Areola addensamento osseo apice distale di 47
Salve. Ho eseguito cone beam (CT) settoriale inf dx. È stata identificata una areola di addensamento osseo a contorni finemente irregolari a ridosso dell'apice distale di 47. Il mio dentista mi ha indirizzato ad uno specialista ospedaliero che mi vedrà tra un mese (tempo di attesa in regime di libera professione). La lesione a vedere la CT è tondeggiante e di circa 5 mm diametro. Il mio dentista dice di non preoccuparmi. Volevo sapere se qualcuno mi sa dire di cosa si può trattare - fermo restando che già mi è stato comunicato che per confermare di cosa si tratta è necessario eseguire una biopsia. Ringrazio anticipatamente.
[#1]
Buonasera,
la lesione osteoaddensante in corrispondenza di un apice radicolare,è da riferirsi molto verosimilmente ad un cementoma.
ll cementoma è considerato una lesione reattiva delle cellule odontogenetiche del legamento parodontale di natura irritativa.
La sua origine è sconosciuta, anche se a volte può essere associato a un lieve trauma cronico a carico dei denti interessati.
La morfologia varia con la fase di sviluppo. Nello stadio iniziale appare come un'area di radiotrasparenza periapicale e può essere scambiato con un granuloma periapicale o una cisti radicolare. Nella seconda fase è misto, sia radiotrasparente che radiopaco, con predominanza di radiopacità. Nella terza fase predomina la porzione opaca, con una sottile area di radiotrasparenza periferica.
Più spesso è localizzato nella mandibola, frequente all'apice degli incisivi mandibolari.
Una volta fatta la diagnosi non è necessaria alcuna terapia,ma un monitoraggio periodico.
Ovviamente,non conoscendo il caso clinico,e non potendo
vedere le lastre,le do' informazioni che comunque vanno
verificate in sede di visita specialistica.
Buona Serata
la lesione osteoaddensante in corrispondenza di un apice radicolare,è da riferirsi molto verosimilmente ad un cementoma.
ll cementoma è considerato una lesione reattiva delle cellule odontogenetiche del legamento parodontale di natura irritativa.
La sua origine è sconosciuta, anche se a volte può essere associato a un lieve trauma cronico a carico dei denti interessati.
La morfologia varia con la fase di sviluppo. Nello stadio iniziale appare come un'area di radiotrasparenza periapicale e può essere scambiato con un granuloma periapicale o una cisti radicolare. Nella seconda fase è misto, sia radiotrasparente che radiopaco, con predominanza di radiopacità. Nella terza fase predomina la porzione opaca, con una sottile area di radiotrasparenza periferica.
Più spesso è localizzato nella mandibola, frequente all'apice degli incisivi mandibolari.
Una volta fatta la diagnosi non è necessaria alcuna terapia,ma un monitoraggio periodico.
Ovviamente,non conoscendo il caso clinico,e non potendo
vedere le lastre,le do' informazioni che comunque vanno
verificate in sede di visita specialistica.
Buona Serata
Dr. Luigi De Socio
Specialista in Odontoiatria
Perfezionato in Ortodonzia
Perfezionato in Gnatologia
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 16.6k visite dal 03/07/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.