Gonfiore capezzoli post-intervento di ginecomastia
Gentili dottori,
ho eseguito esattamente un mese fa (15 marzo) un intervento per una ginecomastia bilaterale di lieve entità, in cui mi hanno asportato 21 g di tessuto adipoghiandolare (10 da una parte e 11 dall'altra), senza rimuovere in toto la ghiandola. Il decorso post-operatorio è andato bene e ho tolto la fascia compressiva oggi. Il risultato è soddisfacente per quanto concerne la zona pettorale e periareolare, ma ho qualche perplessità riguardo ai capezzoli.
Mi spiego meglio: l'inestetismo più visibile della mia ginecomastia era proprio il gonfiore dei capezzoli. Ora, ad un mese dall'intervento, tale gonfiore, seppur in misura sicuramente inferiore, permane. Il che mi provoca comunque un certo fastidio, dal momento che mi aspettavo di essere completamente piatto dopo l'intervento.
Questa mattina sono andato a fare la visita di controllo all'ospedale, ma purtroppo il chirurgo che mi ha operato era in sala operatoria tutto il giorno e quindi sono stato visto da un'altra dottoressa, a cui ho esposto questo problema, ma che per forza di cose non aveva idea della mia condizione preoperatoria e non poteva quindi fare un paragone.
Mi è stato detto che devo aspettare come minimo dai 3 ai 6 mesi prima di poter giudicare gli effettivi risultati dell'intervento e che comunque potrebbe trattarsi di un gonfiore dovuto ancora all'operazione. Personalmente però non nutro grandi speranze, dal momento che il gonfiore mi sembra molto simile a quello che avevo prima (descrivendo da profano: i capezzoli sporgono oltre la linea del pettorale e, se premuti, si rivelano "vuoti"; quando diventano turgidi invece si appiattiscono completamente).
Dal momento che l'idea che possano rimanere così mi provoca una certa frustrazione (soprattutto perchè mi sono operato), vorrei da voi un secondo parere.
Più precisamente vorrei chiedervi se anche voi ritenete che possa trattarsi di gonfiore post-operatorio e se potrebbe migliorare con dei massaggi locali (che devo cominciare da oggi, sotto consiglio del chirurgo).
Vorrei altresì sapere se esiste qualche prodotto specifico per i massaggi o per far migliorare la condizione in generale.
Vi ringrazio infinitamente.
ho eseguito esattamente un mese fa (15 marzo) un intervento per una ginecomastia bilaterale di lieve entità, in cui mi hanno asportato 21 g di tessuto adipoghiandolare (10 da una parte e 11 dall'altra), senza rimuovere in toto la ghiandola. Il decorso post-operatorio è andato bene e ho tolto la fascia compressiva oggi. Il risultato è soddisfacente per quanto concerne la zona pettorale e periareolare, ma ho qualche perplessità riguardo ai capezzoli.
Mi spiego meglio: l'inestetismo più visibile della mia ginecomastia era proprio il gonfiore dei capezzoli. Ora, ad un mese dall'intervento, tale gonfiore, seppur in misura sicuramente inferiore, permane. Il che mi provoca comunque un certo fastidio, dal momento che mi aspettavo di essere completamente piatto dopo l'intervento.
Questa mattina sono andato a fare la visita di controllo all'ospedale, ma purtroppo il chirurgo che mi ha operato era in sala operatoria tutto il giorno e quindi sono stato visto da un'altra dottoressa, a cui ho esposto questo problema, ma che per forza di cose non aveva idea della mia condizione preoperatoria e non poteva quindi fare un paragone.
Mi è stato detto che devo aspettare come minimo dai 3 ai 6 mesi prima di poter giudicare gli effettivi risultati dell'intervento e che comunque potrebbe trattarsi di un gonfiore dovuto ancora all'operazione. Personalmente però non nutro grandi speranze, dal momento che il gonfiore mi sembra molto simile a quello che avevo prima (descrivendo da profano: i capezzoli sporgono oltre la linea del pettorale e, se premuti, si rivelano "vuoti"; quando diventano turgidi invece si appiattiscono completamente).
Dal momento che l'idea che possano rimanere così mi provoca una certa frustrazione (soprattutto perchè mi sono operato), vorrei da voi un secondo parere.
Più precisamente vorrei chiedervi se anche voi ritenete che possa trattarsi di gonfiore post-operatorio e se potrebbe migliorare con dei massaggi locali (che devo cominciare da oggi, sotto consiglio del chirurgo).
Vorrei altresì sapere se esiste qualche prodotto specifico per i massaggi o per far migliorare la condizione in generale.
Vi ringrazio infinitamente.
[#1]
Gentile utente,
ovviamente capisce bene che nessuna valutazione a distanza varrà più del giudizio clinico di chi La ha operata in quanto, oltre ad una valutazione della situazione clinica attuale,conosce anche quella di partenza. Ad ogni modo il gonfiore di cui Lei parla non è dei "capezzoli" ma delle areole mammarie come se avessero la forma di un cono proiettato in avanti. Tale situazione in parte potrà ridursi, dovrà attendere 3-6 mesi circa, ma qualora persistesse l'unica cosa da fare sarà praticare una incisione intorno all'areola per asportare un "cerchio" di cute e distendere, così, l'areola stessa. Ne parli con il Suo chirurgo e resto in attesa di ulteriori Sue.
Cordialmente.
