Una mastopessi è possibile anche correggere un seno tuberoso

Gentile Utente,
la correzione della mammella tuberosa consiste essenzialmente nel rimodellare la ghiandola mammaria "incarcerata"; si effettua una espansione ghiandolare, spesso, ma non necessariamente, associata all'impianto di una protesi, che tra l'altro, oltre ad aumentare come ovvio il volume mammario, contribuisce a migliorare òa proiezione della mammmella.
Le consiglio di effettuare una visita specialistica, così da avere una risposta precisa al Suo caso.
cordialmente La saluto,

Dott.Cristiano Biagi
Specialista Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica
www.cristianobiagi.it info@cristianobiagi.it tel 3420562349

Buongiorno, il punto essenziale a mio vedere è che cosa vuole ottenere dall'intervento. Come ha ben spiegato il Collega la ghiandola va "liberata" dal suo incarceramento ma questo comporta generalmente che la proiezione della mammella sia ridotta e sembri a base più ampia ma meno "alta" e visibile. Per cui se il volume è buono si hanno dei margini per ottenere un bel seno, se il volume è scarso per ottenere un risultato gradevole è necessario posizionare una piccola protesi.
Buona giornata
M. Quatela

Dr. M. Quatela
Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica
Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale
chirurgiaestetica@tiscali.it

gentile signora, a ciò che di molto giusto hanno detto i Colleghi, vorrei aggiungere un approfondimento; da ciò che scrive, temo non le sia molto chiaro cosa è un seno tuberoso. per meglio spiegarmi le faccio questo esempio: immagini un palloncino, di quelli rotondi dei bambini, lo gonfi,( magari non troppo ), chiuda la valvola e, afferrandolo con una mano alla metà, lo stringa; il palloncino si dividerà in due parti; non tenga conto della parte inferiore, ma osservi quella superiore: risulta tesa ed eccessivamente proiettata! questo è ciò che accade alla mammella quando è costretta da un cercine serrato; a volte lo sbrigliamento di tale "morsa" è sufficiente a restituire alla mammela la sua forma conica, spesso risulta invece necessario un rimaneggiamento del tessuto ghiandolare e muscolare. E' difficile vedere un seno tuberoso abbondante, per lo più sono piccoli, spesso asimmetrici, pertanto è quasi sempre necessario compensare con una protesi. So che l'idea a qualcuna spaventa, ma sappia che i materiali che abbiamo oggi a disposizione sono altamene sicuri, impalpabili e.... di grande effetto! sperando di essere stato esaustivo , cordialmente la saluto,

dott. g.amadeo

Salve,
la mammella tuberosa è una malformazione congenita, caratterizzata da ipotrofia soprattutto dei quadranti inferiori con presenza di ptosi. La mammella si sviluppa verso il basso con aspetto cilindico e base di impianto stretta(come un tubero).Lo spazio fra le 2 mammelle è ampio, l'areola molto grande e il solco sottomammario è molto più in alto rispetto al normale.
L' intervento consiste nel riabbassare il solco, espandere la ghiandola incidendola, riposizionare il cac(complesso areola capezzolo) restringere l'areola e di solito inserire una protesi sottomuscolare che può aiutare ad espandere ancora meglio la ghiandola. Quindi dipende dalla sua situazione di partenza ma in generale è consigliabile non obbligatorio inserire una protesi.

Dr. Pierluigi Bello
www.pierluigibello.it

Gent.ma utente,
ciò che hanno detto i miei colleghi prima delle mie parole è molto preciso e puntuale. Vorrei, però, dirLe che sulla bae dell'esperienza personale e di qualche altro collega, spesso se non sempre occorre utilizzare delle protesi per compensare il difetto. Come già affermatole, la mammella tuberosa è una malformazione congenita e per questo motivo non presenta una certa ampiezza e ...grandezza. Liberarla dal suo o dai suoi cercini non garantisce quasi mai una forma ...naturale. E' chiaro, inoltre, che quanto Le stiamo dicendo è giusto sola e pura disquisizone, dettata dalle sue parole, tralaltro non molto precise. Una visita da uno specialista potrebbe darLe maggiori chiarimenti, poichè potrebbe appunto ...visitarla.

Distinti saluti
Dr. Giuseppe Liardo
www.giuseppeliardo.it