Grossi problemi al seno con protesi
Salve a tutti Dottori, mi scuso se sarò prolissa ma la mia situazione necessita di una lunga premessa.
Ho 22 anni e due anni fa mi sono sottoposta ad un intervento chirurgico per la correzione di un'asimmetria mammaria molto accentuata, risolta con una mastopessi al seno sinistro (ptosico e di una taglia più grande) con protesi 290 cc sottomuscolo e round block, ed una mastoplastica al seno destro (una prima scarsa, appena appena sviluppato) con l'inserimento di una protesi da 375 cc con taglio sottomammario; protesi mentor anatomiche cohesive III.
Non ho avuto alcun problema per circa un anno, recupero abbastanza veloce e ripresa di una vita normale con tanto di attività sportiva.
Ad agosto 2013 (a poco più di un anno dall'intervento effettuato in luglio 2012) apparentemente dal nulla mi accorgo di un fastidio enorme: il seno destro (quello con la protesi più grossa, per intenderci) è pesantissimo, come se fosse perennemente compresso da una mano che lo schiaccia, e nei giorni seguenti iniziano anche i dolori, con fitte che si spostano ma che si concentrano per lo più nell'area inferiore (dal capezzolo al solco mammario insomma).. Passano i giorni e le settimane e 24 ore su 24 il seno rimane così, impedendomi una vita normale.. anche a livello psicologico ovviamente: pensavo di aver risolto il più grosso problema della mia vita e invece ecco che il sogno diventa un incubo. Passando il tempo, il dolore si estende all'ascella e al braccio, ma temo sia una conseguenza della mia forzata immobilità al lato dx superiore! Comunque, contatto dopo circa un mese il chirurgo, che al controllo con ecografia non rileva nulla (se non linfonodi ascellari francamente reattivi) e mi indirizza da un fisiatra(boh..) il quale mi indirizza da un fisioterapista per sospetto danno posturale. Effettuo un ciclo di fisioterapia di 15 sedute ma nulla cambia! La mia lieve scoliosi sta meglio, ma il resto tutto terribilmente invariato. Incomincia quindi l'iter diagnostico di risonanza magnetica con contrasto al seno, elettromiografia al braccio, risonanza rachide cervicale e rachide dorsale (per escludere ernie dorsali, e infatti risulta solo una protrusione tra c5-c6 che ho da anni). Elettromiografia assolutamente negativa, e risonanza magnetica anche, fuorchè quei famosi linfonodi francamente reattivi individuati anche da questa.
Ieri sono tornata dal chirurgo con tutti i risultati, e non sa nemmeno lui cosa pensare.. mi è stato proposto di effettuare una "revisione protesica con capsulotomia e fissazione del solco mammario", e sono stata messa in lista d'attesa per il ricovero (ho fatto tutto con il SSN).
Quello che mi chiedo io è..è mai possibile avere un problema da un giorno all'altro che non compare dagli esami? potrebbe essere il peso eccessivo della protesi?o lo scollamento del muscolo? qualche sforzo eccessivo?Secondo la vostra esperienza cosa potrebbe essere? Non so più dove sbattere la testa, ho un quasi esaurimento nervoso..
Grazie mille anticipatamente
Ho 22 anni e due anni fa mi sono sottoposta ad un intervento chirurgico per la correzione di un'asimmetria mammaria molto accentuata, risolta con una mastopessi al seno sinistro (ptosico e di una taglia più grande) con protesi 290 cc sottomuscolo e round block, ed una mastoplastica al seno destro (una prima scarsa, appena appena sviluppato) con l'inserimento di una protesi da 375 cc con taglio sottomammario; protesi mentor anatomiche cohesive III.
Non ho avuto alcun problema per circa un anno, recupero abbastanza veloce e ripresa di una vita normale con tanto di attività sportiva.
