Il seno è più naturale
Salve, ho 37 anni e ho da poco terminato l'allattamento del mio secondo figlio. Premetto con non ho mai avuto un seno grande ma una seconda scarsa. Adesso mi ritrovo con un seno svuotato e sceso. Vorrei fare una mastoplastica additiva soprattutto per migliorare la forma e poi per aggiungere un pò di volume.
Leggendo qua e la su internet credo di aver capito come si svolge l'intervento. Quello che non ho capito è:
- il seno è più naturale con l'impianto sottoghiandolare o sottomuscolare? Alcuni chirurghi affermano che è più naturale nel primo caso altri invece nel secondo in quanto con la sottoghiandolare se non hai abbastanza tessuto si vedono i bordi della protesi. Dov'è la verità? Vorrei fare la sottoghiandolare soprattutto perchè ho capito essere meno dolorosa, più rapida come ripresa e poi perchè penso di aver abbastanza tessuto e ghiandola ma poi non vorrei ritrovarmi a non poter indossare ad es. il costume da bagno in quanto il decoltè è rovinato da un bel bordo della protesi!!!
- con il mio seno (adesso con lo svuotamento ho una prima) vorrei al massimo raggiungere una seconda abbondante. Di quanti grammi deve essere la protesi per raggiungere tale misura? Leggo e vedo foto solo di donne che raggiungono una terza abbondante se non una quarta e il peso delle protesi è sempre dai 300 gr in su!!!
Grazie
Leggendo qua e la su internet credo di aver capito come si svolge l'intervento. Quello che non ho capito è:
- il seno è più naturale con l'impianto sottoghiandolare o sottomuscolare? Alcuni chirurghi affermano che è più naturale nel primo caso altri invece nel secondo in quanto con la sottoghiandolare se non hai abbastanza tessuto si vedono i bordi della protesi. Dov'è la verità? Vorrei fare la sottoghiandolare soprattutto perchè ho capito essere meno dolorosa, più rapida come ripresa e poi perchè penso di aver abbastanza tessuto e ghiandola ma poi non vorrei ritrovarmi a non poter indossare ad es. il costume da bagno in quanto il decoltè è rovinato da un bel bordo della protesi!!!
- con il mio seno (adesso con lo svuotamento ho una prima) vorrei al massimo raggiungere una seconda abbondante. Di quanti grammi deve essere la protesi per raggiungere tale misura? Leggo e vedo foto solo di donne che raggiungono una terza abbondante se non una quarta e il peso delle protesi è sempre dai 300 gr in su!!!
Grazie
[#1]
La loggia sottoghiandolare va benissimo se si riesce ad offrire una buona copertura all'impianto protesico. La valutazione clinica è utile proprio in tal senso e si deve arrivare al giusto compromesso tra volume della protesi e copertura tessutale, che poi è la sintesi migliore per un risultato naturale.
Saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
Saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
[#2]
Ex utente
Salve, innanzitutto grazie per la risposta che però non ho tanto capito.
A suo parere, se c'è una buona copertura da un'effetto più naturale l'impianto sottoghiandolare o, in ogni caso, è meglio il sottomuscolare?
Partendo da una prima quanti cc di protesi bisogna aggiungere per arrivare ad una seconda abbondante? Capisco che senza vedere la situazione particolare è difficile rispondere a questa domanda ma mi basterebbe una risposta generica tipo, partendo da una prima con 200 cc si arriva ad una seconda, con 300 si arriva ad una terza, ecc.
Grazie
A suo parere, se c'è una buona copertura da un'effetto più naturale l'impianto sottoghiandolare o, in ogni caso, è meglio il sottomuscolare?
Partendo da una prima quanti cc di protesi bisogna aggiungere per arrivare ad una seconda abbondante? Capisco che senza vedere la situazione particolare è difficile rispondere a questa domanda ma mi basterebbe una risposta generica tipo, partendo da una prima con 200 cc si arriva ad una seconda, con 300 si arriva ad una terza, ecc.
