Disturbo ATM

Buonasera, spero di non dilungarmi troppo e di essere il più conciso possibile. Sono un ragazzo di 21 anni e da 8 mesi ho un dolore intenso nel condotto uditivo destro (NON acufeni) quando ascolto della musica (in particolare i bassi) o quando provo a cantare. 8 mesi fa , agosto 2015, ho avuto i primi fastidi all'interno dell'orecchio. Sfortunatamente, circa una settimana dopo i primi fastidi, sono stato vittima di una violenza immotivata da parte di sconosciuti (tipo arancia meccanica per intenderci) e ho ricevuto un pugno proprio sulla tempia destra per strada. Per diversi giorni non riuscivo a chiudere la bocca a causa di forte fitte alla tempia e ho notato che la mia bocca si era storta e l'apertura era minima. Dalle tac che mi fecero al pronto soccorso risultava esserci un semplice ematoma e zero fratture. Bene dopo 8 mesi sto meglio, la bocca la apro come prima e da allora sto portando un BITE LISCIO tutti i giorni anche la notte; nonostante tutto quando ascolto una musica più alta ho ancora molto dolore che si estende fino alla mandibola e dietro il collo vicino i linfonodi. Sono stato da tutti i medici del settore: Otorinolaringoiatra, Maxillo-facciale e Gnatologo. Dalle analisi del primo l'orecchio risulta non avere problemi, il Maxillo e lo Gnatologo mi hanno indirizzato verso il bite che sto portando da 7 mesi. Recentemente sono stato da un altro gnatologo, professore universitario e secondo lui il bite NON è la soluzione, ma potrebbero esserci problemi di tipo neurologico o microfratture che la tac del pronto soccorso non può far vedere. Cosa pensate? Ammetto di essere un ragazzo introverso, inoltre quest'estate ero molto teso a causa di problemi di colon irritato che mi hanno causato emorroidi sanguinose con paura di andare al bagno. Spero in un vostro parere, e se ci fosse un dottore che ha risolto il problema a uno o più pazienti che presentavano gli stessi problemi, sarei felice di contattarlo e magari di prendere un appuntamento (ovunque si trovi).
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Paziente, la prescrizione di un bite, in un caso come il suo è corretta, ma dire "un bite" é come dire "una pillola" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale, e , come una pillola consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni una pillola può risolvere una patologia), così il bite rappresenta la configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e fa realizzare: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l''oggetto artigianale che qualunque tecnico realizza in un''ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima.
Se però dopo alcuni mesi di bite, portato 24 ore al giorno pasti esclusi, non si arriva ad un risultato, delle due l''una: o i suoi problemi non dipendono dall''occlusione e dall''ATM (ma ne dubito), oppure il bite potrebbe essere inadeguato, o, infine, non è stato prescritto con le caratteristiche adeguate al suo caso, forse perché i suoi problemi non rientravano negli obiettivi.
Sul funzionanento dell''ATM può avere qualche ulteriore informazione aprendo questo link:

http://www.studiober.com/patologie/patologia-dellatm-gnatologia-classic
N.B.: dopo aver aperto il link, si deve clikkare su: "continua e apri il sito.."

Ovviamente quanto sopra ha valore del tutto relativo, non potendosi avere via rete gli indispensabili riscontri di una visita diretta: è importante che il dentista al quale si rivolge sia esperto in problemi dell''Articolazione Temporo Mandibolare (ATM): non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Le suggerirei di dare un''occhiata all''articolo linkato qui sotto.
Cordiali saluti ed auguri.

www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, si deve clikkare su: "continua e apri il sito.."

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
"Dalle analisi del primo l'orecchio risulta non avere problemi, il Maxillo e lo Gnatologo mi hanno indirizzato verso il bite che sto portando da 7 mesi (LISCIO tutti i giorni anche la notte). Recentemente sono stato da un altro gnatologo, professore universitario e secondo lui il bite NON è la soluzione, ma potrebbero esserci problemi"

Il suo non sembra un caso semplice.
Non le so assolutamente dire quale gnatologo ha ragione (ammesso che uno dei due abbia centrato il problema).
DI CERTO la questione dell'indossare il bite 24 ore al giorno o solo la notte NON HA ALCUNA RILEVANZA.
Le ore notturne sono sufficienti al cervello per memorizzare le nuove informazioni di occlusione e movimento che un bite (NON LISCIO) può fornire.
Dai bite che personalmente allestisco mi aspetto infatti un risultato in pochi giorni.

Mi focalizzerei su questo aspetto: un bite deve avere una forma che riprogrammi il movimento della mandibola, INDIPENDENTEMENTE dal trauma subito.
24/24 o solo notturno non ha nessuna importanza.





www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73
Se però dopo alcuni mesi di bite, portato 24 ore al giorno pasti esclusi......
Se Lei si rivolge ad un altro professionista che le dice di portare il bite per un tempo inferiore non è che il secondo professionista sbaglia.... è che il dr Bernkopf indica una metodica terapeutica (di sicuro valida) superiore alle altre senza avere nessuna prova scientifica di quanto afferma.
Si io ho risolto problemi di questo tipo, ma credo che li abbiano risolti anche i colleghi che mi hanno preceduti, con bite adeguati. Non valuti i colleghi in base alle ore che fanno portare il bite come sembra indicare Bernkopf .....
Quello che porta ora è molto probabilmente inadeguato sia che lo porti 8 ore che 24.
Il collega scrive:
Se però dopo alcuni mesi di bite, portato 24 ore al giorno pasti esclusi, non si arriva ad un risultato, delle due l''una:
1) i suoi problemi non dipendono dall''occlusione e dall''ATM (ma ne dubito),
2) il bite potrebbe essere inadeguato,
3) non è stato prescritto con le caratteristiche adeguate al suo caso, forse perché i suoi problemi non rientravano negli obiettivi.

