parotide destra
egregi dottori , dopo 2 cicli di radioiodio nel 2006 per k alla tiroide e' nato un problema di poca salivazione e gonfiore della ghiandola parotide di destra in concomitanza con l'assunzione di cibo da piu' di 1 anno. Ho assunto cure antibiotiche senza risultato l'eco mostra solo un aumentato volume e disomogeneita' della parotide di destra senza calcoli o altro.La sottomandibolare di destra mi e' stata asportata nel 2007 con svuotamento radicale dei linfonodi per recidiva di malattia.Vorrei un consiglio su cosa potrei fare.Grazie
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Gentile Paziente, é probabile che l'irradiazione sia stata la concausa scatenante di una parotite cronica-ricorrente.
Personalmente ritengo che la parotite cronica trovi un'indispensabile e determinante elemento patogenetico nel terreno piuttosto che nell'agente eziologico (che l'antinìbiotico prescritto dovrebbe combattere). Per terrreno intendo una struttura sfavorevole, che in questo caso é costituita dall'ipertono del massetere legato alla sfavorevole occlusione dentaria. Il massetere comprime il dotto di Stenone, cioé quel tubicino che che porta la saliva dalla ghiandole Parotide al vestibolo della bocca, all'altezza del primo molare superiore. La compressione causa ristagno salivare (e quindi la ascarsa emissione di saliva che lei lamenta) e quindi il gonfiore a molte dell'ostruzione. Il ristagno favorisce l'infezione (che non ho capito se c'é nel suo caso; ma se non c'é , perché antibiotici?) e a volte la formazione di calcoli (che a lei non si sono fortunatamente formati). Queste, però, sono entrambe complicanze e non la vera patologia: infatti ricorrono nonostante le terapie. Anzi, se il probema si lmita al gonfiore senza infezione, e se i calcoli non vengono riscontrati (come nel suo caso, vedi referto ecografia) dalla ecografia , il caso clinico rimane incompreso, ma se riscontrati portano fuori strada, come tutte le volte che si confonde la causa con l'effetto.
Per questo le suggerisco di consultare anche un dentista-gnatologo , esperto in disfunzioni cranio mandibolari., cioé di quella problematica che ruota attorno all'articolazione temporo mandibolare (ATM).
La terapia consiste nell'applicazione di un dispositivo intraorale che, riposizionando la mandibola, comporti la detensione del muscolo massetere prima contratto: la cessazione delle crisi costituisce chiara conferma diagnostica.
Le suggerirei di dare un'occhiata, in questo stesso sito all'articolo linkato qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1217-parotite-ricorrente-e-calcoli-salivari-colpa-dei-denti.html
Cordiali saluti ed auguri
Personalmente ritengo che la parotite cronica trovi un'indispensabile e determinante elemento patogenetico nel terreno piuttosto che nell'agente eziologico (che l'antinìbiotico prescritto dovrebbe combattere). Per terrreno intendo una struttura sfavorevole, che in questo caso é costituita dall'ipertono del massetere legato alla sfavorevole occlusione dentaria. Il massetere comprime il dotto di Stenone, cioé quel tubicino che che porta la saliva dalla ghiandole Parotide al vestibolo della bocca, all'altezza del primo molare superiore. La compressione causa ristagno salivare (e quindi la ascarsa emissione di saliva che lei lamenta) e quindi il gonfiore a molte dell'ostruzione. Il ristagno favorisce l'infezione (che non ho capito se c'é nel suo caso; ma se non c'é , perché antibiotici?) e a volte la formazione di calcoli (che a lei non si sono fortunatamente formati). Queste, però, sono entrambe complicanze e non la vera patologia: infatti ricorrono nonostante le terapie. Anzi, se il probema si lmita al gonfiore senza infezione, e se i calcoli non vengono riscontrati (come nel suo caso, vedi referto ecografia) dalla ecografia , il caso clinico rimane incompreso, ma se riscontrati portano fuori strada, come tutte le volte che si confonde la causa con l'effetto.
Per questo le suggerisco di consultare anche un dentista-gnatologo , esperto in disfunzioni cranio mandibolari., cioé di quella problematica che ruota attorno all'articolazione temporo mandibolare (ATM).
La terapia consiste nell'applicazione di un dispositivo intraorale che, riposizionando la mandibola, comporti la detensione del muscolo massetere prima contratto: la cessazione delle crisi costituisce chiara conferma diagnostica.
Le suggerirei di dare un'occhiata, in questo stesso sito all'articolo linkato qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1217-parotite-ricorrente-e-calcoli-salivari-colpa-dei-denti.html
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
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