Grazie
[#3]
Gent.le Sig.ra,
la mastoplastica additiva con impianto sottoghiandolare va bene quando si ha una sufficiente ghiandola mammaria, normoconformata e soprattutto quando non si ha allattato. In caso di pregressi allattamenti, la ghiandola mammaria risulta un pochino "ptosica", quindi, inserendo una protesi sottoghiandola, si rischierebbe di avere un seno che, con il passare del tempo, non reggerebbe il peso della protesi, aumentando la ptosi.
Sicuramente l'alloggiamneto sottomuscolare è un pò più doloroso, ma è quello che garantisce la durata nel tempo e la naturalezza del risultato. In caso di lievi ptosi può essere praticata la tecnica "dual plane", inserendo la protesi nella sua parte superiore sotto il muscolo pettorale e nella parte inferiore sotto la ghiandola mammaria.
Indubbiamente la scelta va riservata dopo accurata valutazione preoperatoria, anche per quanto riguarda la misura della protesi.
Infatti è difficile, non avendola vista, dirle da una prima misura a quanto si arriva mettendo una protesi da 200 cc: questo infatti dipende da vari fattori: lo spessore e la consistenza della sua ghiandola, lo "spessore" cutaneo, la sua altezza e l'ampiezza del suo torace. Le protesi di una stessa misura non produrranno mai lo stesso risultato se impiantate in persone diverse. Ecco perchè durante la valutazione pre operatoria, il chirurgo prende delle misure, per valutare la situazione preoperatoria e scegliere ,insieme alla paziente, la protesi più adatta al suo corpo.
Rimango a Sua completa disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordialmente
la mastoplastica additiva con impianto sottoghiandolare va bene quando si ha una sufficiente ghiandola mammaria, normoconformata e soprattutto quando non si ha allattato. In caso di pregressi allattamenti, la ghiandola mammaria risulta un pochino "ptosica", quindi, inserendo una protesi sottoghiandola, si rischierebbe di avere un seno che, con il passare del tempo, non reggerebbe il peso della protesi, aumentando la ptosi.
Sicuramente l'alloggiamneto sottomuscolare è un pò più doloroso, ma è quello che garantisce la durata nel tempo e la naturalezza del risultato. In caso di lievi ptosi può essere praticata la tecnica "dual plane", inserendo la protesi nella sua parte superiore sotto il muscolo pettorale e nella parte inferiore sotto la ghiandola mammaria.
Indubbiamente la scelta va riservata dopo accurata valutazione preoperatoria, anche per quanto riguarda la misura della protesi.
Infatti è difficile, non avendola vista, dirle da una prima misura a quanto si arriva mettendo una protesi da 200 cc: questo infatti dipende da vari fattori: lo spessore e la consistenza della sua ghiandola, lo "spessore" cutaneo, la sua altezza e l'ampiezza del suo torace. Le protesi di una stessa misura non produrranno mai lo stesso risultato se impiantate in persone diverse. Ecco perchè durante la valutazione pre operatoria, il chirurgo prende delle misure, per valutare la situazione preoperatoria e scegliere ,insieme alla paziente, la protesi più adatta al suo corpo.
Rimango a Sua completa disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordialmente
Dr.ssa Maria Luisa Pozzuoli
Chirurgia Plastica ed Estetica
www.dottoressapozzuoli.com
[#4]
Ex utente
Salve dr.ssa, ringrazio anche Lei per la risposta.
Probabilmente sono io che essendo particolarmente ansiosa tendo ad informarmi eccessivamente e quindi vado in confusione.
Premetto che ho allattato pochissimo, 1 mese il primo figlio e 1 mese e mezzo il secondo. Nonostante ciò i danni sono stati notevoli.
Però quello che mi mette in confusione è che in un sito ho letto che "la sottoghiandolare è indicata soprattutto nei casi di ptosi" e in un altro ho letto che "se i seni si presentano abbassati o rilassati (ptosi mammaria) non è indicato un impianto sottomuscolare".
Non so cosa pensare!!!
Saluti
Probabilmente sono io che essendo particolarmente ansiosa tendo ad informarmi eccessivamente e quindi vado in confusione.
