Sospetto adenoma pleomorfo
Salve,
sono un uomo di 37 anni e da qualche mese ho un piccolo problema che mi sta conducendo (forse) alla scoperta di avere un adenoma plemorfo dellla parotide.
Tutto è iniziato la scorsa estate. Dopo una doccia, con acqua entrata nell'orecchio destro, ho avvertito il senso di orecchio "ovattato", passato la notte.
Il mattino, però, sono stato colto da un fortissimo torcicollo, difficilissimo da mandar via. Ho seguito una terapia a base di Muscoril compresse (su suggerimento del medico curante) ma il torcicollo ha faticato moltissimo a passare. La fase acuta è terminata, ma ancora adesso mentre scrivo, al lato dx avverto un leggero risentimento. Cito questo episodio, perchè non so se possa avere un nesso con quello che mi è poi accaduto 1 mese fa.
Circa 1 mese fa, infatti, di ritorno dal pranzo, ho avvertito un gonfiore improvviso sotto l'orecchio dx, all'altezza dell'angolo della mandibola, in posizione posteriore, che ha determinato un grosso rigonfiamento poi tornato alla normalità da solo. Il problema è che è rimasta una pallina, molto mobile, nella zona.
Sono ritornato dal medico curante, che mi ha indirizzato dal dentista.
Il mio dentista di fiducia ha eseguito una visita della zona dentale interessata (dove ho un dente del giudizio occluso) ed ha eseguito una ortopantomografia, escludendo con certezza che fossero i denti la causa della pallina.
Ho quindi eseguito (sempre su consiglio del medico curante) una ecografia. Il risultato è stato: "...a livello della tumefazione clinicamente palpabile in regione parotidea dx ha documentato la presenza di una formazione ovalare di 15mm, solida, disomogenea priva di segnale colore al controllo colordoppler di non univoca interpretazione (linfonodo reattivo, altro); in corrispondenza della porzione superficiale della parotide coesiste formazione linfonodale di morfologia conservata con ilo adiposo centrale ben documentabile di 8mm. In corrispondenza della loggia sottomandibolare si reperta altra formazione linfonodale di forma ovalare di 8mm di significato reattivo".
Il medico curante ha deciso di seguire la strada di una terapia antibiotica (via orale, due cicli di 5 giorni intramezzati da una settimana di pausa) e poi di nuovo il controllo ecografico.
Ho iniziato la terapia antibiotica, e subito mi sono rassicurato perchè mi sembrava (al tatto) che la pallina si stesse sgonfiando.
Al termine della terapia, circa un mese dopo la prima, ho rifatto l'eco (pensando ad un calcolo salivare, come da medico ed ecografo anticipato) ed il risultato purtroppo è stato: "... in sede parotidea dx si rileva formazione ovalare delle dimensioni attuali di circa 1,3cm con minima regressione; ecostruttura solida relativamente disomogenea; alla valutazione colordoppler sono apprezzabili alcuni rami intra nodulari. Il reperto appare riferibile a formazione parotidea, appare opportuna valutazione citologia e videat chirurgico. Normali i tessuti continui."
Dal ritiro del risultato mi sono molto spaventato, pensando immediatamente ad un tunore della parotide. Le foto ecografiche dell'adenoma pleomorfo che si trovano sul web sono molto molto simili a quello che io ho sulla parotide dx. La pallina è estremamente palpabile e mobile, con contorni netti.
Ho fissato una visita con un chirurgo del maxillo facciale, che farò nei prossimi giorni.
Le mie domande sono molteplici: può non essere un tumore della parotide? Andare da un chirurgo è la strada giusta? Ha senso fare un agoaspirato come consigliato da tanti? E se poi si rompesse il nucleo del possibile adenoma facilitandone l'uscita? L'intervento è necessario? Quali sono le modalità visto che la pallina è sottocutanea? Si rischia la paralisi del volto? La cicatrice sarebbe ampia? Il possibile intervento è in anestesia totale o parziale? Lo so che vi ho riempito di domande, ma tanti sono i dubbi che ho in mente in questi giorni... Grazie.
sono un uomo di 37 anni e da qualche mese ho un piccolo problema che mi sta conducendo (forse) alla scoperta di avere un adenoma plemorfo dellla parotide.
Tutto è iniziato la scorsa estate. Dopo una doccia, con acqua entrata nell'orecchio destro, ho avvertito il senso di orecchio "ovattato", passato la notte.
