Ragadi anali bimbo 3 anni
Buongiorno, sono la mamma di un bambino di 3 anni che dal mese di dicembre ha cominciato a soffrire di ragadi anali e irritazioni cutanee. Il problema è stato affrontato inizialmente con la connetivina senza alcun miglioramento. In seguito è stato fatto un consulto dermatologico, e la cura ha riguardato la parte esterna particolarmente irritata. Ma il bambino continuava a fare feci con sangue e abbiamo fatto un consulto chirurgico, sono state riscontrate 4 ragadi, curate da un mese e mezzo a questa parte con rectalgan mousse, refix e somministrazione di movicol bimbi. I risultati ad oggi sono stati deludenti, il bambino accusa spesso dolori addominali dovuti alla stitichezza, alla difficoltà ad andare in bagno, e alle ferite che ancora non sono rimarginate. Siamo molto preoccupati… spero possiate darmi un'indicazione in merito.
grazie.
grazie.
[#1]
Salve,
le ragadi anali sono causate dalla stitichezza del bambino, pertanto bisogna cercare di ammorbidire le feci altrimenti il passaggio di feci di consistenza dura provocheranno dolore e ulteriori ragadi anali.
E' importante risolvere il problema della stipsi, altrimenti per il bambino per non sentire il dolore tenderà sempre a trattenere le feci per cercare nel suo "modo" di risolvere il problema.
Il Movicol risulta essere efficace per il trattamento della stipsi, magari consulti il suo medico curante per valutare di aumentare la dose e, se necessario, eseguire anche dei clisteri evacuativi.
Ovviamente, per trattare la stipsi è importante anche una dieta ricca di fibre e un'adeguata assunzione di acqua.
Cordiali saluti.
le ragadi anali sono causate dalla stitichezza del bambino, pertanto bisogna cercare di ammorbidire le feci altrimenti il passaggio di feci di consistenza dura provocheranno dolore e ulteriori ragadi anali.
E' importante risolvere il problema della stipsi, altrimenti per il bambino per non sentire il dolore tenderà sempre a trattenere le feci per cercare nel suo "modo" di risolvere il problema.
Il Movicol risulta essere efficace per il trattamento della stipsi, magari consulti il suo medico curante per valutare di aumentare la dose e, se necessario, eseguire anche dei clisteri evacuativi.
Ovviamente, per trattare la stipsi è importante anche una dieta ricca di fibre e un'adeguata assunzione di acqua.
Cordiali saluti.
Dr. Claudio Olivieri
https://www.facebook.com/Claudio.Olivieri.Chirurgo.Pediatrico/
[#2]
Utente
Buongiorno Dott. Olivieri,
purtroppo il fattore stitichezza è subentrato in seguito, al momento dell'insorgenza del problema il bambino andava in bagno regolarmente e non faceva nessuna resistenza, le sue feci erano morbide. La stipsi è cominciata con la somministrazione del movicol (paradossale), mi chiedo allora se non vi sia un problema batterico o qualcosa di più profondo... cominciamo ad essere seriamente preoccupati...
grazie
cordiali saluti
purtroppo il fattore stitichezza è subentrato in seguito, al momento dell'insorgenza del problema il bambino andava in bagno regolarmente e non faceva nessuna resistenza, le sue feci erano morbide. La stipsi è cominciata con la somministrazione del movicol (paradossale), mi chiedo allora se non vi sia un problema batterico o qualcosa di più profondo... cominciamo ad essere seriamente preoccupati...
grazie
cordiali saluti
[#3]
Salve, il problema della stipsi non può venire dopo l'assunzione del Movicol visto che si tratta di un lassativo che ha la funzione di favorire l'evacuazione.
Come già detto, la presenza di ragadi sono segno di stipsi, per tale motivo il bambino andava già trattato per stipsi alla comparsa delle ragadi e non curare le ragadi, visto che guariscono spontaneamente se si rendono morbide le feci.
Le consiglio di rivolgersi al suo medico curante od uno specialista per valutare l'eventuale variazione della terapia in atto.
Come già detto, la presenza di ragadi sono segno di stipsi, per tale motivo il bambino andava già trattato per stipsi alla comparsa delle ragadi e non curare le ragadi, visto che guariscono spontaneamente se si rendono morbide le feci.
Le consiglio di rivolgersi al suo medico curante od uno specialista per valutare l'eventuale variazione della terapia in atto.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 28.1k visite dal 31/03/2016.
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