Encondroma falange distale 3° dito del piede, deformità.
Salve vorrei avere un consulto a causa di un'encodroma operato 2 anni fa alla falange distale del 3° dito del piede sx. L'operazione ha comportato il distacco del tendine estensore del dito, poi riattaccato, che quindi a operazione ultimata mi ha lasciato un dito che sporge sopra gli altri in quanto ha un'anatomia alterata( l'osso si è leggermente ingrandito) e una mobilità nulla (l'articolazione tra falange distale e media è praticamente priva di mobilità a causa del tendine). Premettendo che della mobilità mi interessa poco, il mio è un problema sia funzionale in quanto senza l'uso di un plantare cammino male sul piede e sia estetico poichè ho questo dito che sporge in alto sulle altre. L'ortopedico che mi ha operato mi ha detto che al limite era possibile distaccare il tendine estensore e il dito piano piano sarebbe tornato giù insieme alle altre ma senza parlarmi degli effetti collaterali che possono occorrere. Vorrei chiedere se in chirurgia plastica esistono operazione che possono correggere questa anormalità e se questa operazione proposta possa presentare dei rischi. Grazie
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Gentile utente,
da quanto descrive pare che il dito rimanga più in alto perché eccessivamente esteso dal tendine. Virtualmente il problema potrebbe essere risolto con uno sbrigliamento o con delle plastiche di allungamento del tendine, ma bisognerebbe analizzare direttamente la situazione per valutare la fattibilità di questi interventi. Effettivamente anche la disinserzione del tendine proposta dal collega ortopedico dovrebbe migliorare la situazione. Uso il condizionale perché dopo due anni è molto probabile che le aderenze tendinee e l'anchilosi dell'articolazione rendano poco efficaci gli interventi correttivi.
da quanto descrive pare che il dito rimanga più in alto perché eccessivamente esteso dal tendine. Virtualmente il problema potrebbe essere risolto con uno sbrigliamento o con delle plastiche di allungamento del tendine, ma bisognerebbe analizzare direttamente la situazione per valutare la fattibilità di questi interventi. Effettivamente anche la disinserzione del tendine proposta dal collega ortopedico dovrebbe migliorare la situazione. Uso il condizionale perché dopo due anni è molto probabile che le aderenze tendinee e l'anchilosi dell'articolazione rendano poco efficaci gli interventi correttivi.
Dr. Salvatore Carlucci
Chirurgo Plastico - Torino
salvatore.carlucci@medicitalia.it
www.chirurgoesteticotorino.com
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Non e' facile dare pareri senza una valutazione diretta della sua situazione clinica ma io credo che il problema sia piu' complesso e di non facile soluzione con un semplice lavoro sui tendini in quanto potrebbe essere la componente ossea a creare l,asimmetria.
Consiglierei rx 2 proiezioni del dito e visita ortopedica presso un centro di chirurgia del piede. Nel caso il chirurgo plastico potrebbe entrare in gioco in seconda battuta.
Saluti
Consiglierei rx 2 proiezioni del dito e visita ortopedica presso un centro di chirurgia del piede. Nel caso il chirurgo plastico potrebbe entrare in gioco in seconda battuta.
Saluti
Dr. Daniele Bollero
Chirurgo Plastico - Ospedale C.T.O. - TORINO
www.chirurgiaplasticapiemonte.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.6k visite dal 24/10/2012.
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