Perforazione setto da operazione - operazione parziale - mancata informazione esiti
Sono stato operato da chirurgo plastico al setto nasale e ai turbinati circa 10 mesi or sono.
Dopo l'operazione, nonostante il riferito positivo esito, non ho quasi mai respirato bene.
un lieve ma transitorio miglioramento si è verificato a seguito dell'assunzione di flixonase, ma dopo un mese circa dall’interruzione della terapia, come prescritta, la situazione è tornata progressivamente a regredire.
soprattutto in una narice non si è mai verificato l'aspettato miglioramento.
naso sostanzialmente tappato da una parte e spesso chiuso. Anche l’altra narice spesso si chiude o si secca, soprattutto negli ambienti più caldi. Un sollievo invece quando vi sono ambienti freschi.
Per diversi mesi soffiando il naso il muco presentava tracce di sangue.
dopo diversi contatti con lo specialista e l’applicazione di diversi prodotti, lo stesso mi ha visitato non sapendo darmi spiegazioni. il mare probabilmente avrebbe risolto il problema. altri spray nel frattempo, per provare di migliorare la situazione.
Constatato l’insuccesso delle cure, mi sottopongo questa settimana ad una visita dall’otorino.
Lo stesso, con un semplice esame rinolaparoscopico, rileva una piccola perforazione al setto nella parte incisa dall’operazione (parte inferiore del setto) e, inoltre, la mancata correzione del setto nella parte superiore.
Evidenzia inoltre che a causa della perforazione un eventuale secondo intervento, per completare la correzione al setto (all'evidenza necessaria, perché è proprio lì che si verifica la vistosa restrizione a contatto con il turbinato), sarebbe molto rischiosa. Mi propone quindi di effettuare un ulteriore intervento ai turbinati, per cercare di migliorare la respirazione nella narice occlusa, senza nulla promettere circa l’esito.
Mi chiedo e vi chiedo:
1) Se la perforazione potrebbe aumentare e se vi sono delle precauzioni da adottare sin da subito (ad es., eventuali interventi di “riparazione”);
2) Se la stessa abbia potuto provocare le perdite di sangue rilevate nel muco e il senso di secchezza delle narici;
3) Se la perforazione renda effettivamente più rischioso un secondo intervento per la definitiva correzione del setto nasale.
Inutile concludere, che sono molto addolorato ed ho provato molto sconforto, perché mi ero rivolto ad un chirurgo di nota fama, che opera presso una struttura altrettanto seria, al fine di ridurre i rischi.
Lo stesso non mi ha riferito né della perforazione, né della parziale esecuzione dell’operazione.
Ovviamente lo contatterò e chiederò spiegazioni, ma visto il contegno tenuto non mi illudo.
Mi ritrovo adesso con un naso che non funziona, con il setto perforato, e con il rischio di rimanere a vita impossibilitato ad avere una corretta respirazione.
Grazie per l’attenzione e chiedo scusa per lo sfogo.
Dopo l'operazione, nonostante il riferito positivo esito, non ho quasi mai respirato bene.
un lieve ma transitorio miglioramento si è verificato a seguito dell'assunzione di flixonase, ma dopo un mese circa dall’interruzione della terapia, come prescritta, la situazione è tornata progressivamente a regredire.
soprattutto in una narice non si è mai verificato l'aspettato miglioramento.
naso sostanzialmente tappato da una parte e spesso chiuso. Anche l’altra narice spesso si chiude o si secca, soprattutto negli ambienti più caldi. Un sollievo invece quando vi sono ambienti freschi.
Per diversi mesi soffiando il naso il muco presentava tracce di sangue.
dopo diversi contatti con lo specialista e l’applicazione di diversi prodotti, lo stesso mi ha visitato non sapendo darmi spiegazioni. il mare probabilmente avrebbe risolto il problema. altri spray nel frattempo, per provare di migliorare la situazione.
Constatato l’insuccesso delle cure, mi sottopongo questa settimana ad una visita dall’otorino.
Lo stesso, con un semplice esame rinolaparoscopico, rileva una piccola perforazione al setto nella parte incisa dall’operazione (parte inferiore del setto) e, inoltre, la mancata correzione del setto nella parte superiore.
Evidenzia inoltre che a causa della perforazione un eventuale secondo intervento, per completare la correzione al setto (all'evidenza necessaria, perché è proprio lì che si verifica la vistosa restrizione a contatto con il turbinato), sarebbe molto rischiosa. Mi propone quindi di effettuare un ulteriore intervento ai turbinati, per cercare di migliorare la respirazione nella narice occlusa, senza nulla promettere circa l’esito.
Mi chiedo e vi chiedo:
1) Se la perforazione potrebbe aumentare e se vi sono delle precauzioni da adottare sin da subito (ad es., eventuali interventi di “riparazione”);
2) Se la stessa abbia potuto provocare le perdite di sangue rilevate nel muco e il senso di secchezza delle narici;
3) Se la perforazione renda effettivamente più rischioso un secondo intervento per la definitiva correzione del setto nasale.
