Insensibiltà al labbro inferiore post innesto osseo mandibolare
dopo un innesto di osso alla mandibola, effettuato 3 mesi fa, per poter in seguito effettuare un impianto al posto dei premolari di sx e dx, mi ritrovo con forte insensibilità e senso di costrizione al labbro inferiore e al mento. Leggendo di altri consulti già dati ho visto che è una frequente complicazione dell'implantologia, ma vorrei sapere se ciò vale anche per il trapianto di osso che in fondo è stato effettuato proprio per evitare di toccare il canale mandibolare. Inoltre sto facendo la lasermagneto terapia (già 28 applicazioni di 40 minuti l'una), come indicatomi dal chirurgo maxillofacciale che mi ha operato ma il risultato ottenuto è che ora provo delle strane e variegate sensazioni nella zona e il senso di costrizione c'è sempre. Ora dovrei sottopormi all'impianto che sembra non possa aspettare neppure fino a settembre perchè potrebbe verificarsi un riassorbimento dell'osso, ma ho paura che ciò peggiori una situazione certo non splendida. Insomma ho paura e non so cosa fare: qualcuno di Voi gentili Dottori potrebbe consigliarmi e spero tranquillizzarmi?
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salve,
se l'insensibilità è rimasta assolutamente invariata dalla data dell'intervento, nonostante siano passati tre mesi, e nonostante le terapie, probabilmente è una situazione da considerarsi permanente.
tale mancanza di sensibilità, e le altre "sensazioni" - che vengono denominate parestesie -sono con tutta evidenza una sequela indesiderata dell'intervento di innesto osseo.
Di per sé, questa sequela non costituisce una controindicazione ad un successivo intervento implantologico che - peraltro - va pianificato prima che l'innesto - per motivi fisiologici - perda troppo volume
se l'insensibilità è rimasta assolutamente invariata dalla data dell'intervento, nonostante siano passati tre mesi, e nonostante le terapie, probabilmente è una situazione da considerarsi permanente.
tale mancanza di sensibilità, e le altre "sensazioni" - che vengono denominate parestesie -sono con tutta evidenza una sequela indesiderata dell'intervento di innesto osseo.
Di per sé, questa sequela non costituisce una controindicazione ad un successivo intervento implantologico che - peraltro - va pianificato prima che l'innesto - per motivi fisiologici - perda troppo volume
Dr. Marco Ruggero MARIANI
chirurgo odontoiatra - implantologo
Jesi-Roma-Porto s.Giorgio
3492140257- dr.mariani@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.9k visite dal 16/06/2008.
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