Unico sintomo che mi pare di avvertire e un senso di dolore al seno sinistro se sono stesa in
Grazie per il servizio che rendete, seppure di mera consulatazione, molto spesso chiarificatorio e in alcuni sensi “di conforto”.
Espongo brevemente il problema. Una ecografia al seno ha dato il seguente referto: “a carico della mammella sinistra, alla confluenza dei quadranti superiori in sede sopraareolare, si reperta formazione oblunga delle dimensioni di mm 23.5 x 18.7 x 6.8, situata in profondità nel contesto del legamento di Cooper, priva di spot vascolari sia intrinseci che periferici, e pertanto assimilabile a fibroadenoma A carica della mammella destra, a livello delle qse, si reperta analoga formazione ipoecogena a margini netti, avascolare anche questa, ma di dimensioni notevolmente inferiori alla precedente (mm 6.4 nel diametro max) anche questa assimilabile a fibroadenoma. Non si evidenziano ulteriori formazioni espansive, né solide né liquide, bilateralmente.”
Unico sintomo che mi pare di avvertire e un senso di dolore al seno sinistro se sono stesa in posizione prona. Il dottore che ha eseguito l’esame mi ha consigliato di monitorare ogni sei mesi. Mi ha anche avvertita che una eventuale asportazione risulterebbe complicata in considerazione della posizione profonda del fibroadenoma.
Cosa mi consigliate di fare? Potreste gentilmente segnalarmi un centro specialistico presso cui ripetere o ampliare le dovute analisi nella zona di Taranto.
Grazie infinitamente per la disponibilità
Espongo brevemente il problema. Una ecografia al seno ha dato il seguente referto: “a carico della mammella sinistra, alla confluenza dei quadranti superiori in sede sopraareolare, si reperta formazione oblunga delle dimensioni di mm 23.5 x 18.7 x 6.8, situata in profondità nel contesto del legamento di Cooper, priva di spot vascolari sia intrinseci che periferici, e pertanto assimilabile a fibroadenoma A carica della mammella destra, a livello delle qse, si reperta analoga formazione ipoecogena a margini netti, avascolare anche questa, ma di dimensioni notevolmente inferiori alla precedente (mm 6.4 nel diametro max) anche questa assimilabile a fibroadenoma. Non si evidenziano ulteriori formazioni espansive, né solide né liquide, bilateralmente.”
Unico sintomo che mi pare di avvertire e un senso di dolore al seno sinistro se sono stesa in posizione prona. Il dottore che ha eseguito l’esame mi ha consigliato di monitorare ogni sei mesi. Mi ha anche avvertita che una eventuale asportazione risulterebbe complicata in considerazione della posizione profonda del fibroadenoma.
Cosa mi consigliate di fare? Potreste gentilmente segnalarmi un centro specialistico presso cui ripetere o ampliare le dovute analisi nella zona di Taranto.
Grazie infinitamente per la disponibilità
[#1]
Gentile Signora,
i fibroadenomi costituiscono una patologia benigna e qundi, come le è stato già riferito, solitamente si preferisce un atteggiamento di attesa "vigile".
Solo se le dimensioni, la sintomatologia o l'aspetto risultante dagli accertamenti strumentali suggeriscono la rimozione si può pensare al'asportazione chirurgica.
Solitamente lesioni come le sue non costituiscono un problema per chi si occupa di patologia mammaria, meglio se si tratta di un chirurgo plastico.
Nella sua mail non riferisce la sua età ed ovviamente io non conosco l'aspetto del suo seno.
E' piuttosto frequente che quando si opera per motivi estetici un seno (non so se è il suo caso) con ptosi o di generose dimensioni all'intervento di mastopessi (intervento in cui un seno rilassato viene "tirato su") e/o di mastoplastica riduttiva si associ contemporaneamente l'asportazione di eventuali fibroadenomi.
Per tale motivo, personalmente, prima di sottoporre una paziente al di sopra dei 35 anni ad un intervento di chirurgia estetica del seno, richiedo sempre un esame ecografico e/o mammografico delle mammelle.
Purtroppo non so darle indicazion riguardo professionisti che svolgano la loro attività nella sua zona.
Restando a sua disposizione per qualsiasi ulteriore informazione e/o chiarimento le porgo i mie più cordiali saluti.
Dott. Dario d'Angelo
i fibroadenomi costituiscono una patologia benigna e qundi, come le è stato già riferito, solitamente si preferisce un atteggiamento di attesa "vigile".
Solo se le dimensioni, la sintomatologia o l'aspetto risultante dagli accertamenti strumentali suggeriscono la rimozione si può pensare al'asportazione chirurgica.
