possibile ricostruzione vaginale
buongiorno,spero che la sezione di appartenenza sia corretta. A seguito di estese lacerazioni spontanee dovute al parto(nessuna episio) mi sono stati dati numerosissimi punti (a parere dell'ostetrica lacerazione di 2 grado ma il ginecologo che mi ha cucito temeva fosse di 3 percui mi ha cucita per 1 ora). La ferita sembrava non guarire mai e ho sofferto di forti dolori per diverse settimane; quando poi ho tentato di riprendere i rapporti ho scoperto di provare molto dolore, non dovuto alla secchezza che mi aspettavo ma a un problema all'imboccatura della vagina. Il mio ginecologo mi ha confermato che nella zona della "forchetta" (se ricordo bene) si è creato del tessuto cicatriziale dolente, dovuto ai troppi punti dati troppo stretti. A suo parere non c'è molto da fare, se non tentatre con dei massaggi per ammorbidire la parte e renderla un po' meno rigida e un po' meno dolorante, ma senza grosse asettative. Alla mia domanda se non fosse possibile intervenire con chirurgia plastica ricostruttiva mi ha dato un NO piuttosto fermo, correlato però da motivazioni a mio parere un po' scarne, ovvero forte impatto piscologico e mancanza di garanzia del risultato....Ora io mi chiedo, ma a 33 anni devo rassegnarmi a non poter avere + rapporti?Chiedo a voi un consiglio, consapevole del limite dato dalla mancanza di una visita.
Aggiungo, se può essere utile, che ho partorito da 8 mesi, che non ho grossi problemi di pavimento pelvico (incontinenza) e che la zona è dolorante anche se sono io ad esercitare una certa prssione (lavandomi per es) e quindi non solo durante i rapporti.
Grazie infinite
Aggiungo, se può essere utile, che ho partorito da 8 mesi, che non ho grossi problemi di pavimento pelvico (incontinenza) e che la zona è dolorante anche se sono io ad esercitare una certa prssione (lavandomi per es) e quindi non solo durante i rapporti.
Grazie infinite
[#1]
Gentile utente,
in questi casi la collaborazione tra ginecologo e chirurgo plastico è fondamentale. Sicuramente attualmente la sua situazione cicatriziale è ancora in fase attiva e potrebbe migliorare progressivamente ma nell'eventualità permanesse un cercine fibroso un intervento di lipofilling (riempimento con tessuto adiposo autologo cioeè della pz stessa) potrebbe migliorare la situazione. Il lipofilling agirebbe sia come riempimento volumetrico "morbido" che grazie alle cellule staminali presenti al suo interno che dovrebbero migliorare la situazione di tensione e dolore.
Tenga conto che tutto questo è teorico, senza una valutazione diretta della sua situazione clinica, quindi una visita diretta da un chirurgo plastico potrebbe essere utile.
In questa fase attiva inoltre potrebbero essere utili applicazioni di silicone in gel per accelerare la remissione della cicatrice ed attenuare i sintomi
saluti
in questi casi la collaborazione tra ginecologo e chirurgo plastico è fondamentale. Sicuramente attualmente la sua situazione cicatriziale è ancora in fase attiva e potrebbe migliorare progressivamente ma nell'eventualità permanesse un cercine fibroso un intervento di lipofilling (riempimento con tessuto adiposo autologo cioeè della pz stessa) potrebbe migliorare la situazione. Il lipofilling agirebbe sia come riempimento volumetrico "morbido" che grazie alle cellule staminali presenti al suo interno che dovrebbero migliorare la situazione di tensione e dolore.
Tenga conto che tutto questo è teorico, senza una valutazione diretta della sua situazione clinica, quindi una visita diretta da un chirurgo plastico potrebbe essere utile.
