Il mio medico mi ha sempre detto che prima o poi si sarebbero tolte

Salve, sono un ragazzo di 20 anni e ormai da 6 le mie mammelle sono molto pronunciate. Il mio medico mi ha sempre detto che prima o poi si sarebbero tolte da sole ma ormai è passato troppo tempo e non credo che ciò accadrà. Vorrei sottopormi ad un intervento chirurgico per eliminare questo difetto fisico.
Ora chiedo a lei quali sono le tappe, qual' è l'iter per fare l'operazione. Magari se la conosce, indicarmi una strada per spendere meno soldi possibili ( perchè ho visto che l'intervento è abbastanza costoso e non so se posso permetterlo)!
Vorrei inoltre sapere quanto la cicatrice o comunque i risultati dell' operazione modificare negativamente il mio corpo (larghezza cicatrice, visibilità di essa, infezioni ecc...)
La ringrazio per la sua disponibilità e la ringrazio in anticipo per la sua risposta.
[#1]
Dr. Stefano Pau Chirurgo plastico, Medico estetico, Chirurgo della mano 280 12
Buongiorno,
bisognerebbe inquadrare meglio il suo problema.
Innanzitutto bisognerebbe valutare se si tratta di una ginecomastia "vera" con eccesso di tessuto adipo-ghiandolare o "falsa" con eccesso esclusivamente di tessuto adiposo o delle due condizioni associate.
Questo può essere agevolmente compreso con una semplice ecografia mammaria.
Bisognerebbe poi valutare se ci sono disequilibri nel suo assetto ormonale e di che entità di ginecomastia si sta parlando.
Solo successivamente si possono esaminare le varie opzioni correttive attuabili, a carico del sistema sanitario nazionale o meno.
Le consiglio di sottoporsi a visita specialistica per valutare attentamente il suo caso e le possibili soluzioni.

Dr. Stefano Pau
Chirurgo Plastico
www.chirurgiaplastica-info.com

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Dr. Dario Graziano Chirurgo plastico, Medico estetico 2.9k 104
gentile utente, le "regole" che dicono se un intervento è fattibile con il SSN o meno sono differenti da regione e regione (anche se non di molto). In genere la ginecomastia vera è mutuabile.
cordiali saluti

Dr. Dario Graziano
Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva
ed Estetica
www.dariograziano.it
contatti@dariograziano.it

[#3]
Dr. Luca Leva Chirurgo plastico, Medico estetico 594 19
Salve,
aggiungo a quanto spiegato dal Dott. Pau che una volta effettuati gli opportuni esami e visite specialistiche del caso (visita specialistica endocrinologica e di chirurgia plastica), si puo' pianificare quale sara' l'intervento e le cicatrici che ne deriveranno.

Se si ha una ginecomastia falsa si puo' pensare ad una semplice liposuzione del tessuto adiposo-grasso in eccesso senza lasciare cicatrici evidenti.

Se viene diagnostica una ginecomastia vera potranno rimanere delle cicatrici che, a seconda del caso specifico, potranno essere piu' o meno evidenti.

Le consiglio prima di tutto di rivolgersi ad un reparto di chirurgia plastica dove medici specialisti dopo averla visitata le potranno dire se tale intervento puo' o meno essere coperto dal sistema sanitario nazionale.

Saluti,

Dr. Luca Leva
Chirurgo Plastico Pescara, Ancona, S.B.del Tronto, Milano
www.chirurgiaplasticadrleva.it

[#4]
Dr. Massimo Vergine Senologo, Chirurgo generale 811 18
Buonasera caro utente,
senz'altro la prima cosa da fare è un ecografia mammaria.
Quindi può prenotare una visita in una sezione di chirurgia plastica dell'ospedale della sua città.
Il chirurgo valuterà il tipo di ginecomastia e darle opportuni consigli se si potrà fare in ospedale a carico del ssn.
Non è comunque nello spirito della nostra rubrica dare informazioni su prezzi o su eventuali struture economiche o meno.