Ugo Manlio Cuomo
ovviamente capisce bene che nessuna valutazione a distanza varrà più del giudizio clinico di chi La ha operata in quanto, oltre ad una valutazione della situazione clinica attuale,conosce anche quella di partenza. Ad ogni modo il gonfiore di cui Lei parla non è dei "capezzoli" ma delle areole mammarie come se avessero la forma di un cono proiettato in avanti. Tale situazione in parte potrà ridursi, dovrà attendere 3-6 mesi circa, ma qualora persistesse l'unica cosa da fare sarà praticare una incisione intorno all'areola per asportare un "cerchio" di cute e distendere, così, l'areola stessa. Ne parli con il Suo chirurgo e resto in attesa di ulteriori Sue.
Cordialmente.
Ugo Manlio Cuomo
Dr. Ugo Manlio Cuomo
www.daysurgerycaserta.it
[#2]
Gentile utente,
è sicuramente presto per fare una valutazione del caso, ovvero se esiste un lieve eccesso di tessuto cutaneo areolare. Comunque, se così fosse, si potrà asportare così come esposto dal Collega. D'altronde l'asportazione in un secondo tempo è assai più sicura in termini di qualità di cicatrizzazione e di risultato finale.
Saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
è sicuramente presto per fare una valutazione del caso, ovvero se esiste un lieve eccesso di tessuto cutaneo areolare. Comunque, se così fosse, si potrà asportare così come esposto dal Collega. D'altronde l'asportazione in un secondo tempo è assai più sicura in termini di qualità di cicatrizzazione e di risultato finale.
Saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
[#3]
Utente
Grazie a entrambi per la pronta risposta. Ho sentito per telefono la dottoressa che mi ha operato e mi ha detto di portare la fascia per ancora un mese solo di giorno e di aspettare una ventina di giorni. Nel caso in cui, passato questo periodo, la situazione non dovesse migliorare, mi ha detto di prendere un appuntamento in ambulatorio. In più mi ha consigliato di massaggiare ogni giorno le cicatrici con crema Nivea o Rilastil Elasticizzante. Io, visto il costo di quest'ultima, ho optato per la prima.
L'impressione che però ho è, come ha detto il dr. Manlio, che vi sia della pelle in eccesso. Anche perchè ho il capezzolo sinistro più piccolo del destro (prima dell'intervento erano uguali, almeno a occhio) e ho notato che se mi sdraio o se sollevo le braccia i capezzoli tendono ad appiattirsi.
Voi cosa ne pensate? Se volete posso mostrarvi delle foto.
Nel caso si trattasse di pelle in eccesso, in teoria non sarebbe dovuta essere rimossa durante l'operazione di ginecomastia? C'è qualche possibilità che si risolva spontaneamente?
Un'eventuale operazione per asportare la pelle sarebbe molto invasiva (anestesia generale, di nuovo la fascia, ecc)?
Scusate se vi ho tempestato di domande, ma nutrivo enormi speranze in questa operazione e, purtroppo, appena tolte le fasciature mi sono ritrovato con lo stesso problema di prima.
L'impressione che però ho è, come ha detto il dr. Manlio, che vi sia della pelle in eccesso. Anche perchè ho il capezzolo sinistro più piccolo del destro (prima dell'intervento erano uguali, almeno a occhio) e ho notato che se mi sdraio o se sollevo le braccia i capezzoli tendono ad appiattirsi.
Voi cosa ne pensate? Se volete posso mostrarvi delle foto.
Nel caso si trattasse di pelle in eccesso, in teoria non sarebbe dovuta essere rimossa durante l'operazione di ginecomastia? C'è qualche possibilità che si risolva spontaneamente?
Un'eventuale operazione per asportare la pelle sarebbe molto invasiva (anestesia generale, di nuovo la fascia, ecc)?
Scusate se vi ho tempestato di domande, ma nutrivo enormi speranze in questa operazione e, purtroppo, appena tolte le fasciature mi sono ritrovato con lo stesso problema di prima.
[#4]
Gentile utente,
l'intervento di ginecomastia spesso richiede un secondo tempo quindi di un "ritocco" che in genere viene effettuato in anestesia locale. Non sarebbe, pertanto, un intervento particolarmente invasivo e comunque è opportuno l'utilizzo della fascia. Affronti tutto serenamente e ne parli con il Suo chirurgo che meglio di chiunque altro saprà darLe tutte le spiegazioni.
Buona notte!
Ugo Manlio Cuomo
l'intervento di ginecomastia spesso richiede un secondo tempo quindi di un "ritocco" che in genere viene effettuato in anestesia locale. Non sarebbe, pertanto, un intervento particolarmente invasivo e comunque è opportuno l'utilizzo della fascia. Affronti tutto serenamente e ne parli con il Suo chirurgo che meglio di chiunque altro saprà darLe tutte le spiegazioni.
Buona notte!
Ugo Manlio Cuomo
[#5]
Utente
Grazie per la risposta, la mia unica preoccupazione è che, avendo fatto l'intervento in regime ospedaliero, non mi venga poi accordata la seconda operazione poichè di natura più propriamente estetica.
Vorrei poi sapere se c'è qualche possibilità che in questi fatidici 3-6 mesi la pelle in eccesso si ristabilizzi e si appiattisca spontaneamente.
Grazie mille
Vorrei poi sapere se c'è qualche possibilità che in questi fatidici 3-6 mesi la pelle in eccesso si ristabilizzi e si appiattisca spontaneamente.
Grazie mille
[#6]
Gentile utente,
in effetti la chirurgia estetica non può essere effettuata in regime di SSN. Consideri , però, che piccoli ritocchi chirurgici vengono eseguiti ambulatorialmente con costi molto contenuti.
Saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
in effetti la chirurgia estetica non può essere effettuata in regime di SSN. Consideri , però, che piccoli ritocchi chirurgici vengono eseguiti ambulatorialmente con costi molto contenuti.
Saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 16.2k visite dal 13/04/2010.
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