Premetto che ho allattato pochissimo, 1 mese il primo figlio e 1 mese e mezzo il secondo. Nonostante ciò i danni sono stati notevoli.
Però quello che mi mette in confusione è che in un sito ho letto che "la sottoghiandolare è indicata soprattutto nei casi di ptosi" e in un altro ho letto che "se i seni si presentano abbassati o rilassati (ptosi mammaria) non è indicato un impianto sottomuscolare".
Non so cosa pensare!!!
Saluti
[#5]
Gent.le Sig.ra,
comprendo la sua "confusione", ma internet è sicuramente un valido aiuto per avere prime informazioni circa un intervento, ma non potrà mai sostituire il fondamentale colloquio medico-paziente.
Ritengo pertanto che la cosa più sensata sia affidarsi nelle mani di uno specialista, che, sicuramente saprà trovare la soluzione chirurgica più adatta al Suo caso.
Rimango a Sua completa disposizione.
Cordialmente
comprendo la sua "confusione", ma internet è sicuramente un valido aiuto per avere prime informazioni circa un intervento, ma non potrà mai sostituire il fondamentale colloquio medico-paziente.
Ritengo pertanto che la cosa più sensata sia affidarsi nelle mani di uno specialista, che, sicuramente saprà trovare la soluzione chirurgica più adatta al Suo caso.
Rimango a Sua completa disposizione.
Cordialmente
[#6]
Gentile signora,
Ciò che è molto importante è che la protesi abbia una sufficiente "copertura" da parte dei tessuti (ghiandola, grasso, muscolo), in modo da essere meno visibile e palpabile. In presenza di una buona copertura ghiandolare, io preferisco la loggia sottoghiandolare, lievemente meno invasiva. Quando costretti per necessità, ovvero in assenza di spessore adeguato, la protesi "deve" essere collocata sotto il muscolo, completamente o parzialmente (dual-plane). L'attività agonistica rappresenta un certo limite al posizionamento sottomuscolare, in quanto la protesi sarà sempre sollecitata ogniqualvolta lei praticherà sport. La soluzione in questi casi è il posizionamento in loggia sottomuscolare o mista di protesi non troppo grandi. Rispetto alla tipologia degli impianti, le protesi rotonde sono più tollerate a seguito di attività sportiva, non andando incontro a rotazione, inconveniente non raro nella protesi anatomiche soprattutto se alte.
Saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
Ciò che è molto importante è che la protesi abbia una sufficiente "copertura" da parte dei tessuti (ghiandola, grasso, muscolo), in modo da essere meno visibile e palpabile. In presenza di una buona copertura ghiandolare, io preferisco la loggia sottoghiandolare, lievemente meno invasiva. Quando costretti per necessità, ovvero in assenza di spessore adeguato, la protesi "deve" essere collocata sotto il muscolo, completamente o parzialmente (dual-plane). L'attività agonistica rappresenta un certo limite al posizionamento sottomuscolare, in quanto la protesi sarà sempre sollecitata ogniqualvolta lei praticherà sport. La soluzione in questi casi è il posizionamento in loggia sottomuscolare o mista di protesi non troppo grandi. Rispetto alla tipologia degli impianti, le protesi rotonde sono più tollerate a seguito di attività sportiva, non andando incontro a rotazione, inconveniente non raro nella protesi anatomiche soprattutto se alte.
Saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
[#7]
Ex utente
Grazie Dott. Bernardi.
Volendo fare un impianto sottoghiandolare e non praticando alcun tipo sport se non la vita quotidiana di lavoro, casa, bambini e tanto stress vanno bene le protesi anatomiche. Ho letto del problema della rotazione, ma può verificarsi anche a chi non fa sport?
Grazie di nuovo
Volendo fare un impianto sottoghiandolare e non praticando alcun tipo sport se non la vita quotidiana di lavoro, casa, bambini e tanto stress vanno bene le protesi anatomiche. Ho letto del problema della rotazione, ma può verificarsi anche a chi non fa sport?