Solitamente lesioni come le sue non costituiscono un problema per chi si occupa di patologia mammaria, meglio se si tratta di un chirurgo plastico.
Nella sua mail non riferisce la sua età ed ovviamente io non conosco l'aspetto del suo seno.
E' piuttosto frequente che quando si opera per motivi estetici un seno (non so se è il suo caso) con ptosi o di generose dimensioni all'intervento di mastopessi (intervento in cui un seno rilassato viene "tirato su") e/o di mastoplastica riduttiva si associ contemporaneamente l'asportazione di eventuali fibroadenomi.
Per tale motivo, personalmente, prima di sottoporre una paziente al di sopra dei 35 anni ad un intervento di chirurgia estetica del seno, richiedo sempre un esame ecografico e/o mammografico delle mammelle.
Purtroppo non so darle indicazion riguardo professionisti che svolgano la loro attività nella sua zona.
Restando a sua disposizione per qualsiasi ulteriore informazione e/o chiarimento le porgo i mie più cordiali saluti.
Dott. Dario d'Angelo
Dott. Dario d'Angelo
/www.chirurgiaplasticaonline.it
[#2]
Gent.ma Signora,
Come le hanno già detto i miei colleghi il fibroadenoma è una patologia benigna e pertanto merita di osservazione. Personalmente eseguirei anche una mammografia (salvo gravidanze in corso). E' vero anche che, qualora volesse intraprendere un intgervento di chirurgia estetica, verrebbe asportata la neoformazione e quindi analizzata, dandole altresì la possibilità di mantenere un "bel seno". Neanche io conosco colleghi che potrebbero venirLe incontro in quel di Taranto.
Nel rimanere a sua disposizione per qualsiasi chiarimento, voglia accettare i miei più sentiti e cordiali saluti.
Dr. Giuseppe Liardo
Come le hanno già detto i miei colleghi il fibroadenoma è una patologia benigna e pertanto merita di osservazione. Personalmente eseguirei anche una mammografia (salvo gravidanze in corso). E' vero anche che, qualora volesse intraprendere un intgervento di chirurgia estetica, verrebbe asportata la neoformazione e quindi analizzata, dandole altresì la possibilità di mantenere un "bel seno". Neanche io conosco colleghi che potrebbero venirLe incontro in quel di Taranto.
Nel rimanere a sua disposizione per qualsiasi chiarimento, voglia accettare i miei più sentiti e cordiali saluti.
Dr. Giuseppe Liardo
Distinti saluti
Dr. Giuseppe Liardo
www.giuseppeliardo.it
[#3]
Utente
Ho 35 anni e il mio seno risulta abbastanza "abbondante".
Non credo di aver capito bene, mi consigliate di intraprendere un intervento di chirurgia plastica ai fini estetici e cogliere l’occasione per asportare il fibroadenoma.
Leggendo mi era parso di capire che sia comunque consigliabile asportare un fibroadenoma che superi i 2 cm. Questo è vero?
Nel caso mi debba comunque sottoporre ad un’ asportazione, tale intervento produrrà delle cicatrici al seno?
Saluto cordialmente.
Non credo di aver capito bene, mi consigliate di intraprendere un intervento di chirurgia plastica ai fini estetici e cogliere l’occasione per asportare il fibroadenoma.
Leggendo mi era parso di capire che sia comunque consigliabile asportare un fibroadenoma che superi i 2 cm. Questo è vero?
Nel caso mi debba comunque sottoporre ad un’ asportazione, tale intervento produrrà delle cicatrici al seno?
Saluto cordialmente.
[#4]
Cara Signora,
personalmente non Le ho detto che è occorre eseguire un intervento di chirurgia estetica per un fivroadenoma della sua entità. Questo, certamente, se rimosso le procurerebbe una cicatrice e comunque una zona "vuota" che potrebbe (sottolineo potrebbe) essere evidente. Certamente se Lei intraprendesse un intervento di chirurgia estetica (mastoplastica riduttiva, visto che Lei parla di un seno "abbondante"), la neoformazione, così come altra parte di ghiandola mammaria, verrebbe rimossa e quindi analizzata. E' anche vero che parlare senza aver "visto" la problematica non è semplice, saebbe opportuno eseguire una visita e quindi decidere "insieme" su ciò che potrebbe essere più conveniente per il suo caso.
Le cicatrici potrebbero essere evidenti solo se Lei dovesse cicatrizzare "male". Oggi comunque, oltre le tecniche che noi chirurghi plastici conosciamo, vi sono diversi presidi che consentono un miglioramento delle cicatrici stesse.