Il mattino, però, sono stato colto da un fortissimo torcicollo, difficilissimo da mandar via. Ho seguito una terapia a base di Muscoril compresse (su suggerimento del medico curante) ma il torcicollo ha faticato moltissimo a passare. La fase acuta è terminata, ma ancora adesso mentre scrivo, al lato dx avverto un leggero risentimento. Cito questo episodio, perchè non so se possa avere un nesso con quello che mi è poi accaduto 1 mese fa.
Circa 1 mese fa, infatti, di ritorno dal pranzo, ho avvertito un gonfiore improvviso sotto l'orecchio dx, all'altezza dell'angolo della mandibola, in posizione posteriore, che ha determinato un grosso rigonfiamento poi tornato alla normalità da solo. Il problema è che è rimasta una pallina, molto mobile, nella zona.
Sono ritornato dal medico curante, che mi ha indirizzato dal dentista.
Il mio dentista di fiducia ha eseguito una visita della zona dentale interessata (dove ho un dente del giudizio occluso) ed ha eseguito una ortopantomografia, escludendo con certezza che fossero i denti la causa della pallina.
Ho quindi eseguito (sempre su consiglio del medico curante) una ecografia. Il risultato è stato: "...a livello della tumefazione clinicamente palpabile in regione parotidea dx ha documentato la presenza di una formazione ovalare di 15mm, solida, disomogenea priva di segnale colore al controllo colordoppler di non univoca interpretazione (linfonodo reattivo, altro); in corrispondenza della porzione superficiale della parotide coesiste formazione linfonodale di morfologia conservata con ilo adiposo centrale ben documentabile di 8mm. In corrispondenza della loggia sottomandibolare si reperta altra formazione linfonodale di forma ovalare di 8mm di significato reattivo".
Il medico curante ha deciso di seguire la strada di una terapia antibiotica (via orale, due cicli di 5 giorni intramezzati da una settimana di pausa) e poi di nuovo il controllo ecografico.
Ho iniziato la terapia antibiotica, e subito mi sono rassicurato perchè mi sembrava (al tatto) che la pallina si stesse sgonfiando.
Al termine della terapia, circa un mese dopo la prima, ho rifatto l'eco (pensando ad un calcolo salivare, come da medico ed ecografo anticipato) ed il risultato purtroppo è stato: "... in sede parotidea dx si rileva formazione ovalare delle dimensioni attuali di circa 1,3cm con minima regressione; ecostruttura solida relativamente disomogenea; alla valutazione colordoppler sono apprezzabili alcuni rami intra nodulari. Il reperto appare riferibile a formazione parotidea, appare opportuna valutazione citologia e videat chirurgico. Normali i tessuti continui."
Dal ritiro del risultato mi sono molto spaventato, pensando immediatamente ad un tunore della parotide. Le foto ecografiche dell'adenoma pleomorfo che si trovano sul web sono molto molto simili a quello che io ho sulla parotide dx. La pallina è estremamente palpabile e mobile, con contorni netti.
Ho fissato una visita con un chirurgo del maxillo facciale, che farò nei prossimi giorni.
Le mie domande sono molteplici: può non essere un tumore della parotide? Andare da un chirurgo è la strada giusta? Ha senso fare un agoaspirato come consigliato da tanti? E se poi si rompesse il nucleo del possibile adenoma facilitandone l'uscita? L'intervento è necessario? Quali sono le modalità visto che la pallina è sottocutanea? Si rischia la paralisi del volto? La cicatrice sarebbe ampia? Il possibile intervento è in anestesia totale o parziale? Lo so che vi ho riempito di domande, ma tanti sono i dubbi che ho in mente in questi giorni... Grazie.
[#1]
gentile utente,
se la neoformazione che lei presenta nella regione parotidea è veramente superficiale come lei dice sarebbe utile ed abbastanza agevole fare un agoaspirato. Nel caso in cui al citologico dovesse esserci un adenoma sarebbe bene sottoporsi ad intervento di parotidectomia superficiale che in mani esperte (viste anche le modeste dimensioni della lesione) non dovrebbe esitare in una paralisi del nervo faciale.
La cicatrice con il tempo non sarà così evidente, se viene praticata una sutura intradermica.
Infine le consiglierei di rivolgersi ad un otorinolaringoiatra.
se la neoformazione che lei presenta nella regione parotidea è veramente superficiale come lei dice sarebbe utile ed abbastanza agevole fare un agoaspirato. Nel caso in cui al citologico dovesse esserci un adenoma sarebbe bene sottoporsi ad intervento di parotidectomia superficiale che in mani esperte (viste anche le modeste dimensioni della lesione) non dovrebbe esitare in una paralisi del nervo faciale.