Grazie di nuovo
[#9]
Buongiorno Signora,
per quanto riguarda l'intervento di mastoplastica additiva, credo che l'indicazione al tipo di intervento e alla sede dell'alloggiamento delle protesi, debba essere data solo dopo una visita dallo specialista.
Ogni donna presenta una situazione anatomica dalla quale si parte per poter decidere insieme al chirurgo quale tipo di intervento eseguire e quale volume massimo o minimo poter inserire o cimunque in quale sede alloggiare le pretesi e il loro tipo,e inoltre decidere quale tipo di incisione eseguire.
tutto ciò è dettato da alcune misure che vanno considerate in partenza e cioè l'altezza , la larghezza della mammella, il diametro dell'areola, e il torace.
In linea di massioma come consigli generali mi trovo d'accordo con i colleghi che mi hanno preceduto in quanto comunque un orientamento di massima è bene averlo prima di rivolgersi ad un chirurgo.
Ringraziandola per l'occasione per porgere i miei saluti.
prof. Massimo Vergine
per quanto riguarda l'intervento di mastoplastica additiva, credo che l'indicazione al tipo di intervento e alla sede dell'alloggiamento delle protesi, debba essere data solo dopo una visita dallo specialista.
Ogni donna presenta una situazione anatomica dalla quale si parte per poter decidere insieme al chirurgo quale tipo di intervento eseguire e quale volume massimo o minimo poter inserire o cimunque in quale sede alloggiare le pretesi e il loro tipo,e inoltre decidere quale tipo di incisione eseguire.
tutto ciò è dettato da alcune misure che vanno considerate in partenza e cioè l'altezza , la larghezza della mammella, il diametro dell'areola, e il torace.
In linea di massioma come consigli generali mi trovo d'accordo con i colleghi che mi hanno preceduto in quanto comunque un orientamento di massima è bene averlo prima di rivolgersi ad un chirurgo.
Ringraziandola per l'occasione per porgere i miei saluti.
prof. Massimo Vergine
Prof. Massimo Vergine
www.massimovergine.it
[#10]
Gent.le Sig.ra,
concordo in pieno con il collega Bernardi, riguardo la possibilità della rotazione delle protesi anatomiche in pazienti che praticano attività sportiva. Certamente risulta meno frequente in pazienti che non praticano attività sportiva, richiedendo però,da parte del chirurgo, una precisa preparazione operatoria della tasca che alloggerà la protesi.
Cordialmente
concordo in pieno con il collega Bernardi, riguardo la possibilità della rotazione delle protesi anatomiche in pazienti che praticano attività sportiva. Certamente risulta meno frequente in pazienti che non praticano attività sportiva, richiedendo però,da parte del chirurgo, una precisa preparazione operatoria della tasca che alloggerà la protesi.
Cordialmente
[#11]
Gentile Signora,
importante sarebbe conoscere alcune misure per poter definire al meglio la tecnica da utilizzare.
Spesso, se un seno è un po' "svuotato" e viene inserita una protesi piuttosto abbondante il risultato è meraviglioso MA solo per poco tempo. Dopo un po', per dirla in breve, tutto cede.
Dall'anamnesi mi pare di comprendere che potrebbe trovare indicazione, se fossero confermate alcune misure, una lieve pessi periareolare con posizionamento di protesi sottoghiandolare. Ma mancano alcuni elementi per essere più precisi.
Le auguro buona giornata.
importante sarebbe conoscere alcune misure per poter definire al meglio la tecnica da utilizzare.
Spesso, se un seno è un po' "svuotato" e viene inserita una protesi piuttosto abbondante il risultato è meraviglioso MA solo per poco tempo. Dopo un po', per dirla in breve, tutto cede.
Dall'anamnesi mi pare di comprendere che potrebbe trovare indicazione, se fossero confermate alcune misure, una lieve pessi periareolare con posizionamento di protesi sottoghiandolare. Ma mancano alcuni elementi per essere più precisi.
Le auguro buona giornata.
Dr. M. Quatela
Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica
Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale
chirurgiaestetica@tiscali.it
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 24.5k visite dal 13/04/2008.
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Approfondimento su Mastoplastica
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