Necrosi ferita chirurgica mastectomia nipple sparing
Buongiorno.
Settimana scorsa ho subito un intervento di mastectomia totale nipple sparing con rimozione del capezzolo.
Come da indicazione medica, ho applicato crema rectogesic per favorire il microcircolo ma senza successo poiché ieri alla prima medicazione presso la struttura dove sono stata operata, mi hanno detto che c'è una parte necrotica e quindi ci sarà necessità di eseguire una revisione della ferita chirurgica.
Sono molto preoccupata e sconcertata perché il chirurgo plastico mi ha detto che nell'eventualità in cui la necrosi abbia intaccato la protesi, dovrà essere sostituita.
Quanta possibilità c'è che con una settimana la necrosi sia arrivata alla protesi?
Come si svolge la revisione della ferita chirurgica se fosse una condizione superficiale?
Grazie anticipatamente.
Settimana scorsa ho subito un intervento di mastectomia totale nipple sparing con rimozione del capezzolo.
Come da indicazione medica, ho applicato crema rectogesic per favorire il microcircolo ma senza successo poiché ieri alla prima medicazione presso la struttura dove sono stata operata, mi hanno detto che c'è una parte necrotica e quindi ci sarà necessità di eseguire una revisione della ferita chirurgica.
Sono molto preoccupata e sconcertata perché il chirurgo plastico mi ha detto che nell'eventualità in cui la necrosi abbia intaccato la protesi, dovrà essere sostituita.
Quanta possibilità c'è che con una settimana la necrosi sia arrivata alla protesi?
Come si svolge la revisione della ferita chirurgica se fosse una condizione superficiale?
Grazie anticipatamente.
Gentile signora,
da quello che lei ci scrive sembra che il suo chirurgo le abbia prospettato già tutte le varie possibilità di evoluzione dell'area necrotica. Dopo una settimana , generalmente, la definizione della zona necrotica dovrebbe essere già completa e non aumentare, però è' difficile fare previsioni "dal vivo", figuriamoci "online". L'unica cosa che possiamo dirle è di seguire tutti i consigli e le prescrizioni che le hanno dato, augurandoci che la lesione rimanga superficiale. I tal caso l'intervento di revisione sarebbe quello di asportare la parte necrotica e chiudere direttamente o porre un piccolo innesto. Da parte sua deve fare attenzione a non fare sforzi eccessivi e farsi controllare e medicare in tempi ravvicinati ( meglio un controllo in più che uno in meno! ) e ci auguriamo che questa complicanza possa rimanere nell'ambito di una piccola "seccatura" senza diventare nulla di più.
Saluti
da quello che lei ci scrive sembra che il suo chirurgo le abbia prospettato già tutte le varie possibilità di evoluzione dell'area necrotica. Dopo una settimana , generalmente, la definizione della zona necrotica dovrebbe essere già completa e non aumentare, però è' difficile fare previsioni "dal vivo", figuriamoci "online". L'unica cosa che possiamo dirle è di seguire tutti i consigli e le prescrizioni che le hanno dato, augurandoci che la lesione rimanga superficiale. I tal caso l'intervento di revisione sarebbe quello di asportare la parte necrotica e chiudere direttamente o porre un piccolo innesto. Da parte sua deve fare attenzione a non fare sforzi eccessivi e farsi controllare e medicare in tempi ravvicinati ( meglio un controllo in più che uno in meno! ) e ci auguriamo che questa complicanza possa rimanere nell'ambito di una piccola "seccatura" senza diventare nulla di più.
Saluti
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 367 visite dal 20/03/2025.
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