Ad agosto 2013 (a poco più di un anno dall'intervento effettuato in luglio 2012) apparentemente dal nulla mi accorgo di un fastidio enorme: il seno destro (quello con la protesi più grossa, per intenderci) è pesantissimo, come se fosse perennemente compresso da una mano che lo schiaccia, e nei giorni seguenti iniziano anche i dolori, con fitte che si spostano ma che si concentrano per lo più nell'area inferiore (dal capezzolo al solco mammario insomma).. Passano i giorni e le settimane e 24 ore su 24 il seno rimane così, impedendomi una vita normale.. anche a livello psicologico ovviamente: pensavo di aver risolto il più grosso problema della mia vita e invece ecco che il sogno diventa un incubo. Passando il tempo, il dolore si estende all'ascella e al braccio, ma temo sia una conseguenza della mia forzata immobilità al lato dx superiore! Comunque, contatto dopo circa un mese il chirurgo, che al controllo con ecografia non rileva nulla (se non linfonodi ascellari francamente reattivi) e mi indirizza da un fisiatra(boh..) il quale mi indirizza da un fisioterapista per sospetto danno posturale. Effettuo un ciclo di fisioterapia di 15 sedute ma nulla cambia! La mia lieve scoliosi sta meglio, ma il resto tutto terribilmente invariato. Incomincia quindi l'iter diagnostico di risonanza magnetica con contrasto al seno, elettromiografia al braccio, risonanza rachide cervicale e rachide dorsale (per escludere ernie dorsali, e infatti risulta solo una protrusione tra c5-c6 che ho da anni). Elettromiografia assolutamente negativa, e risonanza magnetica anche, fuorchè quei famosi linfonodi francamente reattivi individuati anche da questa.
Ieri sono tornata dal chirurgo con tutti i risultati, e non sa nemmeno lui cosa pensare.. mi è stato proposto di effettuare una "revisione protesica con capsulotomia e fissazione del solco mammario", e sono stata messa in lista d'attesa per il ricovero (ho fatto tutto con il SSN).
Quello che mi chiedo io è..è mai possibile avere un problema da un giorno all'altro che non compare dagli esami? potrebbe essere il peso eccessivo della protesi?o lo scollamento del muscolo? qualche sforzo eccessivo?Secondo la vostra esperienza cosa potrebbe essere? Non so più dove sbattere la testa, ho un quasi esaurimento nervoso..
Grazie mille anticipatamente
[#1]
Sicuramente una visita diretta permette di dare risposte più precise, noi non potendo valutarla possiamo solo esprimere ipotesi.
La diagnosi del collega al suo problema è chiara, si tratta, secondo lui, di una contrattura capsulare (basandomi sull'intervento che vuole effettuare).
Effettivamente si può sviluppare a distanza di tempo, anche solo monolaterale.
Segua i consigli del suo medico e ci tenga aggiornati
saluti
La diagnosi del collega al suo problema è chiara, si tratta, secondo lui, di una contrattura capsulare (basandomi sull'intervento che vuole effettuare).
Effettivamente si può sviluppare a distanza di tempo, anche solo monolaterale.
Segua i consigli del suo medico e ci tenga aggiornati
saluti
Dr. Daniele Bollero
Chirurgo Plastico - Ospedale C.T.O. - TORINO
www.chirurgiaplasticapiemonte.com
[#2]
Utente
La ringrazio per la celere risposta! Sono consapevole della difficoltà di una diagnosi a distanza, ma non avendo molti soldi da "sprecare" e volendo però avere altri pareri in merito ho ritenuto utile chiedere un consiglio quì.. Se posso permettermi un'ultima domanda, è mai possibile che esista una contrattura e non sia stata rilevata negli esami effettuati? Un dolore e un fastidio così grande non posso essermelo inventato..
Grazie ancora, saluti
Grazie ancora, saluti
[#3]
Da quanto leggo mi pare di capire che vi è anche un indurimento della mammella interessata , credo si tratti di una contrattura capsulare la cui entità non può essere valutata se non dal collega che la tiene in cura. In ogni caso è una complicanza risolvibile.
Dr. Pierluigi Bello
www.pierluigibello.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 12.3k visite dal 15/02/2014.
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