Tecnica emt e sindrome di marcus gunn
salve, rivolgo questa domanda al Dottor Gian Luigi Zigiotti che ho visto essersi interessato dell argomento e ad altri colleghi che potessero essermi di aiuto.
Ho la sindrome di Marcus-Gunn che come lei potrà immaginare mi ha creato moltissimi problemi, ora leggendo ho appreso di questa tecnica EMT, ebbene io ho una ptosi non evidentissima che però spesso, soprattutto se intervengono fatti esterni quali stanchezza, colpi d aria o altri fattori casuali, diventa molto più evidente e soprattutto la "sento" io, nel senso che mi pesa la palpebra e mi prude moltissimo,e quindi mi chiedevo se potrebbe essere indicata per me a 35 anni suonati un intervento del genere e soprattutto se oltre alla palpebra questo intervente mette fine al legame che c è fra muscolo elevatore e nervo cosicchè non avvenga piu il movimento della palpebra che nel mio caso è legato in particolar modo alla masticazione. Grazie.
Ho la sindrome di Marcus-Gunn che come lei potrà immaginare mi ha creato moltissimi problemi, ora leggendo ho appreso di questa tecnica EMT, ebbene io ho una ptosi non evidentissima che però spesso, soprattutto se intervengono fatti esterni quali stanchezza, colpi d aria o altri fattori casuali, diventa molto più evidente e soprattutto la "sento" io, nel senso che mi pesa la palpebra e mi prude moltissimo,e quindi mi chiedevo se potrebbe essere indicata per me a 35 anni suonati un intervento del genere e soprattutto se oltre alla palpebra questo intervente mette fine al legame che c è fra muscolo elevatore e nervo cosicchè non avvenga piu il movimento della palpebra che nel mio caso è legato in particolar modo alla masticazione. Grazie.
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Chirurgo generale, Chirurgo plastico, Chirurgo pediatrico, Chirurgo della mano
Nella sindrome di Marcus Gunn il muscolo che solleva la palpebra non è innervato (in tutto o in parte) dal nervo oculomotore, quindi la palpebra è abbassata e il paziente ha una ptosi. Tuttavia nella sindrome di Marcus Gunn tale muscolo riceve delle fibre motorie (anomale) dal ramo mandibolare del nervo trigemino, per cui quando il ramo mandibolare nervo trigemino è stimolato (innerva alcuni muscoli che contribuiscono ad aprire la bocca) la palpebra si alza.
La tecnica EMT si utilizza nelle paralisi totali del muscolo che solleva la palpebra (muscolo elevatore della palpebra superiore). E’ una tecnica alternativa alla sospensione della palpebra al muscolo frontale con materiale sintetico, o con la fascia lata o con la fascia del muscolo temporale.
Con tale tecnica chirurgica, il muscolo elevatore della palpebra superiore è completamente sezionato, all’interno della cavità orbitaria, e trasposto al muscolo frontale, facendo lui la funzione del materiale sintetico, o della fascia lata o della fascia del temporale.
Ovviamente, la sezione trasversale del muscolo elevatore interrompe ogni fibra nervosa che passa lungo il muscolo. Se il paziente ha la sindrome di Marcus Gunn, le fibre del ramo mandibolare del trigemino vengono interrotte e la sindrome di Marcus Gunn scompare completamente.
Questo intervento è indicato nel suo caso, come in ogni altro caso di sindrome di Marcus Gunn, e non ci sono problemi in relazione all’età.
In un paziente adulto l’intervento si esegue in Day Hospital. Nel bambino in anestesia generale.
Cordiali saluti,
La tecnica EMT si utilizza nelle paralisi totali del muscolo che solleva la palpebra (muscolo elevatore della palpebra superiore). E’ una tecnica alternativa alla sospensione della palpebra al muscolo frontale con materiale sintetico, o con la fascia lata o con la fascia del muscolo temporale.
Con tale tecnica chirurgica, il muscolo elevatore della palpebra superiore è completamente sezionato, all’interno della cavità orbitaria, e trasposto al muscolo frontale, facendo lui la funzione del materiale sintetico, o della fascia lata o della fascia del temporale.
Ovviamente, la sezione trasversale del muscolo elevatore interrompe ogni fibra nervosa che passa lungo il muscolo. Se il paziente ha la sindrome di Marcus Gunn, le fibre del ramo mandibolare del trigemino vengono interrotte e la sindrome di Marcus Gunn scompare completamente.
Questo intervento è indicato nel suo caso, come in ogni altro caso di sindrome di Marcus Gunn, e non ci sono problemi in relazione all’età.
In un paziente adulto l’intervento si esegue in Day Hospital. Nel bambino in anestesia generale.
Cordiali saluti,
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Chirurgo generale, Chirurgo plastico, Chirurgo pediatrico, Chirurgo della mano
Nel corso della visita sono illustrate al paziente tutte le condizioni necessarie perché si possa fare l’intervento con le migliori possibilità di successo. Inoltre, sono illustrate le possibili complicanze. Tutte queste informazioni sono riassunte in un consenso informato, personalizzato per ogni singolo paziente.
L’intervento non è semplice e per ottenere una simmetria il chirurgo deve saperlo fare ed avere esperienza.
Cordiali saluti,
L’intervento non è semplice e per ottenere una simmetria il chirurgo deve saperlo fare ed avere esperienza.
Cordiali saluti,
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Ex utente
Dottore, ma l operazione viene eseguita su chiunque sia motivato realmente o solo se c è una ptosi che limita la funzionalità? Inoltre, se dopo l intervento ci fosse qualche problema di asimmetria o altro si può reintervenire con lo stesso tipo di intervento o con chirurgia plastica oppure non si puo fare più nulla?Grazie
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 8.4k visite dal 11/12/2012.
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