Calcolo ghiandola sottomandibolare
Buongiorno.
Mia moglie (anni 40) ha un calcolo di oltre mezzo centimetro all'interno della ghiandola sottomandibolare. E' stata già operata circa un anno fa in via endoscopica, attraverso il relativo dotto, senza risultati, nel senso che, essendo presenti due diversi calcoli, non si è riuscito ad eliminare quello più profondo che è attualmente all'interno della ghiandola sottomandibolare che si presenta molto gonfia e visibile anche da un lieve rigonfiamento del collo. Pur avendo fatto la consueta cura con antibiotici e cortisone non ci sono stati miglioramenti per quanto riguarda le dimensioni della ghiandola che è rimasta inalterata e dura al tatto. L'otorino che l'ha visitata ha consigliato di effettuare l'intervento di asportazione della stessa, avendo lei avuto nel corso di quest'ultimo anno dolenzia al momento della deglutizione. Lo stesso medico ci ha avvertiti di quello che può essere l'unico rischio dell'operazione ovvero una lesione temporanea o permanente del ramo marginalis del nervo mandibolare. Questo rischio è naturalmente per lei più elevato per la notevole infiammazione cronica presente che potrebbe aver prodotto delle aderenze. La mia domanda è: in un caso come quello descritto, al di là della bravura ed esperienza dell'otorino che vuole operarla, è corretto rivolgersi a tale specialista oppure sarebbe il caso di optare per un chirurgo maxillo facciale che riduca al minimo le possibilità di danni al nervo? Se così fosse, potreste indicarmi un ospedale nel Veneto a cui rivolgermi con fiducia? Grazie in ogni caso.
Mia moglie (anni 40) ha un calcolo di oltre mezzo centimetro all'interno della ghiandola sottomandibolare. E' stata già operata circa un anno fa in via endoscopica, attraverso il relativo dotto, senza risultati, nel senso che, essendo presenti due diversi calcoli, non si è riuscito ad eliminare quello più profondo che è attualmente all'interno della ghiandola sottomandibolare che si presenta molto gonfia e visibile anche da un lieve rigonfiamento del collo. Pur avendo fatto la consueta cura con antibiotici e cortisone non ci sono stati miglioramenti per quanto riguarda le dimensioni della ghiandola che è rimasta inalterata e dura al tatto. L'otorino che l'ha visitata ha consigliato di effettuare l'intervento di asportazione della stessa, avendo lei avuto nel corso di quest'ultimo anno dolenzia al momento della deglutizione. Lo stesso medico ci ha avvertiti di quello che può essere l'unico rischio dell'operazione ovvero una lesione temporanea o permanente del ramo marginalis del nervo mandibolare. Questo rischio è naturalmente per lei più elevato per la notevole infiammazione cronica presente che potrebbe aver prodotto delle aderenze. La mia domanda è: in un caso come quello descritto, al di là della bravura ed esperienza dell'otorino che vuole operarla, è corretto rivolgersi a tale specialista oppure sarebbe il caso di optare per un chirurgo maxillo facciale che riduca al minimo le possibilità di danni al nervo? Se così fosse, potreste indicarmi un ospedale nel Veneto a cui rivolgermi con fiducia? Grazie in ogni caso.
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È un intervento che viene eseguito da entrambi gli specialisti.
Il rischio pur se piccolo esiste, e sicuramente un chirurgo che ha effettuato molti interventi di questo tipo avrà più esperienza.
Ma ahimè il chirurgo non è infallibile e talvolta la situazione anatomica e le difficoltà contingenti possono far esitare in una lesione del nervo ( anche se nella maggioranza dei casi sarà temporanea)
Cordiali saluti
Il rischio pur se piccolo esiste, e sicuramente un chirurgo che ha effettuato molti interventi di questo tipo avrà più esperienza.
Ma ahimè il chirurgo non è infallibile e talvolta la situazione anatomica e le difficoltà contingenti possono far esitare in una lesione del nervo ( anche se nella maggioranza dei casi sarà temporanea)
Cordiali saluti
Dr. FEDERICO SERVADIO
Specialista in Chirurgia Maxillo-Facciale
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Potrebbe essere una complicazione locale e rendere più difficile la dissezione e la separazione dei tessuti , ma come detto un chirurgo che ha effettuato molti interventi di questo tipo, sa esattamente cosa deve fare e può ridurre i rischi a quasi zero.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.6k visite dal 26/02/2018.
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