Ferite chirurgiche deiscenti, granuloma

ad aprile ho subito una laparotomia, e questo luglio ho chiuso un'ileostomia;
in entrambi i casi la ferita operatoria è suppurata, e i medici hanno "aperto" i punti in questione, facendo fuoriuscire la materia purulenta, e creando in entrambi i casi un buco piuttosto grosso e profondo che rimane a livello sottocutaneo.

La prima ferita, quella di aprile, è stata medicata ma ha infine formato un granuloma, una piccola protuberanza di "carne" che non ne voleva sapere di sparire. Così durante questo secondo intervento di luglio, il granuloma (confermato dall'istologico) è stato asportato e si è riformato il buco.

Adesso a distanza di una decina di giorni, e di medicazioni con betadine e garze, io vedo questo buco che si sta rialzando nuovamente come la prima volta, anziché chiudersi, perché è nuovamente quasi al livello della pelle adiacente, solo che è carne viva (non dolorosa), ed è esattamente lo stesso processo a cui ho assistito la prima volta, quindi desumo e temo che si riformi nuovamente questo granuloma...

l'altro buco è esattamente ubicato dove c'era in precedenza la stomia, e non sembra molto bello a vedersi, viene medicato con betadine o (quando disponibile in ospedale) aquacell, solo che ancora non mi sono state date indicazioni precise su come medicarlo e francamente io dovrei anche riprendere a lavorare e non posso permettermi di andare quotidianamente in ospedale...

Sono abbastanza sconcertato dalla mia reazione a queste ferite, gli altri operati tolgono tranquillamente i punti e la ferita si rimargina come francamente è successo a me lo scorso novembre quando feci un primo intervento, e francamente non saprei cosa fare, oltre che medicare queste ferite...

volevo sapere come si risolvono queste problematiche, mi preme soprattutto sapere la vostra opinione sulla ferita che ha formato il granuloma, esso deve essere "riparato" chirurgicamente come mi è stato prospettato, da un chirurgo plastico? oppure ci sono altri mezzi, medicinali e ausili che possono farlo "sparire" e che possono essere utilizzati? come avvengono questi tipi di interventi, in anestesia locale o generale? sono interventi disponibili nella struttura pubblica?
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Dr. Luca Leva Chirurgo plastico, Medico estetico 594 19
Gentile utente,
premesso che per darle delle esatte risposte ai suoi quesiti sarebbe necessaria una prima visita,
in generale posso dirle che i granulomi vanno asportati chirurgicamente.

Per quanto riguarda "i buchi" di cui lei parla, ipotizzo siano ferite piu' o meno profonde. In questo caso e' fisiologico che i tessuti si stiano rigenerando dal basso verso l'alto sino al livello della cute (pelle) circostante o piu' in alto di quest'ultima. Se tali zone sono di grandi dimensioni e' normale che la cicatrice finale possa essere non molto accettabile dal punto di vista estetico. Cio' puo' essere ancora piu' evidente nel caso il paziente cicatrizzi in modo irregolare formando cicatrici ipertrofiche (ovvero che tendono ad essere piu' alte della pelle circostante) o cheloidee ( che sono piu' alte della pelle circostante e che debordano lateralemente oltre i bordi cutanei della cicatrice).

Per migliorare l'estetica delle cicatrici possono essere effettuati, successivamente alla guarigione, dei trattamenti medante apposito laser oppure una revisione chirurgica di quest'ultime.

Saluti,

Dr. Luca Leva
Chirurgo Plastico Pescara, Ancona, S.B.del Tronto, Milano
www.chirurgiaplasticadrleva.it

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Dr. Ugo Manlio Cuomo Chirurgo d'urgenza, Chirurgo plastico 126 3
Gentile utente mi pare di capire che si tratti di tessuto cicatriziale esuberante non ricoperto da epidermide. Se e' cosi potrebbe tornare utile ricorrere a delle semplici toccature con nitrato d' argento ma capisce che senza vedere la cicatrice e' difficile dare degli orientamenti. Saluti.

Dr. Ugo Manlio Cuomo
www.daysurgerycaserta.it

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Attivo dal 2012 al 2019
Ex utente
Dr Cuomo, infatti inizialmente mi era stata toccata con il nitrato d'argento da un'infermiera enterostomista, e pareva regredita parecchio, poi, però, per qualche motivo, forse perché il granuloma era adiacente all'ombelico (per quanto capisco), o meglio andava a finire nell'ombelico, non me l'ha più toccata e mi ha detto di farla vedere al chirurgo, il quale ha direttamente rimosso questo granuloma. solo che il granuloma era decisamente piccolo, mentre ora siamo punto e a capo e sono veramente stanco di questa situazione (il tutto è iniziato a metà aprile e siamo a metà agosto)! inoltre ora dopo l'ultimo intervento si va ad aggiungere un ulteriore buco, sempre dovuto a suppurazione della ferita, rimozione punto e fuoriuscita pus, che temo farà la stessa fine!
mi era stato prescritto di medicare con condress, aquacell argento e schiuma di poliuretano e in effetti questa combinata ha funzionato parecchio bene per far guarire il buco, solo che, forse per un errore, abbiamo continuato a applicare il condress (collagene) quando la ferita era già a buon punto e quindi si è formato quel granuloma...! pensate che può essersi formato per l'azione del collagene quando non c'era più bisogno di applicarlo?

grazie
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Dr. Ugo Manlio Cuomo Chirurgo d'urgenza, Chirurgo plastico 126 3
Probabilmente ha prodotto tessuto esuberante; riproverei con il nitrato d'argento.