Prp ed esiti atrofico cicatriziali

Gentili dottori,

sono appena stato visitato dal mio dermatologo di fiducia. Ho questo problema: nella zona dove c'era il frenulo (ho subito una frenulotomia alcuni anni fa) c'è pelle bianchiccia, atrofica e cicatrizzata. Questo problema non si limita alla zona di sutura, ma è un po' più esteso. La pelle è bianca e tende a lacerarsi alcune volte durante i rapporti non protetti. Il medico ha escluso il lichen sclerosus, la vitiligine, la candida ed altre infezioni. Ha parlato di esiti atrofico cicatriziali.

Il mio problema è quindi essenzialmente il recupero dell'elasticità di quella zona ("il letto" dell'ex frenulo). Il mio dermatologo mi ha dato della vitamina E sia per bocca che locale, farò il trattamento ma per una volta sono un po' scettico sugli esiti della terapia.

La domanda alla quale vi chiedo la gentilezza di una vostra risposta è la seguente: ho letto che la PRP basata sul prelievo e l'iniezione di piastrine viene usata per rigenerare la pelle atrofica e le cicatrici. Dal momento che sono passati diversi anni da quando la pelle è diventata bianca e atrofica, potrebbe essermi di aiuto per restituire l'elasticità perduta?

Grazie!
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Dr. Marco Loiacono Chirurgo plastico 549 8
Non vi è alcuna evidenza scientifica per applicazioni simili.
Buona giornata

Dr. Marco Loiacono
Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica
www.nuova-chirurgia-estetica.it

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Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico 2.3k 65
Gentile utente,
il principio teorico dell'azione biologica rigenerativa del PRP consente di tentare una possibile applicazione anche in quella sede, anche perchè non esistono controindicazioni. Vale però prima la pena che lei si faccia visitare dal chirurgo plastico per valutare l'entità della fibrosi cicatriziale residua dopo frenulotomia per vedere se esistono metodiche correttive chirurgiche.
saluti

Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net

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Dr. Daniele Bollero Chirurgo plastico, Medico estetico 2.5k 65
Concordo con il Dr. Bernardi...le scorciatoie con minima invasività molto spesso sono utile ma migliorare una cicatrice atrofica...
magari un piccolo intervento correttivo potrà asportare la cicatrice e portare definitivamente tessuto sano sull'area interessata.
Saluti

Dr. Daniele Bollero
Chirurgo Plastico - Ospedale C.T.O. - TORINO
www.chirurgiaplasticapiemonte.com