivo.
Mi permetto di farle un'altra domanda: la ricostruzione con il lembo gracile è efficace? ci sono ulteriori metodologie ricostruttive che vale la pena prendere in considerazione?
Il danno muscolare alla gamba che ne deriverà che influenza avrà sulla mia capacità motoria (es nel fare sport)?
La ringrazio per la disponibilità
Cordiali saluti
la ringrazio moltissimo per la risposta che mi ha fornito.
Da quello che mi hanno detto non c'è molto spazio per un intervento conservativo. Anche nel caso in cui mi è stato proposto il lipofilling o le dilatazioni erano considerate solo delle terapie per prepararmi all'intervento ricostruttivo.
Mi permetto di farle un'altra domanda: la ricostruzione con il lembo gracile è efficace? ci sono ulteriori metodologie ricostruttive che vale la pena prendere in considerazione?
Il danno muscolare alla gamba che ne deriverà che influenza avrà sulla mia capacità motoria (es nel fare sport)?
La ringrazio per la disponibilità
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.3k visite dal 02/12/2014.
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