Sempre a sua disposizione
Dr. Giuseppe Liardo
personalmente non Le ho detto che è occorre eseguire un intervento di chirurgia estetica per un fivroadenoma della sua entità. Questo, certamente, se rimosso le procurerebbe una cicatrice e comunque una zona "vuota" che potrebbe (sottolineo potrebbe) essere evidente. Certamente se Lei intraprendesse un intervento di chirurgia estetica (mastoplastica riduttiva, visto che Lei parla di un seno "abbondante"), la neoformazione, così come altra parte di ghiandola mammaria, verrebbe rimossa e quindi analizzata. E' anche vero che parlare senza aver "visto" la problematica non è semplice, saebbe opportuno eseguire una visita e quindi decidere "insieme" su ciò che potrebbe essere più conveniente per il suo caso.
Le cicatrici potrebbero essere evidenti solo se Lei dovesse cicatrizzare "male". Oggi comunque, oltre le tecniche che noi chirurghi plastici conosciamo, vi sono diversi presidi che consentono un miglioramento delle cicatrici stesse.
Sempre a sua disposizione
Dr. Giuseppe Liardo
[#5]
Gent.ma Signora,
la neoformazione intraghiandolare va tenuta in osservazione, ed eventualmente asportata ed esaminata istologicamente in caso lei decidesse di sottoporsi ad eventuali interventi di chirurgia estetica al seno.
Presso l'Ospedale Perrino di Brindisi , esiste un servizio di Senologia in caso lei volesse eseguire ulteriori accertamenti.
Distinti saluti
la neoformazione intraghiandolare va tenuta in osservazione, ed eventualmente asportata ed esaminata istologicamente in caso lei decidesse di sottoporsi ad eventuali interventi di chirurgia estetica al seno.
Presso l'Ospedale Perrino di Brindisi , esiste un servizio di Senologia in caso lei volesse eseguire ulteriori accertamenti.
Distinti saluti
Dr. Luciano Leanza
[#6]
Gent.ma Signora,
la neoformazione intraghiandolare va tenuta in osservazione, ed eventualmente asportata ed esaminata istologicamente in caso lei decidesse di sottoporsi ad eventuali interventi di chirurgia estetica al seno.
Presso l'Ospedale Perrino di Brindisi , esiste un servizio di Senologia in caso lei volesse eseguire ulteriori accertamenti.
Distinti saluti
la neoformazione intraghiandolare va tenuta in osservazione, ed eventualmente asportata ed esaminata istologicamente in caso lei decidesse di sottoporsi ad eventuali interventi di chirurgia estetica al seno.
Presso l'Ospedale Perrino di Brindisi , esiste un servizio di Senologia in caso lei volesse eseguire ulteriori accertamenti.
Distinti saluti
[#7]
Gentile signora,
come gia affermato il fibroadenoma è una patologia benigna, l'attegiamento di viglie attesa pertanto può essere corretto. Tuttavia mi rendo conto che psicologicamente, conoscerne la presenza può creare un fastidio ed un instabilità emotiva.
Per tale motivo può essere possibile decidere di asportare la neoformazione ed esaminarla istologicamente, che per altro è l'unico sistema per avere una diagnosi certa.
Per quel che riguarda l'asportazione, un attenta valutazione ed una collaborazione con il collega radiologo che posizioni sotto guida ecografica un repere in modo da guidare il chirurgo sulla neoformazione, può ridurre di molto gli esiti cicatriziali fino addirittura a limitarli alla zona periareolare, ovvero dove il cambiamento di colore tra la pelle normale e l'areola aiuta molto a celare la residua cicatrice.
Rimanendo a sua disposizione per ulteriori chiarimenti le porgo i miei più cordiali saluti.
come gia affermato il fibroadenoma è una patologia benigna, l'attegiamento di viglie attesa pertanto può essere corretto. Tuttavia mi rendo conto che psicologicamente, conoscerne la presenza può creare un fastidio ed un instabilità emotiva.
Per tale motivo può essere possibile decidere di asportare la neoformazione ed esaminarla istologicamente, che per altro è l'unico sistema per avere una diagnosi certa.
Per quel che riguarda l'asportazione, un attenta valutazione ed una collaborazione con il collega radiologo che posizioni sotto guida ecografica un repere in modo da guidare il chirurgo sulla neoformazione, può ridurre di molto gli esiti cicatriziali fino addirittura a limitarli alla zona periareolare, ovvero dove il cambiamento di colore tra la pelle normale e l'areola aiuta molto a celare la residua cicatrice.
Rimanendo a sua disposizione per ulteriori chiarimenti le porgo i miei più cordiali saluti.
Valter Degli Effetti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 74.6k visite dal 18/09/2005.
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