Capsula protesica

Buongiorno, scrivo per sottoporre un problema di capsula protesica. Nel 2000 ho effettuato un intervento di mastoplastica additiva sotto ghiandolare, in seguito a continui incapsulamenti, circa sette, il chirurgo che mi ha operato ha deciso di impiantarmi, circa 5 anni fa, protesi tesaurizzate e sotto muscolari. La situazione è decisamente migliorata anche se le cicatrici, non ho mai capito bene per quale motivo, hanno spostato la loro sede dal solco sotto mammario ad un punto più alto e quindi più evidente con aspetto decisamente "affossato". Comunque cicatrici a parte, qualche mese fa, purtroppo ho dovuto operarmi per una cisti al seno di quasi 8 cm., con taglio posto in sede diversa da quello del solco sotto mammario.In seguito all'intervento, il seno interessato, si è nuovamente incapsulato(non gravemente)e si è come formato un sieroma. Io ho un seno fibrocistico!!! Recentemente il chirurgo ha deciso di effettuare il lavaggio delle protesi tesaurizzate con acqua ossigenata e cortisone, prima di procedere al cambio protesi che a quanto pare, nel mio caso(protesi tesaurizzate e sotto muscolari) sarebbe di notevole difficoltà! Inoltre lo stesso chirurgo ha provveduto a "sbrigliare" e a ripulire la parte interessata riaprendo per 3/4 l'ultimo taglio perchè aveva necessità di intervenire in quella zona (entrando con un dito, così lui ha detto) ed è intervenuto con il laser per migliorare le cicatrici, aprendo l'altro seno nel solco sotto mammario per circa 1 cm e mezzo. Adesso io mi domando: la capsula si è riformata a causa dell'ultimo intervento? Ho possibilità di risolvere senza dover intervenire con il laborioso intervento di cambio protesi? Inoltre qualora dovessi procedere al cambio protesi, è indispensabile restare per un periodo di tempo senza protesi, prima di poterle reimpiantare???? Magari la mia esposizione sarà disordinata ma non ho saputo fare di meglio. Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento. Sarò lieta se un esperto potesse darmi le delucidazioni del caso.
Grazie infinite
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Dr. Daniele Bollero Chirurgo plastico, Medico estetico 2.5k 65
Beh, sono certo che lei comprende che il suo caso non è semplice ed usuale...la formazione di contrattura capsulare è un evenienza sempre più rara con le nuove protesi ma nei casi (rari) di continua formazione di contrattura, molte volte si decide per le protesi con rivestimento in poliuretano che possono indurre una minore reazione al nostro organismo.
MA questa risposta è generale, non è possibile dare risposte certe sul suo caso senza vederla...
Riguardo al passaggio senza protesi, anche qui si può aprire un grosso dibattito...ma se non ci sono infezioni non vi sono controindicazioni assolute al reimpianto immediato dopo capsulectomia.
Capisco la sua frustrazione ma conviene parlarne in maniera diretta al proprio chirurgo o eventualmente chiedere un secondo parere ad un nuovo specialista in chirurgia plastica
saluti

Dr. Daniele Bollero
Chirurgo Plastico - Ospedale C.T.O. - TORINO
www.chirurgiaplasticapiemonte.com

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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Buonasera intanto la ringrazio per la sua cortese e celere risposta. Mi rendo conto di quanto sia difficile dare dei pareri certi a, distanza, sui casi che noi utenti sottoponiamo. Tuttavia mi permetto di insistere su una domanda: l'intervento che ho subito per liberarmi di una cisti al seno di quasi 8 cm, potenzialmente, ha potuto causare l'incapsulamento del seno interessato? Ribadisco che dopo l'impianto sotto muscolare con protesi tesaurizzate ero riuscita ad evitare nuovi incapsulamenti. Il lavaggio delle protesi con acqua ossigenata e cortisone e lo "sbrigliamento" di cui parlavo in precedenza, che è stato effettuato con l'ultimo intervento,(il chirurgo ha preferito fare questo tentativo, per evitare di procedere al cambio protesi che a quanto pare risulterebbe difficoltoso, in quanto di materiale tesaurizzato) secondo lei può essere utile ad evitare nuovi incapsulamenti?il mio chirurgo parla di una percentuale di riuscita del 35-40%. Il seno adesso è morbido ma è stato operato da appena 4 giorni! Posso avere almeno qualche speranza di aver risolto il problema e di non trovarmi nuovamente con il seno incapsulato?
Mi rendo conto che le mie siano domande "impossibili" ma ormai sono stanca di questa situazione e ho bisogno di sapere più cose possibili! Le sarò grata se avrà pazienza con me e potrà in qualche modo confortarmi. Non esiti a farmi domande che la possano aiutare a comprendere il mio caso. La ringrazio infinitamente
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Dr. Sandro Cerqua Chirurgo plastico 122 3
Buonasera,
l'escissione della cisti non ha nulla a che vedere con l'insorgenza della nuova contrattura capsulare poichè la cisti è una patologia benigna della ghiandola mammaria e quindi ivi localizzata non potendo contrarre rapporti con la capsula protesica localizzata in sede sottomuscolare ove sono state appunto posizionate le protesi mammarie.
Stessa cosa dicesi per il sieroma che se insorto a seguito della cisti di fatto non poteva che essere presente all'interno della compagine ghiandolare.In relazione alle protesi,da più di 20 anni si usano protesi testurizzate le quali possono essere espiantate senza alcuna difficoltà.

