Mastoplastica addittiva e addominoplastica

Buona sera a tutti i membri di questo sito.

Ho 34 anni,a 30 ho avuto la mia prima gravidanza e con grande gioia ho allattato il mio bambino per un anno e mezzo.
Da quando avevo 16 anni svolgo la professione di modella, ma lavoro anche nell'uficio amministrativo nellìazienda di famiglia.
Essendo amante dell'estetica ho sempre curato il mio corpo che è sempre stato tonico a livelli assurdi.
Dopo il parto mi è stata riscontrata una diastasi dei retti che da sotto il seno arrivava al pube, essendo molto magra e avendo una pelle sottile appariva evidente nonostante continuassi a tonificare l'addome, anche il seno di taglia terza piena e che ha sempre avuto una bellissima forma tonda con i capezzoli alti appariva svuotato.
Per questi motivi, dopo la scelta del chirurgo il 25 marzo di quest'anno mi sono sottoposta ad un intervento di mastoplastica addittiva con tecnica sottomuscolare e dal solco mammario e addominoplastica mirata alla chiusura dei muscoli retti che doveva essere effettuata dal taglio cesareo ma che poi per decisione del chirurgo è stata effettuata con trasposizione dell'ombelico.
Non mi soffermo tanto sull'intervento di addominoplastica, che andato male mi ha riportato cicatrici assurde e non preventivate senza risolvere il problema della diastasi dei retti che come da esame ecografico risulta di 2 cm ( praticamente come prima)
Voglio parlare dell'intervento di mastoplastica che in un primo momento pareva aver dato un buon risultato, a parte il seno destro che appariva un po strano rispetto all'altro: proiettato verso l'esterno e con un rigonfiamento alla base dell'ascella ma che comunque per un mese è apparso tonico e alto quanto il sinistro.( appena ho tolto le fasciature chirurgiche ho parlato di questo al chirurgo che ridendo mi ha detto che era anche più bello dell'altro)
Dopo un mese ho iniziato ad avere dei forti dolori al seno destro,e un conseguente "crollo" dello stesso, ovvero il seno che era tonico appariva abbondantemente cadente e pareva svuotato come se non avesse la protesi all'interno,una senszione di contraccolpo ad ogni piccolo movimento,sotto mia insistenza e per mia iniziativa ( visto che il chirurgo continuava a dire che non avevo nulla e che il seno era bellissimo nonostante x tutti medici compresi fosse un disastro documentato da fotografie) ho iniziato con esami ecografici per poi teminare con una RM:impianto destro delocalizzato,conocmita omolateralmente minima falda fluida periprotesica inferiore. Ho avuto un secondo intervento( stesso chirurgo)che doveva essere risolutivo il 15 del corrente mese, da ieri dopo 10 giorni ho nuovamentte la sensazione di contraccolpo e il seno è nuovamente sceso e ho ancora la fasciatura e il reggiseno sportivo.
A questo punto non so cosa pensare, sono distrutta e demoralizzata...vorrei capire cosa può essere successo al mio seno destro, vi sarei grata se avessi da voi medici considerazione,risposte e sostegno morale, ringrazio in anticipo, attendo risposte.
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Dr. Giuseppe Liardo Chirurgo plastico, Medico estetico 308 5
Gent.ma utente, innanzitutto la mia comprensione per quanto Lei stia passando.
Provando a spiegare il caso, vorrei, innazitutto comprendere che tipo di protesi ha utilizzato e le dimensioni, fermo restando il fatto che (sapendo della prima visita e del post) la "visione" di come era prima e dopo potrebbe ulteriormente far comprendere le dimensioni del suo torace e della mammella. Questi sono i parametri che normalmente dovrebbero essere considerati nella scelta dell'impianto protesico stesso.
La RM è nomrale che veda una falda di liquido, poichè questa è la coneguenza del processo infiammatorio che si viene ad instaurare per la presenza di un corpo estraneo, tralaltro testurizzato. Sebbene nel tempo non viene più prodotto "liquido", questo tende a permanere poichè la protesi forma una capsula attorno a sè. La dislocazione è da comprendere. Se questa è determinata dalla creazione di una tasca di alloggiamento più grande della protesi o meno. Qualche volta, le dislocazinoi delle protesi possono essere determinati da movimenti o microtraumi. Lei ha detto di avere un bambino piccolo, quindi potrebbe (dico potrebbe - non sto dando responsabilità a nessuno) che nel prendere in braccio il bambino si sia verificato uno spostamento.
Questa è una evenienza che è successa in questo modo ad una mia paziente, ma che abbiamo sistemato con palpazioni, reggiseno e medicazioni particolari.
Ci faccia sapere di più.
Grazie