In questa fase attiva inoltre potrebbero essere utili applicazioni di silicone in gel per accelerare la remissione della cicatrice ed attenuare i sintomi
saluti
Dr. Daniele Bollero
Chirurgo Plastico - Ospedale C.T.O. - TORINO
www.chirurgiaplasticapiemonte.com
[#2]
Utente
Innanzitutto grazie della disponibilità Dott.Bollero, ne approfitto per farLe un altro paio di domande....ma casi simili al mio sono piuttosto frequenti o sono stata sfortunata a incontrare una persona che non sapeva come suturarmi correttamente?Non risolve il mio problema ma mi aiuta a capire....anche perchè, non so se ho visto male, ma mi è sembrato di capire che interrventi di questo tipo sono piuttosto costosi (anche 5000 euro).Non importa che siano funzionali e non estetici come finalità? E' possibile essere operati in regime "di mutua"?
Con applicazioni di silicone in gel intende che potrei già fare io qualcosa (non nascondo che un possibile intervento un po' mi spaventa, visti i pregressi)? Se potesse darmi qualche nome di pomata Le sarei veramente grata, per iniziare a risalire un po' questa brutta china.....
Con applicazioni di silicone in gel intende che potrei già fare io qualcosa (non nascondo che un possibile intervento un po' mi spaventa, visti i pregressi)? Se potesse darmi qualche nome di pomata Le sarei veramente grata, per iniziare a risalire un po' questa brutta china.....
[#3]
Purtroppo dare giudizi precisi non è possibile senza una valutazione diretta del problema ma comunque è una complicanza post-partum che si può incontrare.
Riguardo al SSN, le leggi sono regionali e va valutato il suo caso. Nel caso si potesse eseguire intervento correttivo non credo vi siano problemi alla sua mutuabilità.
Riguardo ai nomi di creme etc, non possiamo e non vogliamo fare prescrizioni telematiche anche perchè la valutazione diretta, soprattutto in chirurgia plastica, è fondamentale per un corretto approccio al problema
Le auguro di risolvere presto i suoi problemi
saluti
Riguardo al SSN, le leggi sono regionali e va valutato il suo caso. Nel caso si potesse eseguire intervento correttivo non credo vi siano problemi alla sua mutuabilità.
Riguardo ai nomi di creme etc, non possiamo e non vogliamo fare prescrizioni telematiche anche perchè la valutazione diretta, soprattutto in chirurgia plastica, è fondamentale per un corretto approccio al problema
Le auguro di risolvere presto i suoi problemi
saluti
[#4]
buon giorno,
non capisco perchè il suo ginecologo sia riluttante ad un consulto di chirurgia plastica, credo invece che debba esserci una sinergia tra le due discipline.
Francamente, non è una situazione comune ma neanche molto rara, ma del resto l'esito di una cicatrice, sia cutanea che mucosa è sempre imprevedibile.
Personalmente non sono un sostenitore nè delle creme nè del lipofilling nella zona genitale.
Sono piuttosto orientato ad una revisione chirurgica con delle plastiche locali per l'allungamento o deviazione delle cicatrici (esattamente come faccio per delle situazioni simili, dovute a traumatismi come l'infundibolazione in Africa).
Ora, sono d'accordo con il collega che senza una visita è impossibile valutare il suo caso, ma dovrebbe avere accesso a questo trattamento nel sistema PUBBLICO, sia perchè è un esito del parto e sia perchè non lo fa per estetica ma per motivi funzionali
disponibile per ogni chiarimento
buona giornata
non capisco perchè il suo ginecologo sia riluttante ad un consulto di chirurgia plastica, credo invece che debba esserci una sinergia tra le due discipline.
Francamente, non è una situazione comune ma neanche molto rara, ma del resto l'esito di una cicatrice, sia cutanea che mucosa è sempre imprevedibile.
Personalmente non sono un sostenitore nè delle creme nè del lipofilling nella zona genitale.
Sono piuttosto orientato ad una revisione chirurgica con delle plastiche locali per l'allungamento o deviazione delle cicatrici (esattamente come faccio per delle situazioni simili, dovute a traumatismi come l'infundibolazione in Africa).
Ora, sono d'accordo con il collega che senza una visita è impossibile valutare il suo caso, ma dovrebbe avere accesso a questo trattamento nel sistema PUBBLICO, sia perchè è un esito del parto e sia perchè non lo fa per estetica ma per motivi funzionali
disponibile per ogni chiarimento
buona giornata
Dr. Marco Loiacono
Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica
www.nuova-chirurgia-estetica.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.5k visite dal 03/02/2012.
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