La penetrazione o nei preliminari, la paura del dolore
Spettabili medici, ho 41 anni e sono di Bari.
Il mio problema risale all’età di 25 anni, quando, non avendo ancora avuto rapporti completi, ero assillato dalla preoccupazione che, al primo, la partener se ne fosse accorta . Inoltre, l’esperienza di amici, mi aveva convinto che la recisione del frenulo, al primo rapporto, fosse una condizione necessaria.
Cominciò l’ossessione di dover provvedere da solo a strapparlo con una manovra manuale. Una notte, svegliatomi con questo pensiero assillante e in condizione di erezione, esercitai una energica trazione sul frenulo, facendo pressione con il pollice, fino a sentire un dolore intenso.
Quel folle gesto mi ha procurato un notevole mutamento delle percezioni sensoriali nella zona interessata dal trauma. Queste sensazioni mi hanno accompagnato fino ad oggi, procurandomi non pochi problemi di insicurezza nei rapporti.
Circa dieci anni fa (a 31 anni) affrontai il problema rivolgendomi ad un andrologo che mi propose una risistemazione del frenulo. Temendo un peggioramento, mi sottrassi; ero ben consapevole infatti che il mio non era un problema di frenulo corto. Ciò che invece ho potuto constatare in seguito a quel folle gesto, sono due conseguenze importanti:
1) la forte trazione esercitata, ha fatto perdere consistenza al tessuto del bordo del meato urinario (che risulta perennemente arrossato e dolente), e ha assottigliato il tessuto immediatamente sottostante (prima ricoperto dal frenulo)
2) la forza di trazione del prepuzio, non risulta più ben distribuita, ma concentrata in una zona più limitata e in basso rispetto a prima; ciò dà un fastidio anche a livello psicologico, perché ho la sensazione come di una vulnerabilità nella tenuta dell’attacco del prepuzio al glande.
Il rapporto di per se non è fastidioso se la lubrificazione è abbondante; durante la penetrazione o nei preliminari, la paura del dolore per un contatto nel punto sbagliato, mi fa talvolta perdere l’erezione; non mi sento libero nei movimenti; anche una consistente erezione talvolta è dolorosa.
Venendo alla mia richiesta, vorrei gentilmente un parere circa l’opportunità di un intervento di chirurgia plastica per risolvere definitivamente questo problema che da anni penalizza pesantemente la mia sessualità. In caso affermativo quale sarebbe il centro più idoneo, in relazione anche alla mia posizione geografica?
Sentitamente ringrazio.
Il mio problema risale all’età di 25 anni, quando, non avendo ancora avuto rapporti completi, ero assillato dalla preoccupazione che, al primo, la partener se ne fosse accorta . Inoltre, l’esperienza di amici, mi aveva convinto che la recisione del frenulo, al primo rapporto, fosse una condizione necessaria.
Cominciò l’ossessione di dover provvedere da solo a strapparlo con una manovra manuale. Una notte, svegliatomi con questo pensiero assillante e in condizione di erezione, esercitai una energica trazione sul frenulo, facendo pressione con il pollice, fino a sentire un dolore intenso.
Quel folle gesto mi ha procurato un notevole mutamento delle percezioni sensoriali nella zona interessata dal trauma. Queste sensazioni mi hanno accompagnato fino ad oggi, procurandomi non pochi problemi di insicurezza nei rapporti.
Circa dieci anni fa (a 31 anni) affrontai il problema rivolgendomi ad un andrologo che mi propose una risistemazione del frenulo. Temendo un peggioramento, mi sottrassi; ero ben consapevole infatti che il mio non era un problema di frenulo corto. Ciò che invece ho potuto constatare in seguito a quel folle gesto, sono due conseguenze importanti:
1) la forte trazione esercitata, ha fatto perdere consistenza al tessuto del bordo del meato urinario (che risulta perennemente arrossato e dolente), e ha assottigliato il tessuto immediatamente sottostante (prima ricoperto dal frenulo)
2) la forza di trazione del prepuzio, non risulta più ben distribuita, ma concentrata in una zona più limitata e in basso rispetto a prima; ciò dà un fastidio anche a livello psicologico, perché ho la sensazione come di una vulnerabilità nella tenuta dell’attacco del prepuzio al glande.
Il rapporto di per se non è fastidioso se la lubrificazione è abbondante; durante la penetrazione o nei preliminari, la paura del dolore per un contatto nel punto sbagliato, mi fa talvolta perdere l’erezione; non mi sento libero nei movimenti; anche una consistente erezione talvolta è dolorosa.
Venendo alla mia richiesta, vorrei gentilmente un parere circa l’opportunità di un intervento di chirurgia plastica per risolvere definitivamente questo problema che da anni penalizza pesantemente la mia sessualità. In caso affermativo quale sarebbe il centro più idoneo, in relazione anche alla mia posizione geografica?
Sentitamente ringrazio.
[#1]
Egregio signore,
è vero che la maggior parte di rotture spontanee del frenulo si risolvono anch'esse spontaneamente e non ci sono problemi.Possono tuttavia crearsi rotture non regolari o lacerazioni traumatiche la cui cicatrizzazione spontanea porta a retrazioni maggiori o minori. Ne parli con il suo medico di base per l'eventualita di una plastica correttiva.
Saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
è vero che la maggior parte di rotture spontanee del frenulo si risolvono anch'esse spontaneamente e non ci sono problemi.Possono tuttavia crearsi rotture non regolari o lacerazioni traumatiche la cui cicatrizzazione spontanea porta a retrazioni maggiori o minori. Ne parli con il suo medico di base per l'eventualita di una plastica correttiva.
Saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
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