La cicatrice con il tempo non sarà così evidente, se viene praticata una sutura intradermica.
Infine le consiglierei di rivolgersi ad un otorinolaringoiatra.
dott. Lepanto Lentini
[#2]
Ex utente
Gentile Dott. Lentini,
innanzitutto la ringrazio per la velocissima risposta. E' davvero molto importante, in questo momento, avere dei feed-back da persone esperte e competenti nel campo come Lei ed i suoi colleghi che scrivete qui.
Ho eseguito la prima visita (come punto di partenza) da un Chirurgo Maxillo Facciale che mi ha tranquillizzato su tutte le possibili evenienze, senza escludere (anzi...) la possibilità dell'intervento.
Per adesso mi ha prescritto una settimana di anti-infiammatori (uniti ad un gastro protettore) e poi di nuovo una visita di controllo. Se la tumefazione (come credo) resterebbe palpabile, loro opterebbero per una RNM con e senza contrasto piuttosto che un agoaspirato.
Nel caso il risultato della RNM evidenziasse la presenza di un tumore parotideo si interverrebbe con parotidectomia superficiale, come da Lei anticipato.
Anche lui ha aggiunto di farmi comunque vedere da un otorino...
Le domande che adesso, cortesemente, le rivolgo sono altre: le sembra la strada corretta quella della RNM con e senza contrasto? Come reputa il reparto a cui mi sono rivolto (Maxillo Facciale dell'Umberto I di Roma, del Prof. Iannetti)? Ci sono altri centri di eccellenza sulla mia città, Roma, (Gemelli del Prof. Pelo o San Filippo Neri del Dr. Nisii)? Anche in caso di tumefazioni "piccole" è necessaria la ferita sin sotto il mento? Quali sono le reali possibilità di recidive, visto che l'adenoma sembra un tumore sì benigno, ma coriaceo e tendente a recidivare? E' davvero così frequente (50% dei casi)?
Grazie ancora, è che vedendo le foto dei vari interventi su Web mi sono un po' spaventato.
innanzitutto la ringrazio per la velocissima risposta. E' davvero molto importante, in questo momento, avere dei feed-back da persone esperte e competenti nel campo come Lei ed i suoi colleghi che scrivete qui.
Ho eseguito la prima visita (come punto di partenza) da un Chirurgo Maxillo Facciale che mi ha tranquillizzato su tutte le possibili evenienze, senza escludere (anzi...) la possibilità dell'intervento.
Per adesso mi ha prescritto una settimana di anti-infiammatori (uniti ad un gastro protettore) e poi di nuovo una visita di controllo. Se la tumefazione (come credo) resterebbe palpabile, loro opterebbero per una RNM con e senza contrasto piuttosto che un agoaspirato.
Nel caso il risultato della RNM evidenziasse la presenza di un tumore parotideo si interverrebbe con parotidectomia superficiale, come da Lei anticipato.
Anche lui ha aggiunto di farmi comunque vedere da un otorino...
Le domande che adesso, cortesemente, le rivolgo sono altre: le sembra la strada corretta quella della RNM con e senza contrasto? Come reputa il reparto a cui mi sono rivolto (Maxillo Facciale dell'Umberto I di Roma, del Prof. Iannetti)? Ci sono altri centri di eccellenza sulla mia città, Roma, (Gemelli del Prof. Pelo o San Filippo Neri del Dr. Nisii)? Anche in caso di tumefazioni "piccole" è necessaria la ferita sin sotto il mento? Quali sono le reali possibilità di recidive, visto che l'adenoma sembra un tumore sì benigno, ma coriaceo e tendente a recidivare? E' davvero così frequente (50% dei casi)?
Grazie ancora, è che vedendo le foto dei vari interventi su Web mi sono un po' spaventato.
[#3]
per quanto riguarda la RMN può andare bene anche se l'agoaspirato Le darebbe un indirizzo sull'eventuale istologia.
Il Prof Iannetti è un chirurgo maxillo-facciale molto bravo; la ferita di solito non arriva sino al mento; una percentuale di recidiva purtroppo è insita nell'adenoma pleomorfo (tumore dotato di pseudopodi; o rottura intraoperatoria con diffusione delle cellule).
stia sereno.
Il Prof Iannetti è un chirurgo maxillo-facciale molto bravo; la ferita di solito non arriva sino al mento; una percentuale di recidiva purtroppo è insita nell'adenoma pleomorfo (tumore dotato di pseudopodi; o rottura intraoperatoria con diffusione delle cellule).
stia sereno.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 13.6k visite dal 24/11/2008.
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