Frattura condilo mandibolare
Buongiorno,
Mio fratello, a seguito di una caduta, ha riportato una frattura scomposta del condilo mandibibolare. Il chirurgo del Reparto ci ha detto che la frattura dovrebbe esere trattata chirurgicamente ed ha prospettato due diversi tipi di intervento:
1) intervento con immissione di una vite (?? così ricordo) che dovrebbe favorire una più rapida saldatura della frattura ed avrebbe il vantaggio di un più rapido decorso post ospedaliero; ci è stato prospettato però fra i possibili rischi la lesione del nervo faciale;
2) intervento che bloccherebbe la mandibola con una specie di tutore (??) che il malato dovrebbe portare per circa 30 gg; mi è sembrato di capire che durante questi giorni l'apertura della bocca rimarrebbe molto limitata e si dovrebbe nutrirsi con l'ausilio di una cannula.
Mi rendo conto dela superficialità della descrizione, ma il tutto ci è stato descritto molto velocemente....
Ha lasciato a noi la scelta di quale intervento eseguire e noi non sappiamo che cosa fare; opteremmo per il primo intervento ma la possibile lesione del nervo faciale ci spaventa non poco....L'intervento è fissato per dopodomani...
Grazie a tutti per la eventuale risposta
Mio fratello, a seguito di una caduta, ha riportato una frattura scomposta del condilo mandibibolare. Il chirurgo del Reparto ci ha detto che la frattura dovrebbe esere trattata chirurgicamente ed ha prospettato due diversi tipi di intervento:
1) intervento con immissione di una vite (?? così ricordo) che dovrebbe favorire una più rapida saldatura della frattura ed avrebbe il vantaggio di un più rapido decorso post ospedaliero; ci è stato prospettato però fra i possibili rischi la lesione del nervo faciale;
2) intervento che bloccherebbe la mandibola con una specie di tutore (??) che il malato dovrebbe portare per circa 30 gg; mi è sembrato di capire che durante questi giorni l'apertura della bocca rimarrebbe molto limitata e si dovrebbe nutrirsi con l'ausilio di una cannula.
Mi rendo conto dela superficialità della descrizione, ma il tutto ci è stato descritto molto velocemente....
Ha lasciato a noi la scelta di quale intervento eseguire e noi non sappiamo che cosa fare; opteremmo per il primo intervento ma la possibile lesione del nervo faciale ci spaventa non poco....L'intervento è fissato per dopodomani...
Grazie a tutti per la eventuale risposta
[#1]
mi spiace ma senza la possibilità di consultare gli rx effettuati è impossibile dare un consiglio. entrambe le opzioni prospettate sono possibili ed entrambe hanno aspetti in positivo e negativo. il consiglio che posso dare è di affidarvi alla esperienza del centro in cui siete e chiedere quale opzione ritengono più sicura.
Distinti Saluti
Dott. Gil Patrick Vismara
Distinti Saluti
Dott. Gil Patrick Vismara
Dr. gil patrick vismara
[#2]
Ovviamente senza una diagnosi precisa, soprattutto di tipo radiologico, non è possibile dare un'indicazione precisa sul tipo di trattamento.
Attualmente il trattamento delle fratture del condilo mandibolare si articola secondo due principali modalità:
1. cosiddetto "funzionale" o chiuso oppure non chirurgico, che si basa sul bloccaggio intermascellare dapprima rigido, poi elastico e poi funzionale appunto. La letteratura comunque suggerisce di prendere in considerazione questo trattamento come seconda scelta
2. il trattamento chirurgico. Questo può essere "open" ovvero attraverso chirurgia attraverso la cute, con incisioni cioè a livello della faccia, con un rischio (più teorico che altro) di lesione al nervo facciale, peraltro nella maggior parte dei casi transitorio; oppure si può scegliere per un approccio di tipo ENDOSCOPICO. Con una piccola incisione in bocca ed una piccola telecamera si riesce infatti, purchè le condizioni della frattura lo permettano, ad identificare il condilo, ridurlo e a posizionare una o più placchette metalliche per contenere la frattura.
Spero di essere stato sufficientemente charo ed esauriente.
Cordialità
Attualmente il trattamento delle fratture del condilo mandibolare si articola secondo due principali modalità:
1. cosiddetto "funzionale" o chiuso oppure non chirurgico, che si basa sul bloccaggio intermascellare dapprima rigido, poi elastico e poi funzionale appunto. La letteratura comunque suggerisce di prendere in considerazione questo trattamento come seconda scelta
2. il trattamento chirurgico. Questo può essere "open" ovvero attraverso chirurgia attraverso la cute, con incisioni cioè a livello della faccia, con un rischio (più teorico che altro) di lesione al nervo facciale, peraltro nella maggior parte dei casi transitorio; oppure si può scegliere per un approccio di tipo ENDOSCOPICO. Con una piccola incisione in bocca ed una piccola telecamera si riesce infatti, purchè le condizioni della frattura lo permettano, ad identificare il condilo, ridurlo e a posizionare una o più placchette metalliche per contenere la frattura.
Spero di essere stato sufficientemente charo ed esauriente.
Cordialità
Dr. Marco Rossi
[#4]
Gent.mo Sig.re,
Le è già stato risposto esaurientemente in merito alle modalità tecniche.
Dato che è stata lasciata possibilità di scelta, penso che dovreste richiedere un colloquio pre-operatorio, per una scelta veramente consapevole ed informata.
Cordiali saluti
Le è già stato risposto esaurientemente in merito alle modalità tecniche.
Dato che è stata lasciata possibilità di scelta, penso che dovreste richiedere un colloquio pre-operatorio, per una scelta veramente consapevole ed informata.
Cordiali saluti
Dott. Antonio Maria Miotti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 9.8k visite dal 28/03/2009.
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