Cordiali saluti

Dr. sandro  cerqua

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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Buongiorno, la ringrazio per la cortese e professionale risposta. Quindi possiamo affermare con certezza che l'intervento di escissione della cisti non abbia nulla a che fare con il nuovo incapsulamento del seno? Le rivolgo questa domanda perché al momento del succitato intervento il seno non risultava incapsulato e già da subito dopo l'intervento stesso ,avvertivo una specie di "palla" dura in corrispondenza proprio della cisti , tanto è vero che mi ero convinta che la stessa si trovasse ancora in quella sede. Col passare dei giorni il seno poi diventava sempre più duro tanto da convincere il chirurgo ad intervenire nel modo indicato da me in precedenza. L'ho trovata una coincidenza quanto meno strana.... ovviamente nelle mie valutazioni io sono mossa da semplice e profano intuito, quindi mi rimetto senz'altro alla sua competenza . Poi mi domandavo inoltre:se ,come è vero ,la capsula si trovava in sede sotto muscolare, come ha potuto il chirurgo intervenire per la rottura della stessa ,senza togliere le protesi che si trovano sotto il muscolo e senza intervenire sul muscolo? Adesso il mio seno è morbidissimo e sembra privo di capsula ( ormai dopo 9 interventi , riesco a capirlo) È possibile che il seno non fosse incapsulato e di trattasse di altro? Per es sieroma? . Dottore se le chiedessi un consiglio sul da farsi, quale mi darebbe? Vivo nel terrore di un nuovo e più complicato intervento con possibilità di passare un periodo di tempo senza protesi , in caso si dovesse procedere al loro cambio. Grazie per l'attenzione
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Dr. Sandro Cerqua Chirurgo plastico 122 3
Buonasera,
Le riconfermo quanto già detto e comunque anche se le protesi fossero state posizionate in dual-plane cioè con la porzione inferiore della protesi a diretto contatto con la ghiandola mammaria anche se la cisti fosse localizzata nei quadranti mammari inferiori (proprio dove la protesi non è coperta dal muscolo ) la sua escissione avrebbe dovuto causare l'apertura della capsula protesica permettendo che il sieroma formatosi all'interno della ghiandola drenasse all'interno della tasca protesica e la mancata evuacazione dello stesso se presente in abbondante quantità sia stata il possibile fattore scatenante dell'insorgenza della nuova contrattura capsulare.
Non è infine indicato rimanere senza protesi in caso di sostituzione delle stesse a meno che vengano asportate a seguito di infezione.

Cordiali Saluti
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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Grazie dottore, ovviamente non essendo un chirurgo plastico, riesco a seguirla ma fino ad un certo punto, quindi abbia pazienza se le pongo ulteriori domande. Intanto le anticipo che le protesi non sono state posizionate dual plane e questo lo evinco dal fatto che il chirurgo che mi ha operato mi ha sempre detto che essendo le protesi posizionate interamente sotto il muscolo, non avrebbe potuto provvedere alla rottura della capsula protesica( cosa che avrebbe potuto fare qualora le protesi fossero posizionate sotto la ghiandola mammaria, come peraltro ha fatto tutte le volte che il seno mi si è incapsulato, prima di metterle sotto muscolo) senza procedere alla sostituzione delle stesse, cosa definita dallo stesso laboriosa, in quanto testurizzate " ci vuole un'ora e mezzo di lavoro a protesi e comunque sarebbe stato un peccato toglierle perdendole in quanto integre". Quindi dati i fatti, come ha fatto a rompere la capsula protesica senza intervenire su l muscolo e senza quindi togliere le protesi? Mi perdoni se le rivolgo domande stupide o banali ma sono piuttosto confusa e frustrata!!!
Inoltre mi conferma che un seno incapsulato non debba essere necessariamente infetto?
Dopo quest'ultimo intervento8(quello in cui si è provveduto al lavaggio delle protesi e allo "sbrigliamento") il seno interessato appare leggermente svuotato, così rimarrà??
La ringrazio infinitamente
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Dr. Sandro Cerqua Chirurgo plastico 122 3
Buonasera,
non per mancanza di buona volontà ma la risposta alle sue ulteriori domande la trova nelle risposte che Le ho già fornito magari prestandovi maggiore attenzione.Ulteriori approfondimenti possono essere ulteriormente fatti a questo punto solo prendendo visione delle cartelle cliniche precedenti e di opportuna visita specialistica.
Cordiali Saluti
Mastoplastica

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