Protesi anatomiche e rotazione
Gentilissimi medici, vorrei avere un'informazione sulla rotazione delle protesi anatomiche in mastoplastica additiva. Ho letto che può accadere, ma vorrei capire se l'aspetto della mammella dopo è impresentabile, se è repentino, di quanti gradi può avvenire e in quanto tempo. Può verificarsi improvvisamente di 180 gradi? Ho letto esperienze di donne che parlano sempre di una leggera rotazione che comunque non era visibilissima ad occhio nudo. Vorrei capire se improvvisamente ci si può ritrovare 'mostri' o se è un qualcosa comunque di leggero e graduale... Ovviamente nel caso in cui avvenisse.
Grazie!
Grazie!
[#1]
Gentile utente, può avvenire anche in maniera repentina e anche di 180 gradi. In genere tuttavia si tratta di rotazioni di minore entità.
cordiali saluti
cordiali saluti
Dr. Dario Graziano
Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva
ed Estetica
www.dariograziano.it
contatti@dariograziano.it
[#2]
Dipende molto dalla causa che ha portato alla rotazione. Normalmente non sono mai dislocazioni esagerate, ma può succedere che nel breve o lungo termine la protesi di rigiri completamente. Cmq basta prevenire.
Buona serata
Buona serata
Dr. Marco Loiacono
Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica
www.nuova-chirurgia-estetica.it
[#4]
Spiegare i motivi, le cause e le soluzioni al problema della rotazione/dislocazione delle protesi sarebbe un'impresa tanto ardua quanto inutile poichè ogni caso è a se. Il posizionamento delle protesi è preceduto dalla preparazione delle tasche chirurgiche (lo spazio che ospita la protesi mammaria). Se queste sono create a dovere e la paziente segue scrupolosamente il decorso post operatorio evitando sforzi anche minimi con le braccia (che coinvolgono a vari gradi anche il muscolo pettorale), il rischio di rotazine è scongiurato.
Il motivo per cui ho scritto che ogni caso è a se è da riscontrarsi nel fatto che esistono differenti metodiche per posizionare le protesi ad esempio potrà sicuramente leggere della tecnica sottomuscolare che limita in maniera sensibile il rischio di dislocazione proprio perchè è il muscolo stesso che contribuisce al mantenimento della protesi in sede; ma se malauguratamente la paziente che si è sottoposta a tale procedura esegue un brusco movimento con le braccia come ad esempio sollevare un peso (ad es.un bimbo) ecco che il muscolo viene chiamato in causa nello sforzo e la relativa contrazione potrebbe contribuire alla dislocazione .... etc etc.
Di ipotesi è possibile farne a decine ma non porta a nulla, l'importante invece è affidarsi ad un chirurgo esperto che esegua il lavoro a regola d'arte.
Cordialmente,
Il motivo per cui ho scritto che ogni caso è a se è da riscontrarsi nel fatto che esistono differenti metodiche per posizionare le protesi ad esempio potrà sicuramente leggere della tecnica sottomuscolare che limita in maniera sensibile il rischio di dislocazione proprio perchè è il muscolo stesso che contribuisce al mantenimento della protesi in sede; ma se malauguratamente la paziente che si è sottoposta a tale procedura esegue un brusco movimento con le braccia come ad esempio sollevare un peso (ad es.un bimbo) ecco che il muscolo viene chiamato in causa nello sforzo e la relativa contrazione potrebbe contribuire alla dislocazione .... etc etc.
Di ipotesi è possibile farne a decine ma non porta a nulla, l'importante invece è affidarsi ad un chirurgo esperto che esegua il lavoro a regola d'arte.
Cordialmente,
Dr. Clemente Zorzetto
www.clementezorzetto.it
info@clementezorzetto.it
[#5]
Utente
Dottor Zorzetto, la ringrazio per la risposta, solo non ho ben compreso una cosa: lei parla di posizionamento sottomuscolare e sforzi. A me è stata proposta la tecnica dual plane con protesi anatomiche proiettate, quindi parzialmente sottomuscolare. Inoltre, faccio pesi in palestra. Non a livelli agonistici, ma di sicuro sollevo abbastanza. Sono a grosso rischio rotazione per questo motivo?
[#6]
Gentile utente,
l'attività sportiva agonistica o semi-agonistica può essere una causa di rotazione, E' evidente dunque che vanno considerati molti parametri per poter evitare questo evento. Andrebbe valutata la possibilità di impianto sottoghiandolare , l'eventuale uso di protesi di silicone rivestita al poliuretano che tende a rimanere più stabile, la scelta di protesi rotonde o "più rotonde possibili" che riducono l'impatto visivo di un'eventuale rotazione ed, infine, un volume protesico non grande.
l'attività sportiva agonistica o semi-agonistica può essere una causa di rotazione, E' evidente dunque che vanno considerati molti parametri per poter evitare questo evento. Andrebbe valutata la possibilità di impianto sottoghiandolare , l'eventuale uso di protesi di silicone rivestita al poliuretano che tende a rimanere più stabile, la scelta di protesi rotonde o "più rotonde possibili" che riducono l'impatto visivo di un'eventuale rotazione ed, infine, un volume protesico non grande.
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
[#9]
"Sostituire" le protesi dopo aver effettuato già una mastoplastica additiva è da considerare un altro intervento a tutti gli effetti,con relativi rischi e costi annessi,Esso quindi va effetttuato solo in casi di effettiva necessità.
[#11]
Dobbiamo ricordarci sempre che il volume delle protesi contribuisce insieme al volume mammario preoperatorio a quello che sarà il volume finale del seno e quindi non esiste un volume standard. Inoltre esistono diverse forme di protesi di spessori diversificati che servono appunto a creare un effetto più naturale possibile .
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 16.6k visite dal 06/12/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Mastoplastica
Gli interventi di chirurgia estetica per le protesi al seno e di riduzione del seno: cosa sono la mastoplastica additiva e la mastoplastica riduttiva?