Cordiali saluti

prof. Massimo Vergine

www.massimovergine.it

Prof. Massimo Vergine
www.massimovergine.it

[#5]
Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico 2.3k 65
Gentile utente,
aggiungo che la correzione chirurgica della ginecomastia prevede l’asportazione della ghiandola attraverso un’incisione del bordo inferiore dell’areola. A questa manovra si associa, praticamente sempre, il rimodellamento della regione mammaria mediante liposuzione, che consente di ottenere un risultato migliore, più armonico. La sola asportazione della ghiandola, infatti, può essere causa di inestetici affossamenti ed irregolarità della superficie cutanea. In casi di grande eccesso cutaneo può essere indicata la resezione della cute che è preferibile eseguire in un secondo tempo, evitando così i rischi connessi con la cicatrizzazione dell’areola ( necrosi, allargamento della cicatrice, ecc.).
saluti

Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net

[#6]
Dr. Domenico De Fazio Chirurgo plastico 7
Gentile utente,
l’aumento del volume mammario maschile può essere secondario (tumori testicolari, corticsurrenali, in corso di cirrosi epatica, per assunzione di estrogeni nella terapia dei carcinomi prostatici) oppure idiopatico: questa forma è la più frequente, si manifesta in età puberale e può regredire spontaneamente, come aveva detto il suo medico. Ma nella maggior parte dei casi richiede un trattamento chirurgico a scopo profilattico in quanto la ginecomastia ha carattere di precancerosi. Generalmente l’iter corretto da seguire inizia con un accurata visita ed una ecografia per valutare se l’aumento della mammella è solo dovuto ad un aumento del grasso o della ghiandola vera e propria. Una volta stabilita la natura di questa malformazione è possibile intervenire chirurgicamente (effettuabile in regime di Sistema Sanitario Nazionale, negli Ospedali Pubblici per intenderci): nei casi più lievi è possibile ricorrere ad una lipoaspirazione, nei casi in cui si debba intervenire a livello ghiandolare s’interviene mediante escissione chirurgica con una cicatrice che può essere peri-areolare, ascellare o entrambe. Il rischio maggiore di questo intervento è quello di rimuovere troppo tessuto ottenendo così un antiestetico effetto “scodella” e rischiando inoltre di portare alla necrosi parziale o totale il capezzolo. Le ricordo che come ogni atto chirurgico oltre a queste specifiche complicanze esiste anche un rischio di complicanze come ematomi, sieromi, infezioni e difetti di cicatrizzazione (ipertrofia cicatriziale, cheloide, retrazione cicatriziale, diastasi della ferita) che si possono avere in ogni altro tipo d’intervento chirurgico.

Saluti

Dr. Domenico De Fazio
www.domenicodefazio.it
info@domenicodefazio.it

[#7]
Utente
Utente
Ringrazio tutti i dottori che hanno risposto alla mia domanda.

Vorrei chiedervi, se c'è ancora qualche possibilità di regressione della ghiandola mammaria (considerando che da ormai 7 anni soffro di questo problema).
C'è qualche metodo o modo per nascondere/mascherare il problema senza ricorrere all'operazione?

cordialmente
[#8]
Dr. Dario Graziano Chirurgo plastico, Medico estetico 2.9k 104
E' possibile ma molto improbabile la regressione dopo 7 anni
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Dr. Domenico De Fazio Chirurgo plastico 7
Gentile Utente,
la maggior parte dei giovani durante l'adolescenza (tra i 12 ed i 17 anni) attraversa una fase di rapido sviluppo del tessuto mammario (ginecomastia puberale).Questa fase dura circa un anno e mezzo per circa un terzo dei ragazzi ed entro tre anni per circa il 90% il problema è completamente risolto.Tuttavia nel 5-7% dei casi questa patologia può persistere oltre i 17 anni, riducendosi le possibilità di regressione spontanea.Nel suo caso dopo sette anni la possibilità di regressione spontanea è improbabile, rendendosi necessario,previa accurata visita specialistica,un intervento chirurgico.

Cordiali Saluti
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