Anchilosi condilo mandibolare

Gent.mi Dottori, un anno fa, a seguito di incidente, ho riportato diverse fratture scomposte al volto: frattura scomposta pluriframmentaria dei rami mandibolari, con risalita del moncone distale in sede mediale a destra e in sede laterale a sinistra; frattura bifocale del corpo della mandibola in sede mediana e paramediana destra, frattura modicamente infossata dell'arco dello zigomatico di sinistra; fratture pluriframmentarie delle pareti anteriore, mediale, laterale e posteriore dei seni mascellari, con infossamento delle pareti laterali più marcato a destra, frattura pluriframmentaria del processo pterigoideo di destra , frattura pluriframmentaria del corpo dell'osso mascellare con interessamento del processo palatino, frattura dell'osso palatino ad andamento trasversale. Diffusa condizione di emoseno a livello dei seni mascellari.
Enfisema sottocutaneo a livello della regione mascellare. Sono stata sottoposta ad intervento chirurgico di 8 ore, durante il quale sono state posizionate barre metalliche ad arco, con riduzione e contenzione delle fratture con miniplacche e viti e plastica delle ferite della guancia. E' seguito un lungo iter di guarigione, 4 mesi con fisioterapia per riaprire la bocca e riprendere la masticazione. La mandibola ha sempre deviato verso destra e non fa il movimento di lateralizzazione verso sinistra, ho sempre manifestato un impedimento di tipo meccanico, non muscolare, nel senso che sentivo un blocco che impediva quel movimento. Ad un anno dall’intervento ho fatto la TAC. Qui nascono le mie domande.Si rilevano gli esiti di "fracasso" del massicio facciale con fratture della sinfisi mandibolare, del palato duro, delle pareti anteriori dei seni mascellari, dell'arco zigomatico di sinistra e dei colli dei condili mandibolari, fratture ridotte e sintetizzate con placche e viti metalliche. Frattura comminuta dell'apofisi pterigoidea di destra. La frattura del collo del condilo mandibolare di destra non mostra segni di consolidazione; si rileva lussazione anteriore del condilo stesso con parziale artrodesi condilo-temporale. Alla visita di controllo è stata confermata non una lussazione ma una anchilosi del condilo destro, saldatosi al cranio. Mi è stato sconsigliato un altro intervento,mentre mi è stato raccomandato di proseguire con gli esercizi di apertura della bocca per evitare ulteriori complicazioni.Nessuna spiegazione è stata data in merito alla frattura non consolidata.In un secondo momento guardando la TAC,ho visto una vite nella frattura del collo del condilo che evidentemente ha impedito alla frattura di saldarsi.Ho così richiesto una ulteriore visita di controllo per avere chiarimenti.In seguito alla visita è emerso che era necessario un nuovo intervento chirurgico,in quanto in prossimità della vite e della frattura si era creata una pseudo articolazione,è quindi necessario intervento per riposizionare la placca, staccare il condilo dall’osso del cranio, ricreare l'articolazione. Vorrei una vostra consulenza
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Dr. Alberto Diaspro Chirurgo maxillo facciale, Medico estetico, Chirurgo plastico 348 9
Buongiorno
il caso é molto complesso, e quanto Le é stato proposto mira alla risoluzione del problema, che considerato l'intervento a suo tempo eseguito rappresenta certamente un imprevisto, ma valutabile nella generale complessità affrontata per ricostruire il suo volto: ha letto di fracasso facciale perché tale é il termine tecnico per definire la moltitudine di fratture, spesso pluriframmentarie, conseguenti a traumi importanti.
L'articolazione temporo-mandibolare spesso presenta problematiche di questo tipo in seguito a tali eventi e non sempre il trattamento chirurgico é la prima terapia da seguire.
Di più comprenderà che non é possibile esprimere, data la natura del consulto online. Le consiglio un incontro con il suo chirurgo di riferimento al fine di ottenere i chiarimenti richiesti e decidere sul da farsi.
Cordiali saluti

Dr. Alberto Diaspro MD, MSc