Calcolo parotide dx

Buongiorno, è da circa un anno che soffro di coliche alla parotide dx, che si sono sempre risolte con l'uscita di saliva densa e salata. All'ecografia però i calcoli non sono mai risultati. Più di una settimana fa ho girato la testa mentre parlavo e mi è scrocchiata la mandibola. Da allora ho iniziato a sentire un indolenzimento all'angolo mandibolare. Questa era la classica sensazione che provo quando mi sta per venire una colica. Che è arrivata due gg dopo mangiando alici marinate. Da allora e sono passati 8 gg, alla stimolazione della ghiandola tramite massaggio non mi è uscita la saliva densa. Ho eseguito eco che riscontra, questa volta, la presenza di un calcolo di 3 mm x 1,8 nel dotto di stenone, con dilatazione dello stesso prima del calcolo e normale calibro subito dopo. La ghiandola fortunatamente sta bene. Da una settimana sto facendo augumentin e brufen, va meglio ma alla palpazione ho ancora un po' di dolore. Sono stata in visita all'eastman di Roma, l'otorino mi ha detto che se non passa con la terapia si può pensare all'intervento radicale della parotide. Mi sono opposta ricordando al medico che oggi ci sono nuove tecniche in proposito....le ho chiesto della sonda direttamente nel dotto...mi ha detto che il mio calcolo è grande, 3 mm è grande? Allora le ho chiesto della litotrissia, ma mi ha risposto che a Roma non la fanno e che la sonda la utilizzano solo all'isola Tiberina. Voi che indicazioni potete darmi in proposito? Grazie.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215

Gentile Paziente, non è escluso che si possa trattare di quel quadro clinico che , a mio parere, va sotto diverse denominazioni a seconda della sua diversa manifestazione clinica: Ipertrofia Parotidea, Ipertrofia Mssetero- Parotidea, Parotite non epidemica (se associata a infiammazione e o infezione) Scialolitiasi se si riscontrano calcoli, Ipertrofia Essenziale del Massetere se questo muscolo assume dimensioni anche esteticamente sgradevoli. Si tratta di quadri definiti abbastanza enigmatici nella letteratura scientifica, con qualche indicazione terapeutica per l'episodio acuto, ma senza spiegazioni per le recidive. Se il problema ricorre o cronicizza, come in tutte le patologie ricorrenti o croniche credo si debba attentamente considerare le condizioni di "terreno". Per terreno , in questo caso, intendo una struttura sfavorevole, che in questo caso é costituita dall'ipertono del massetere legato alla sfavorevole occlusione dentaria . Il massetere contratto aumenta la dimensione del ventre muscolare e comprime così il dotto escretore della parotide (dotto di Stenone), che decorre in intimo contatto con il muscolo. Ciò causa ristagno salivare e gonfiore: di qui le aree ipoecogene o anecogene riscontrate nell’ecografia, che altro non sono che saliva, con qualche eventuale infiltrazione infiammatoria. L’ostruzione , peraltro, non è quasi mai serrata (a meno di un grosso calcolo, che si può formare per precipitazione a seguito del ristagno salivare), per cui il quadro può risolversi spontaneamente, come nel suo caso , salvo poter ricorrere.
Se il mio sospetto è giusto, la terapia è rivolta anzitutto ad allentare la tensione del massetere intreressato, ed é semplice e rapidamente risolutiva se il caso é ben inquadrato e se, nel suo caso, con questa facilitazione il calcolo "passa" . La prognosi può invece essere triste se il caso non viene compreso e il danno tissutale si ripropone troppe volte: si va alla parotidectomia , con grave rischio di lesione del nervo Facciale, intervento che forse nel suo caso è stato programmato un po’ frettolosamente.
Ovviamente va sottolineato che una consulenza via internet può solo rappresentare un'ipotesi,che va sempre rivalutata in sede clinica sotto diretto controllo del medico: per dire di più bisognerebbe poter veder direttamente la situazione
Su questa problematica ho pubblicato uno studio pilota sul bambino :
Bernkopf E. Colleselli P. Broia V De Benedictis F.M.:Is recurrent parotitis in childhood still an enigma? a pilot experience. Acta Paediatrica 2008 97, pp. 478–482 Impact Factor: 1.297


La problematica dell’adulto è, a mio parere , molto simile.

Cordiali saluti ed auguri

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com