Tessuto cicatriziale post ginecomastia
Gentili dottori,
circa 6 mesi fa mi sono sottoposto ad un intervento di ginecomastia bilaterale, nel quale mi sono state rimosse le mie ghiandole leggermente ipertrofiche(non è stato aspirato del grasso).Per quanto riguarda il seno sinistro è andato tutto bene, si è appiattito completamente e la cicatrice esterna è quasi invisibile, il seno destro invece subito dopo l'intervento ha presentato un notevole gonfiore dovuto ad una cicatrice, ad un tessuto cicatriziale che si era formatato sotto l'areola dove prima si trovava la ghiandola. Questo gonfiore nei primi due mesi seguenti l'intervento si è ridotto.Poi però la situazione si è stabilizzata e non è cambiato piu' nulla.Ho provato a migliorare la situazione usando il contractubex e facendo diverse sedute con il macchinario endermologie, senza risultati significativi tuttavia.Il seno sinistro adesso non ha un brutto aspetto, vi è però ancora una certa quantita di tessuto cicatriziale che lo rende un pò gonfio e che ha alterato l'aspetto esteriore dell'areola, in quanto si sono formate delle piccole "pieghe" che demarcano il punto in cui questo tessuto inizia.Pertanto volevo sapere dopo quanto (o se già adesso) eventualmente si potrebbe reintervenire(ricordando che la situazione è invariata da mesi) e come si configurerebbe un ritocchino del genere?E' possibile fare una piccola incisione riutilizzando la stessa cicatrice(periareolare) per rimuovere il tessuto cicatriziale, la cicatrice formatasi sotto l'areola? Grazie.
circa 6 mesi fa mi sono sottoposto ad un intervento di ginecomastia bilaterale, nel quale mi sono state rimosse le mie ghiandole leggermente ipertrofiche(non è stato aspirato del grasso).Per quanto riguarda il seno sinistro è andato tutto bene, si è appiattito completamente e la cicatrice esterna è quasi invisibile, il seno destro invece subito dopo l'intervento ha presentato un notevole gonfiore dovuto ad una cicatrice, ad un tessuto cicatriziale che si era formatato sotto l'areola dove prima si trovava la ghiandola. Questo gonfiore nei primi due mesi seguenti l'intervento si è ridotto.Poi però la situazione si è stabilizzata e non è cambiato piu' nulla.Ho provato a migliorare la situazione usando il contractubex e facendo diverse sedute con il macchinario endermologie, senza risultati significativi tuttavia.Il seno sinistro adesso non ha un brutto aspetto, vi è però ancora una certa quantita di tessuto cicatriziale che lo rende un pò gonfio e che ha alterato l'aspetto esteriore dell'areola, in quanto si sono formate delle piccole "pieghe" che demarcano il punto in cui questo tessuto inizia.Pertanto volevo sapere dopo quanto (o se già adesso) eventualmente si potrebbe reintervenire(ricordando che la situazione è invariata da mesi) e come si configurerebbe un ritocchino del genere?E' possibile fare una piccola incisione riutilizzando la stessa cicatrice(periareolare) per rimuovere il tessuto cicatriziale, la cicatrice formatasi sotto l'areola? Grazie.
[#1]
Salve,
bisognerebbe valutare da vicino la situazione ed effettuare una nuova ecografia per esclusere la presenza di tessuto ghiandolare e/o adiposo non completamente asportato. In ogni caso potrebbe essere necessario reintervenire ( non prima di sei mesi dal precedente intervento) anche con una lipo, utile a sbrigliare l'eventuale tessuto cicatriziale e ad eliminare il tessuto residuo.
cordiali saluti
bisognerebbe valutare da vicino la situazione ed effettuare una nuova ecografia per esclusere la presenza di tessuto ghiandolare e/o adiposo non completamente asportato. In ogni caso potrebbe essere necessario reintervenire ( non prima di sei mesi dal precedente intervento) anche con una lipo, utile a sbrigliare l'eventuale tessuto cicatriziale e ad eliminare il tessuto residuo.
cordiali saluti
Dr. Pierluigi Bello
www.pierluigibello.it
[#2]
Buonasera,
la situazione postoperatoria che descrive è alquanto complessaoi almeno sembra.
Sarebbe opportuno prima di dare un giudizio di reoperabilità valutare il caso e solo il chirurgo che già ha operato potrebbe suggerire qualcosa.
Intanto sarebbe opportuno eseguire un ecografia per valutare ghiandola residua.
Cordiali saluti
prof. Massimo Vergine
la situazione postoperatoria che descrive è alquanto complessaoi almeno sembra.
Sarebbe opportuno prima di dare un giudizio di reoperabilità valutare il caso e solo il chirurgo che già ha operato potrebbe suggerire qualcosa.
Intanto sarebbe opportuno eseguire un ecografia per valutare ghiandola residua.
Cordiali saluti
prof. Massimo Vergine
Prof. Massimo Vergine
www.massimovergine.it
[#3]
Ex utente
Ringrazio per la tempestività delle risposte e per i consigli dati.Vorrei precisare che non si tratta di nulla di complicato anzi, la situazione è secondo il mio parere piuttosto semplice.Si è formato a seguito dell'intervento chirurgico una esigua quantità di tessuto cicatriziale morbido ( e una "striscia", "mezzaluna" dura nel punto in cui è stato inciso) sotto l'areola, che non si è ridotto del tutto e che pertanto rende il seno un pochino gonfio e l'aspetto esteriore, superficiale dell'areola non del tutto "piatto".Penso che una liposuzione sia da escludere, in quanto quella mia è stata una semplice ginecomastia bilaterale vera, e grasso da aspirare da me non ce n'è di certo.Quello che mi interessa sapere se, come penso io, è possibile riutilizzare la cicatrice periareolare presente per accedere al tessuto cicatriziale rimasto e rimuoverlo chirurgicamente, in modo da risolvere il problema. Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.3k visite dal 28/11/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.