Capezzoli asimmetrici e sporgenti

Gentili dottori,
sono un ragazzo di 18 anni e mezzo e ho un problema che mi è causa di imbarazzo.
Noto che i miei capezzoli sono leggermente sporgenti (solo la parte dell'areola), dando un aspetto "cadente" al pettorale, nonostante questo sia perfettamente normale. Quando sento freddo (i cosiddetti brividi o pelle d'oca), si inturgidiscono (come è normale che sia), si ritirano ed assumono una forma esteticamente perfetta. Il problema è che quando ci si mostra a torso nudo (mare, piscina, effusioni amorose,...) il freddo solitamente non c'è.

Altro fatto (curioso) che noto, è che i capezzoli sono asimmetrici, ovvero la punta di quello destro appare più "dura" e sporgente, e soprattutto presenta in sommità dei puntini bianchi, come piccoli foruncoli (sembra uscire pus filiforme se premo, e si "ricaricano" sempre il giorno successivo) , che tuttavia non mi causano alcun dolore. Il capezzolo sinistro ha la punta più piatta e non presenta i suddetti puntini.

Sono a conoscenza del fatto che durante l'adolescenza si hanno picchi ormonali ed è possibile andare incontro a una ginecomastia transitoria, tuttavia sono parecchi anni che presento questo "problema" e non ho mai apprezzato cambiamenti. Se può servire, ho sempre mantenuto un peso costante e da qualche anno ho la barba (quasi completa, non foltissima). Sono alto 175 cm e peso 65kg.
Mi chiedevo se è possibile che nella mia dieta ci siano troppi estrogeni, e se ciò può essere collegato al fatto che, da bambino, avevo il vizio di "toccarmi" spesso i capezzoli (me li rigiravo tra pollice e indice), soprattutto quello destro.

Volevo infine capire se è una situazione risolvibile col tempo, con farmaci/alimentazione mirati per ridurre estrogeni e/o aumentare testosterone, o se non c'è altra via che la chirugia.

Consapevole dei limiti della sede telematica, ringrazio anticipatamente.

Cordiali saluti
[#1]
Dr. Tommaso Savoia Chirurgo plastico, Medico estetico 166 2
Gentile Utente di Biella,
il suo si tratta molto probabilmente di una caso di ginecomastia a maggior componente ghiandolare retraoareolare.
è necessario eseguire una ecografia mammaria ed uma mammografia.
farsi valutare da un senologo o da un chirurgo plastico
ed eventualmente eseguire alcuni test ormonali per valutare se la situazione è stabile o vi sono disturbi legati anche all'ipofisi(ndr- prolattinemia)
se il disturbo non è legato ad un eccesso ormonale ben individuabile che può essere contrastato( prolattina e farmaci antidopaminergici) la soluzione è quasi sicuramente di tipo chirurgico.

cordiali saluti

Dr Tommaso Savoia
Chirurgo Plastico