Frattura condilo mandibolare

Buongiorno,
Mio fratello, a seguito di una caduta, ha riportato una frattura scomposta del condilo mandibibolare. Il chirurgo del Reparto ci ha detto che la frattura dovrebbe esere trattata chirurgicamente ed ha prospettato due diversi tipi di intervento:
1) intervento con immissione di una vite (?? così ricordo) che dovrebbe favorire una più rapida saldatura della frattura ed avrebbe il vantaggio di un più rapido decorso post ospedaliero; ci è stato prospettato però fra i possibili rischi la lesione del nervo faciale;
2) intervento che bloccherebbe la mandibola con una specie di tutore (??) che il malato dovrebbe portare per circa 30 gg; mi è sembrato di capire che durante questi giorni l'apertura della bocca rimarrebbe molto limitata e si dovrebbe nutrirsi con l'ausilio di una cannula.
Mi rendo conto dela superficialità della descrizione, ma il tutto ci è stato descritto molto velocemente....
Ha lasciato a noi la scelta di quale intervento eseguire e noi non sappiamo che cosa fare; opteremmo per il primo intervento ma la possibile lesione del nervo faciale ci spaventa non poco....L'intervento è fissato per dopodomani...
Grazie a tutti per la eventuale risposta
[#1]
Dr. Gil Patrick Vismara Chirurgo maxillo facciale, Medico estetico, Chirurgo d'urgenza 14
mi spiace ma senza la possibilità di consultare gli rx effettuati è impossibile dare un consiglio. entrambe le opzioni prospettate sono possibili ed entrambe hanno aspetti in positivo e negativo. il consiglio che posso dare è di affidarvi alla esperienza del centro in cui siete e chiedere quale opzione ritengono più sicura.
Distinti Saluti

Dott. Gil Patrick Vismara

Dr. gil patrick vismara

[#2]
Dr. Marco Rossi Chirurgo maxillo facciale 7 1
Ovviamente senza una diagnosi precisa, soprattutto di tipo radiologico, non è possibile dare un'indicazione precisa sul tipo di trattamento.
Attualmente il trattamento delle fratture del condilo mandibolare si articola secondo due principali modalità:
1. cosiddetto "funzionale" o chiuso oppure non chirurgico, che si basa sul bloccaggio intermascellare dapprima rigido, poi elastico e poi funzionale appunto. La letteratura comunque suggerisce di prendere in considerazione questo trattamento come seconda scelta
2. il trattamento chirurgico. Questo può essere "open" ovvero attraverso chirurgia attraverso la cute, con incisioni cioè a livello della faccia, con un rischio (più teorico che altro) di lesione al nervo facciale, peraltro nella maggior parte dei casi transitorio; oppure si può scegliere per un approccio di tipo ENDOSCOPICO. Con una piccola incisione in bocca ed una piccola telecamera si riesce infatti, purchè le condizioni della frattura lo permettano, ad identificare il condilo, ridurlo e a posizionare una o più placchette metalliche per contenere la frattura.
Spero di essere stato sufficientemente charo ed esauriente.
Cordialità

Dr. Marco Rossi

[#3]
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Grazie, Grazie!!
Sono proprio queste le informazioni che avevamo bisogno di sapere...
[#4]
Dr. Antonio Maria Miotti Chirurgo maxillo facciale, Dentista, Otorinolaringoiatra, Medico legale 659 9
Gent.mo Sig.re,
Le è già stato risposto esaurientemente in merito alle modalità tecniche.
Dato che è stata lasciata possibilità di scelta, penso che dovreste richiedere un colloquio pre-operatorio, per una scelta veramente consapevole ed informata.
Cordiali saluti

Dott. Antonio Maria Miotti

[#5]
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Durante il colloquio pre-operatorio il chirurgo ci ha poi detto che "vedendo megio la radiografia" le condizioni della frattura non permettevano di operare con un trattamento di tipo endoscopico e quindi si è proceduto con il bloccaggio intermascellare....