Non è scritto da nessuna parte che il punto due e tre (confusi dal collega) che il bite adeguato funziona solo dopo 24 ore.
Anche il Dr Formentelli credo condivida i primi due punti, il terzo no. La prego non valuti l'efficacia della terapia (la bravura dello gnatologo) in base alle ore che indica di portare il bite.
Facciamo un esempio banale, quando si fanno terapie manuali nel corpo per mezz'ora non è che durano per sempre.... ma se ripetute diverse volte alla settimana spesso portano a remissioni/scomparsa del dolore per un certo periodo di tempo. Bite costruiti in modo da fare stretching mandibolare (che vengono portati tutte le notti per mesi) assolutamente meno di 24 ore perché non dovrebbero funzionare? Se funziona una terapia manuale fatta per mezz'ora due tre volte alla settimana perché non dovrebbe funzionare uno stretching alto portato per tutta la notte?
Il cervello che differenze trova tra mezz'ora di massaggi alla spalla e mezz'ora di stretching mandibolare?
Altre spiegazioni su https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2274-memoria-bite-dolore-e-nuove-prospettive-terapeutiche.html e chi dovesse pensare che di questi meccanismi non si deve tener conto nell'uomo legga
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3268359/ articolo citato da 1179 altre pubblicazioni scientifiche.

https://www.medicitalia.it/dtonlorenzi/#info

[#4]
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
I Colleghi non sanno nemmeno leggere:
"da allora sto portando un bite liscio TUTTI I GIORNI anche la notte;"
La mia risposta "Se però dopo alcuni mesi di bite, portato 24 ore al giorno pasti esclusi, non si arriva ad un risultato,...." è del tutto pertinente al suo caso.
Cordiali saluti ed auguri

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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
Il collega Bernkopf, peraltro molto competente, invece fa finta di non saper leggere:

"Quello che porta ora è molto probabilmente inadeguato sia che lo porti 8 ore che 24."

Qui sta il nucleo del problema, non nelle 24 ore.
[#6]
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Ho letto con molta attenzione tutte le risposte. Ho letto anche l'articolo correlato dal dr.Bernkopf e l'ho trovato molto interessante, ho dimenticato di dirvi infatti di avere un morso profondo. Detto questo vorrei aggiungere che ho una deviazione laterale verso destra, spesso mangio usando solo il lato destro e dormo a pancia in giù appoggiando il lato sinistro del volto sul cuscino (noto che questa posizione mi forza la mandibola proprio in alto verso destra). Possono queste abitudini aver influito sul problema? Passando ora alla questione del bite ho riscontrato una vostra posizione unanime sulla struttura errata che mi è stata assegnata. Per il dr.Formentelli mi sembra di aver capito che il bite debba forzare verso la posizione corretta e non essere liscio. In questo caso però la mandibola verrebbe serrata e non mantenuta libera. Se la questione fondamentale del problema è insita nel bite e sapendo che ho un morso profondo con deviazione verso destra, cosa dovrei fare? Il bite che ho non è stato fatto con l'impiego dell'arco facciale (era invece fondamentale farlo?) ed è alto all'incirca poco più di due millimetri. In conclusione esistono quindi diverse forme di bite oltre a quello liscio che dipendono dalla costituzione mandibolare del paziente. Per concludere devo allora revisionare il bite, evidentemente ho un problema dell'articolazione che "stuzzica" l'apparato uditivo, tanto che quando i tre ossicini (martello, incudine e staffa) vibrano più forte del dovuto per via di un suono più intenso, come un basso riprodotto da casse molto amplificate, queste vibrazioni si riversano su una fascia innervata e toccata dal condilo mandibolare estendendo così l'infiammazione sulle zone limitrofe. Sto facendo ulteriori esami, eventualmente vi farò sapere nel caso non si riscontrino miglioramenti. Un caloroso saluto
[#7]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
Parlo di quello che faccio io.

In genere allestisco un bite inferiore che centri la posizione della mandibola.
Da qui parto per far fare alla mandibola i movimenti che voglio io.
Tutto il contrario di mantenerla serrata, ma non libera di andare dove vuole.
Il bite è da indossare esclusivamente la notte.
L'arco facciale è inutile (sempre con la mia metodica).

Partendo dalla posizione di mandibola centrata, e rendendo difficili all'inizio i movimenti di lateralità ma solo di protrusione imposto una serie di regolazioni progressive, essenzialmente sui canini e sulla faccia esterna degli ultimi molari (il bite ha una forma particolare che lo permette), modificando il carico in modo da far fare ai condili un allontanamento dalla fossa.

Una volta ottenuto l'allontanamento dei condili che deve permanere anche di giorno, verificabile con la scomparsa dei click e la netta attenuazione dei sintomi, modifico ancora progressivamente le regolazioni permettendo dei movimenti di lateralità guidati, e cercando un bilanciamento destra-sinistra.

Il tutto avviene in 5-10 sedute, e la terapia prende il nome di Riabilitazione Neuro Muscolo Occlusale.

Se facessi subito le regolazioni del bite finali, il bite sarebbe probabilmente insopportabile e causerebbe verosimilmente dolori.
Deve avvenire lentamente.

Ci sono altre terapie concepite diversamente, e sono tutte valide.

Non è che bisogna NECESSARIAMENTE fare così, come afferma il collega Bernkopf per la sua tecnica.
SI PUO' fare così, come SI PI PUO' fare la terapia del dr. Bernkopf come la trerapia del dr. Tonlorenzi.

Tutte ugualmente valide e supportate scientificamente.

Spero di aver messo chiarezza in mezzo alla confusione creata da alcune nostre perentorie e incaute affermazioni.
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