Lipofilling per seno tuberoso
Gentile utente,
premetto che sarebbe necessaria una visita per poter valutare il suo caso specifico.
In generale, il riempimento mediante lipofilling e cellule staminali e' una eccellente alternativa a chi non desidera delle protesi.
Si puo' effettuare anche un aumento di volume mediante fillers, ma e' un trattamento che va ripetuto una volta l'anno circa.
Per quanto riguarda il capezzolo, potrebbe migliorare di aspetto dopo il riempimento in quanto disteso dalla sostanza iniettata e portato verso l'alto, altrimenti bisognerebbe ricorrere alla chirurgica.
L'espansione ghiandolare e' necessaria principalmente nei seni iposviluppati, come appunto un seno tuberoso o comunque nelle donne che desiderano aumentare di molte taglie il seno ove normalmente non sarebbe possibile.
Saluti,
Per approfondire guarda il video: Cos'è il lipofilling? Domande e risposte
Dr. Luca Leva
Chirurgo Plastico Pescara, Ancona, S.B.del Tronto, Milano
www.chirurgiaplasticadrleva.it
il seno tuberoso è un'anomalia molto complessa della mammella, caratterizzata da tre aspetti:
- base di impianto piccola
- solco sottomammario alto
- areola di grandi dimensioni.
Se sono presenti questi caratteri sicuramente si è di fronte ad una mammella tuberosa, e il trattamento non è così semplice; certo il lipofilling può migliorare la situazione, ma non può ridare un aspetto completamente normale alla mammella.
L'espansione ghiandolare è una tecnica chirurgica che consente di distribuire meglio la ghiandola andando a creare un riempimento anche nella parte inferiore della mammella, che è quella tipicamente svuotata in questa anomalia.
Infine il problema dell'areola di grandi dimensioni (lei parla di capezzolo ma penso si riferisca al disco di pelle pigmentata che c'è attorno al capezzolo, che si chiama per l'appunto areola) si può risolvere solo chirurgicamente.
Dr. Salvatore Carlucci
Chirurgo Plastico - Torino
salvatore.carlucci@medicitalia.it
www.chirurgoesteticotorino.com
è possibile correggere un seno tuberoso mediante la tecnica di lipofilling (o lipostruttura), prelevando tessuto adiposo da zone del corpo dove esso è più facilmente reperibile (glutei, addome, ecc.) ed iniettandolo nella mammella da trattare, ottenendo ottimi risultati senza cicatrici, senza l’utilizzo d’impianti protesici e consentendo alla paziente un reinserimento sociale pressoché immediato. Tuttavia tale tecnica non può essere applicata a tutti casi di mammella tuberosa (esistono 4 classi in base alla severità con la quale si presentano le alterazioni caratteristiche di tale patologia).Generalmente i casi meno gravi possono essere trattati con la tecnica del lipofilling; negli altri casi è necessario ricorrere ad interveti più invasivi e complessi anche per la necessaria correzione del complesso areola capezzolo.
L’utilizzo della lipostruttura è una buona tecnica che non va ad aumentare le dimensioni del capezzolo (quindi non deve avere nessuna paura che questo avvenga) perché il tessuto adiposo viene iniettato nella zona carente di ghiandola e non a livello del complesso areola capezzolo, ed in tale sede rimane localizzato. Mai come in questo tipo di patologia ogni paziente è una paziente a sè: è difficile quindi generalizzare perché ogni caso è differente dall’altro e necessita di una valutazione ed una visita estremamente accurata per poter trovare la miglior tecnica possibile.
Un caro saluto,
Dr. Domenico De Fazio
www.domenicodefazio.it
info@domenicodefazio.it
dopo le prime esperienze molto prudenti di lipofilling delle mammelle, è stato universalmente riconosciuto che questa metodica può essere effettuata con successo non solo per piccoli rimodellamenti delle mammelle, ma anche per aumenti mammaria nelle pazienti che non desiderano impianti protesici. Per espansione ghandolare si intende una tecnica che prevede il dover indossare un corpetto che, creando vuoto, produce una certa espansione ghiandolare. E' una metodica abbastanza complessa e "scomoda" per la paziente che non trova un'applicaziione in grande scala. Se il capezzolo ( o l'areola?) sono sproporzionati si correggono chirurgicamente.
Saluti
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
Difficile fare una diagnosi così complessa senza vederla.
io non sono affatto un sostenitore del lipofilling sia perchè deve avere prima di tutto una soddisfacente area donatrice (se è troppo magra non può farlo), sia perchè il riassorbimento è sempre imprevedibile, ed infine perchè ancora il risultato estetico è di solito modesto.
In presenza di mammella tuberosa, a mio avviso, la chirurgia protesica è la soluzione migliore, anche perchè da la possibilità di modificare contemporaneamente anche l'areola
buona giornata
Dr. Marco Loiacono
Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica
www.nuova-chirurgia-estetica.it
Parla di Svariate diagnosi di Mammella Tuberosa e di un solo chirurgo che non conferma questa diagnosi e poi parla di Ghiandola deformata e di Capezzolo (ritengo che lei confonde con l'areola) enorme e verso il basso. questa sembra una descrizione di mammella tuberosa. Inoltre parla di Lipofilling in un soggetto con precedenti di anoressia. Se non vi è adipe da prelevare, possibilmente in sedute multiple, non si riesce ad effettuare un buon lipofilling e ad ottenere un adeguato risultato. Ritengo <
che Lei debba effettuare almeno un altro consulto di conferma della diagnosi, e cioè se è o no un seno tuberoso e solo allora scegliere la migliore metodica di intervento
Cordiali saluti
Dr. Rodolfo Eccellente, Specialista in Chirurgia Plastica - Napoli www.rodolfoeccellente.it
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