Corporoplastica riduttiva

Buongiorno.
io sono Sandro, 38 anni, e, per motivazioni che sarebbe eccessivamente lungo riportare in questa sede, e che comunque sostanzialmente allignano in una mia decisione in tal senso, ho deciso di sottopormi ad un intervento di corporoplastica peniena riduttiva. Non essendo connessa, questa mia decisione, alla presenza di sindromi patologiche particolari (quali, paradigmaticamente, l'incurvatio penis plastica), ho - non so se a torto o a ragione - ritenuto coinvolta la specialità medica di chirurgia plastica e ricostruttiva piuttosto che quella di andrologia chirurgica.
Vengo subito al merito del mio quesito : è possibile procedere ad un intervento chirurgico di riduzione dei corpi cavernosi, della tunica albuginea, nonchè dell'uretra, sia in spessore che in lunghezza,e conseguentemente e proporzionalmente anche del glande, per giungere ad un risultato finale di riduzione delle dimensioni del pene sia in lunghezza che in circonferenza?
Ove tale risultato fosse concretamente perseguibile, sarebbe altresì possibile, attraverso le metodiche chirurgiche attualmente applicate(quali, sempre esemplificativamente, corporoplastica secondo Nesbit, Yachia, Alei)ovvero altre, preservare la funzione erettile, lasciando intatti i nervi erigendi tramite il "nerve sparing"?
Vi richiederei ancora l'indicazione di uno o più centri nazionali particolarmente specializzati nella specifica tipologia di intervento chirurgico di cui sopra.
Chiudo questa mia ringraziandoVi sin da ora dei Vostri preziosi apporti e porgendovi i miei più cordiali saluti.
Sandro