malocclusione II classe con palato ogivale e mento sfuggente
salve, prima di tutto vorrei ringraziare tutti i dottori di questo sito per il grande servizio che offrono gratuitamente a noi pazienti. purtroppo ho una malocclusione di II classe che presenta palato ogivale e mandibola retroposizionata (tale malformazione scheletrica si è sviluppata in quanto da bambino ho fatto uso del succhiotto fino ai 3 anni durante il sonno e perchè a causa di asma e allergie infantili sono diventato un respiratore orale, oltre al fatto che mia nonna paterna aveva una simile malocclusione) con una divergenza di 1 cm tra arcata superiore e inferiore. il chirurgo mi ha detto che prima di ricorrere all'operazione bimascellare dovrò allargare il palato (dopo gli incisivi è profondo 2,5 cm!), ciononostante i denti laterali dell'arcata superiore sono "testa a testa" con quelli della inferiore (situazione probabilmente dovuta ad un trattamento ortodontico precedente condotto in modo pessimo da un ortodontista "non qualificato" che non ha risolto per niente il problema,ma solo allineato i denti laterali dell'arcata superiore) e il palato non ha la tipica forma "a u" ma è più allungato, quindi non so come potrò masticare se il palato venisse allargato ad esempio di 1 cm. inoltre in un altro sito ho letto la testimonianza di un ragazzo che ha avuto problemi di cefalea muscolo-tensiva dopo l'allargamento chirurgico, e la cosa mi ha sinceramente spaventato, grazie in anticipo e scusate se ho spiegato il tutto con un linguaggio non medico.
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Gentile utente, la sua malocclusione, va corretta, come accennava lei, mediante un trattamento ortodontico e probabilmente chirurgico. L'espansione del palato dovrebbe aiutarla nella masticazione. Attualmente probabilmente il mascellare (palato) è contratto per compensare una mandibola iposviluppata e quindi rimasta indietro. Quello che si fa in questi casi e quello di allargare il palato e successivamente avanzare chirurgicamente la mandibola. per quanto riguarda i problemi di cefalea muscolo tensiva non credo siano imputabili all'allargamento del palato (andrebbe analizzato il caso).
Infine le consiglio di eseguire una visita specialistica in modo che tutte le sue domande possano trovare risposte.
Cordiali saluti
Infine le consiglio di eseguire una visita specialistica in modo che tutte le sue domande possano trovare risposte.
Cordiali saluti
Dr. Enzo Ventucci
Specialista in chirurgia maxillo facciale
Master in medicina e chirurgia estetica
[#2]
Utente
grazie mille dottor ventucci per la risposta, infatti la strana coincidenza tra le arcate è dovuta a palato stretto e mandibola retrocessa, però il dentista che mi seguirà per l'iter prechirurgico appena mi ha visitato la prima volta mi ha detto che si dovrà prima allargare il palato dopo aver inciso la sutura palatina, e poi inevitabilmente fare l'operazione bimascellare, lei invece ritiene che si possa allargare il palato e poi far avanzare chirurgicamente la mandibola (i miei incisivi superiori sono sporgenti perchè nella deglutizione la lingua li ha spinti in avanti). personalmente sono motivatissimo nel sottopormi alla chirurgia maxillofacciale per risolvere questa malocclusione che non mi permette nemmeno di addentare un panino o sorridere senza vergogna in una foto, eppure la manovra chirurgica che più mi inquieta è proprio la le fort I. secondo lei:
1)l'allargamento palatale SARPE permette di risolvere la dismorfia della mascella sia sul piano trasversale che sul piano longitudinale insieme all'apparecchio?
2) il palato alto con l'allargamento si "abbassa" raggiungendo la giusta profondità? 3) quando è indicata la SARPE e quando la le fort I?
cordiali saluti
1)l'allargamento palatale SARPE permette di risolvere la dismorfia della mascella sia sul piano trasversale che sul piano longitudinale insieme all'apparecchio?
2) il palato alto con l'allargamento si "abbassa" raggiungendo la giusta profondità? 3) quando è indicata la SARPE e quando la le fort I?
cordiali saluti
[#3]
Gentile utente, le procedure generalmente prevedono espansione palatale (chirurgicamente assistita o meno) poi chirurgia dei mascellari (sia mascellare le fort che della mandibola). Purtroppo senza visitarla e senza aver visto le rafiografie non mi sento di dirle altro perché potrei mandarla in confusione. Tuttavia mi sembra che il trattamento intrapreso sia corretto. Infine a mio parere se ho ben inteso l'entità della malocclusione, nel suo caso è necessario il trattamento combinato ortodontico chirurgico.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.9k visite dal 28/11/2013.
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