Distinti saluti
Dr. Giuseppe Liardo
www.giuseppeliardo.it

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Utente
Utente
Buonasera Dottor Giuseppe Liardo, piacere di conoscerla, la ringrazio infinitamente per il consulto, ho trovato la sua risposta utilissima, la ringrazioo anche per la solidarietà.
Le rispondo subito ai quesiti che mi ha posto:
Non sò spiegarle quale sia il rapporto mammella/torace , certo è che sono molto magra ( peso 53 kg x 1,73 cm di altezza) e ho un torace piccolo, ho sempre avuto una terza piena calzata perfettamente nei reggiseni.
Che io sappia mi è stata impiantata una protesi anatomica da 300 cc,penso a goccia dal solco mammario, sottomuscolare( non mi hanno ancora consegnato la cartella clinica)e il chirurgo è di poche parole e sempre di fretta, e io di lui mi sono fidata ciecamente.
Per quanto riguarda il microtrauma o trauma: l'aspetto del seno è apparso strano dopo 8 giorni dal primo intervento nel momento in cui mi sono state tolte le bende ( ho detto subito al chirurgo) tempo nel quale io non potevo quasi alzare le braccia,inoltre lo stesso giorno ho subito anche un intervento di addominoplastica ( andato male per sua ammissione in quanto avrebbe a suo dire utilizzato un filo di sutura troppo sottile e infatti mi ha proposto di rifare l'intervento a sue spese e ho rifiutato) e avevo ancora i punti e i drenaggi della stessa in aspirazione,ho passato gran parte del tempo a letto figuriamoci prendere in braccio il bimbo, non prendo in braccio il mio bambino che ha 3 anni e che è buonissimo e indipendente da 3 mesi esatti, sto pagando da tre mesi una gentilssima signora x le pulizie della casa che si dedica anche a piegarmi la roba da vestire e il bimbo che si sveglia verso le 10 del mattino viene portato all'asilo da mio marito o da mia suocera che vive nella casa a fianco alla mia e rimane lì fino alle 20, 00 tempo nel quale io svolgo il lavoro di impiegata esclusivamente al pc. Insomma nessuno sforzo o trauma in ambito domestico o lavorativo figururiamoci dopo il secondo intervento avvenuto 11 giorni fa, ho ancora le fasciature e mi sono astenuta dal lavoro ma il problema si è ripresentato, la sensazione è come se quella protesi ballasse dentro la tasca contraccolpi significativi al minimo movimento e questo mi riconduce a quello che scrive lei riguardo alla possibilità di una tasca troppo grande.
Il chirurgo non mi ha spiegato nulla neanche riguardo al secondo intervento, inizialmente diceva che non era capitato nulla di stare serena, non mi ha prescritto nessun esame che come ho scritto ho svolto di mia iniziativa e ho tenuto la protesi dislocata x quasi 2 mesi assumendo antiinfiammatori e antibiotici, poi visto l'esito della risonanza mi ha proposto il secondo intervento che è avvenuto il 15 del corrente mese (proposto dal chirurgo a sue spese) ma che non ha risolto il problema e io non so più cosa pensare, come comportarmi, come risolvere.
Certo è che devo risolvere non si può vivere con un senso di contraccolpo perenne,sta diventando un incubo.
La ringrazio ancora e spero voglia formulare altri suoi graditissimi pareri in riguardo, aspetto una sua, una gentile risposta anche dai suoi colleghi con impazienza, già la prima è stata confortante e utilssima, grazie, grazie, grazie!
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Utente
Utente
Vorrei anche porre questo quesito:nel caso la tasca di alloggiamento della protesi fosse più grande della stessa quale potrebbe essere la soluzione?
Tutto ciò si potrebbe risolvere con manipolazione e utilizzo di fasce particolari?
Grazie grazie infinite
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Dr. Giuseppe Liardo Chirurgo plastico, Medico estetico 308 5
Gent.ma utente,
vorrei trasferirle un pò di tranquillità.
Comprendo il suo stato d'animo, ma provi ad essere ottimista.
Il tempo intercorso dal secondo intervento è ancora molto breve. Pertanto, le sensazioni che lei sente, possono essere riconducibili a due fattori.
1) la presenza di edema, ematoma e quant'altro che necessita del tempo per riassorbirsi in gran parte;
2) l'aspetto psicologico di chi ha subito un secondo intervento in breve tempo, dopo che aveva mostrato grandi aspettative dalla riuscita dell'uno e dell'altro.
L'elemento importante in questa discussione è quello che lei ponga ancora fiducia nel suo chirurgo. Provi ad avvicinarsi a lui, chiedendolgi delle informazioni. Il consiglio, però, che mi sento di darle, sebbene il suo stato d'animo non sia sereno, è di rivolgersi con delicatezza al chirurgo. Il motivo è semplice. Comprenda che anche lui, sicuramente, non è sereno. Dover reintervenire su una paziente perchè si sono presentate delle copmlicazioni non è per noi molto bello. Questo ci pone sempre in un atteggiamento difensivo.
Sperando di esserle stato ulteriormente utile, le invio i miei
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Utente
Utente
Gentilissimo Dottor Giuseppe la ringrazio ancora per la professionalità e l'umanità che ha dimostrato nel mio caso.
Proverò ad essere serena.
Per quanto riguarda il chirurgo che mi ha operata, come ho già scritto, ho sempre riposto molta fiducia nei suoi rigurdi.
Mi sono sempre rivolta a lui con delicatezza e massimo rispetto,mi ha lasciato perplessa il fatto che lui non riconoscendo il problema mi abbia lasciata per 2 mesi con una protesi dislocata in balia di fastidi, dolori e angoscia continuando a dire che non avevo nulla e evitando di rispondere ai miei quesiti,credo sia fondamentale che un medico faccia informazione prima di tutto; comunque ho apprezzato non poco il fatto che nonostante sia una persona molto impegnata e spesso latitante una volta constatato il problema si sia messo a disposizione con un nuovo intervento per provare a risolvere.
Capisco il suo stato d'animo, non è solo un mio problema ma nostro.
Ci siamo sentiti telefonicamente, gli ho già detto che la situazione appare come la precedente e mi ha risposto di stringere al massimo il reggiseno e di tenere la fasciatura costituita da cerotti che mi ha fatto la sua assistente, ho provveduto anche a rinforzarla con ulteriori cerotti visto che mi sembrava desse un sodtegno abbastanza blando e il reggiseno è stretto al massimo.
Ci vedremo x la visita di controllo martedì.
La ringrazio ancora infinitamente!!
Mastoplastica

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