La gambetta potrà essere leggermente più piccola
Sono al nono mese di gravidanza: dall'ecografia morfologica alla mia bambina è stato diagnosticato un piede torto. Ovviamente ci stiamo già attivando per intervenire subito. Abbiamo passato in rassegna i vari metodi e, visti i risultati ottenuti anche da un nostro conoscente, ci stiamo orientando verso il metodo Ponseti, anche se conosco persone che hanno ottenuto ottimi risultati con il metodo tradizionale. Leggendo più accuratamente il protocollo del metodo Ponseti, ho trovato che alla fine del trattamento il piede trattato sarà leggermente più corto di quello normale e che la gambetta potrà essere leggermente più piccola di circonferenza. Mi chiedevo se questa è una conseguenza del metodo adottato o se sarebbe così anche ricorrendo ad altri metodi.Ringrazio in anticipo per l'eventuale risposta.
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Gentile signora
il metodo Ponseti è una della possibilità di trattamento del piede torto che sta molto prendendo piede in ortopedia infantile.
Trattasi di un protocollo molto lungo che come avrà letto prevede un trattamento con gessi prima e tutori poi per i primi anni di vita del bambino, al contrario del metodo tradizionale che associando i gessi alla chirurgia permette di giungere in tempi più rapidi alla fine del trattamento.
Il fatto che il piede rimanga più piccolo così come la riduzione della circonferenza della gamba è un evento proprio del piede torto e non dipendente dal tipo di trattamento intrapreso.
Cordiali saluti
il metodo Ponseti è una della possibilità di trattamento del piede torto che sta molto prendendo piede in ortopedia infantile.
Trattasi di un protocollo molto lungo che come avrà letto prevede un trattamento con gessi prima e tutori poi per i primi anni di vita del bambino, al contrario del metodo tradizionale che associando i gessi alla chirurgia permette di giungere in tempi più rapidi alla fine del trattamento.
Il fatto che il piede rimanga più piccolo così come la riduzione della circonferenza della gamba è un evento proprio del piede torto e non dipendente dal tipo di trattamento intrapreso.
Cordiali saluti
Dr.Nunzio Catena - nunziocatena@gmail.com
Il consulto online non può e non deve sostituire la visita medica
[#2]
Utente
Ringrazio intanto per la risposta. Approfitto della sua gentilezza per avere qualche ulteriore delucidazione in merito al metodo tradizionale, perchè a me è sembrato di capire che il tempo che intercorre fra i gessetti e l'intervento chirurgico sia più lungo rispetto al metodo Ponseti, anche se è vero che con questo metodo l'uso del tutore ha tempi di utilizzo più lunghi. Mi sembra inoltre che l'intervento chirurgico tradizionale sia più invasivo e con più possibilità di recidive.Mi può dare un suo parere? Grazie
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Gentile signora,
il metodo tradizionale prevede che si inizi il trattamento con gessi dopo 15-20 gg dalla nascita con rimozione e rinnovo dei gessi ogni 7 gg, tutto ci fino al 3° mese di vita quando se solo coi gessi non si è ottenuta la correzione delle deformità si esegue l'intervento chirurgico correttivo che sarà diverso a seconda delle componenti da correggere. Dopo l'intervento, per altri 3 mesi si manterranno i gessi con cadenza delle rimozioni e rinnovi che passa da 7 a 12-15 gg.
Il trattamento però è da decidere in relazione al grado del piede torto.
Cordiali saluti
il metodo tradizionale prevede che si inizi il trattamento con gessi dopo 15-20 gg dalla nascita con rimozione e rinnovo dei gessi ogni 7 gg, tutto ci fino al 3° mese di vita quando se solo coi gessi non si è ottenuta la correzione delle deformità si esegue l'intervento chirurgico correttivo che sarà diverso a seconda delle componenti da correggere. Dopo l'intervento, per altri 3 mesi si manterranno i gessi con cadenza delle rimozioni e rinnovi che passa da 7 a 12-15 gg.
Il trattamento però è da decidere in relazione al grado del piede torto.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.5k visite dal 04/09/2008.
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