Inutile concludere, che sono molto addolorato ed ho provato molto sconforto, perché mi ero rivolto ad un chirurgo di nota fama, che opera presso una struttura altrettanto seria, al fine di ridurre i rischi.
Lo stesso non mi ha riferito né della perforazione, né della parziale esecuzione dell’operazione.
Ovviamente lo contatterò e chiederò spiegazioni, ma visto il contegno tenuto non mi illudo.
Mi ritrovo adesso con un naso che non funziona, con il setto perforato, e con il rischio di rimanere a vita impossibilitato ad avere una corretta respirazione.
Grazie per l’attenzione e chiedo scusa per lo sfogo.
[#1]
Gentile utente,
se lei si è rivolto ad un chirurgo plastico immagino che ci siano state anche motivazioni estetiche, ma lei non ne fa menzione. In genere, il chirurgo plastico migliora la parte estetica del naso ed ovviamente è in grado anche di correggere una deviazione settale se questa viene ritenuta responsabile di una cattiva respirazione. Diverso il caso in cui i problemi respiratori possono avere diverse cause (turbinati, poliposi, ecc.): in questi casi a mio avviso è opportuno supporto dello specialista otorino.
Una piccola perforazione può dare qualche sanguinamento in più nel postoperatorio immediato ma, specie se è profonda, non comporta un grande problema. Molto probabilmente i suoi problemi respiratori sono piuttosto legati al restringimento tra setto e turbinato ancora presente. Capisco dunque le sue perplessità e la sua amarezza ma non deve essere pessimista perché anche con le limitazioni presenti nel suo caso, un intervento correttivo è pur sempre possibile.
saluti
se lei si è rivolto ad un chirurgo plastico immagino che ci siano state anche motivazioni estetiche, ma lei non ne fa menzione. In genere, il chirurgo plastico migliora la parte estetica del naso ed ovviamente è in grado anche di correggere una deviazione settale se questa viene ritenuta responsabile di una cattiva respirazione. Diverso il caso in cui i problemi respiratori possono avere diverse cause (turbinati, poliposi, ecc.): in questi casi a mio avviso è opportuno supporto dello specialista otorino.
Una piccola perforazione può dare qualche sanguinamento in più nel postoperatorio immediato ma, specie se è profonda, non comporta un grande problema. Molto probabilmente i suoi problemi respiratori sono piuttosto legati al restringimento tra setto e turbinato ancora presente. Capisco dunque le sue perplessità e la sua amarezza ma non deve essere pessimista perché anche con le limitazioni presenti nel suo caso, un intervento correttivo è pur sempre possibile.
saluti
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
[#2]
Utente
La ringrazio per il cortese riscontro Dott. Bernardi.
Preciso che non vi erano motivazioni estetiche. Lo specialista che mi ha operato si propone come esperto della funzionalità respiratoria.
Non ha ritenuto necessario, né mai mi ha prospettato l'opportunità di un sopporto otorinolaringoiatrico.
Anzi, alla prima visita, ha evidenziato con particolare enfasi la sua sfiducia nei confronti della categoria degli otorini. Anche lui aveva evidenziato che le cause dei problemi respiratori erano dovuti alla deviazione al setto, eliminata la quale avrei potuto recuperare al 98% la funzionalità.
Non comprendo pertanto perché non ha portato a termine l'operazione e, soprattutto, perché nulla mi ha riferito dopo, neppure nelle visite post operatorie durante le quali evidenziavo di non respirare bene.
Avrei umanamente compreso l'errore nella fase esecutiva, siamo uomini non robot. Ma non l'inganno successivo. Questo è davvero difficile da perdonare.
Comunque, grazie ancora Dott. Bernardi per la sua cortesia.
Preciso che non vi erano motivazioni estetiche. Lo specialista che mi ha operato si propone come esperto della funzionalità respiratoria.
Non ha ritenuto necessario, né mai mi ha prospettato l'opportunità di un sopporto otorinolaringoiatrico.
Anzi, alla prima visita, ha evidenziato con particolare enfasi la sua sfiducia nei confronti della categoria degli otorini. Anche lui aveva evidenziato che le cause dei problemi respiratori erano dovuti alla deviazione al setto, eliminata la quale avrei potuto recuperare al 98% la funzionalità.
Non comprendo pertanto perché non ha portato a termine l'operazione e, soprattutto, perché nulla mi ha riferito dopo, neppure nelle visite post operatorie durante le quali evidenziavo di non respirare bene.
Avrei umanamente compreso l'errore nella fase esecutiva, siamo uomini non robot. Ma non l'inganno successivo. Questo è davvero difficile da perdonare.
Comunque, grazie ancora Dott. Bernardi per la sua cortesia.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 10.1k visite dal 26/07/2014.
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