Orecchie a cavolfiore

Salve,
vorrei sapere come risolvere il problema delle cosiddette orecchie a cavolfiore, un problema che spesso devono affrontare i giocatori di rugby, i lottatori ed altri praticanti di alcune arti marziali e sport da combattimento.
Se ho capito bene, la cartilagine dell’orecchio si gonfia a causa della rottura di piccoli vasi tra la cute e la cartilagine dell'orecchio. Essendo una parte con scarsissimo riassorbimento, il sangue si accumula li e scolla sempre di più la cute creano una specie di sacca che non è in grado di riassorbirsi da sola.
Una soluzione che si usa di frequente è quella di siringare il sangue ed applicare un bendaggio protettivo con eventuale applicazione di pomate tipo Reparil.
Il solo siringare a volte non è sufficiente e spesso causa il rattrappirsi dell'orecchio (effetto cavolfiore) quindi si fa una piccola incisione, si fa uscire il sangue, si tolgono i coaguli (che probabilmente sono la causa principe del fallimento del semplice siringare) e quindi si mettono dei punti paralleli all'incisione che passano da parte a parte la cartilagine e l'orecchio in modo da tenere il tutto ben steso. Poi si mette una fasciatura che tenga ulteriormente l'orecchio ben disteso e si lascia così per 10-15 giorni, poi si tolgono i punti e l'orecchio e come nuovo.
Vorrei sapere se queste alternative sono valide al fine della completa guarigione e quale delle due rappresenta la migliore soluzione anche in base alla reale fattibilità dell’intervento (in particolare per quanto riguarda la seconda delle due possibilità).
Grazie.
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Dr. Danilo De Gregorio Chirurgo plastico, Medico estetico 221 5
Gentile utente l'Otoematoma, tipico dei giocatori di mischia del Rugby o dei pugili e dei lottatori, che consegue alla rottura della cartilagine dell'orecchio con conseguente emorragia, provocano ematoma, edema post-traumatico, e gonfiore come da lei ben spiegato. Naturalmente il drenaggio con conseguente tamponamento compressivo della parte potrebbe essere risolutivo, o nei casi estremi come da lei citato si potrebbe incidere, drenare il sangue con asportazione di eventuali coaguli, e suturare.
La cosa però che renderebbe il risultato delle pratiche chirurgiche ottimale, sarebbe quello di far guarire l'orecchio e la cartilagine traumatizzata senza ulteriori traumi, quindi con un periodo di riposo lungo. Naturalmente per uno sportivo professionista non è praticabi- le, ma bisognerebbe auspicarlo.

Nel salutarLa cordialmente le ricordo che, qualora decidesse di continuare la sua carriera, e dovesse subire traumi ripetuti e quindi avere tale segno patognomico(orecchio a cavolfiore), significherà che non si è mai tirato indietro dalla mischia e alla fine sarà fiero di avere tale segno distintivo, pensi a quelle tribù africane che si incidono volutamente la cute del viso per far insorgere i cheloidi e dimostrare di essere uomini maturi!

Dr Danilo De Gregorio

http://www.dottdanilodegregorio.com
http://cosmeticsurgerydrdanilodegregorio.blogspot.com/

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Utente
Utente
Grazie per la risposta Dottore!!!
Mi sembra di capire, dalla Sua risposta, che in caso di trauma la guarigione potrebbe essere ottimale e risolutiva. Nel caso, però, che si dovesse ripetere (e la cosa potrebbe essere molto probabile in caso di pratica agonistica o comunque frequente e regolare) i segni rimarranno inevitabilmente!!!

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Dr. Danilo De Gregorio Chirurgo plastico, Medico estetico 221 5
Caro ragazzo ,
inutile dilungarmi su un concetto che ha compreso molto bene, posso solo augurarle di stare più lontano possibile dalle mischie e quindi cercare di evitare la causa predisponente principale all'otoematoma.

Cordialità

dr Danilo De Gregorio