Riduzione mandibolare, informazioni intervento
Salve, ho 24 anni e una mandibola sproporzionata rispetto alla mascella superiore.
Ho iniziato le cure all'età di 14 anni circa, portando tre apparecchi, di cui uno mobile e due fissi. A quanto detto dal dentista, il mio problema dipende dal fatto che mascella e arcata superiore sono poco sviluppate rispetto alla mandibola. Ho un'arcata superiore "stretta" e troppo piccola, in poche parole. Anche se non c'è stata mai una diagnosi precisa. Probabilmente vi è stata un'errato sviluppo di entrambe.
Il problema, nonostante gli apparecchi, non si è mai risolto del tutto. In un primo tempo, i denti sembravano tornati a posto, ma dopo qualche mese (diventato poi qualche anno), la mandibola è tornata - quasi - alla posizione di partenza.
Indubbiamente il problema è stato ridotto, tanto da essere "quasi" tollerabile, anche se la malocclusione, seppur non eccessiva, resta.
Il mio è un problema prima di tutto estetico, seppur a detta dei miei può essere tollerabile, per me non lo è affatto, e mi preclude non poco la serenità.
In settimana tornerò dal mio dentista per parlargli ancora del problema, questa volta però gli farò presente se sia possibile un eventuale intervento chirurgico di riduzione e/o ampliamento (mandibolare e/o mascellare), che sto seriamente pensando di fare.
Quello che voglio chiedervi, nei limiti del possibile, è:
- è un intervento, al giorno d'oggi, rischioso e molto invasivo?
- i tempi di recupero, quali sono, in genere?
- quali sono le tecniche chirurgiche usate?
- è un intervento che può essere fatto tramite mutua in ospedale?
Grazie e spero in una risposta, in attesa di farmi visitare seriamente.
A presto!
Ho iniziato le cure all'età di 14 anni circa, portando tre apparecchi, di cui uno mobile e due fissi. A quanto detto dal dentista, il mio problema dipende dal fatto che mascella e arcata superiore sono poco sviluppate rispetto alla mandibola. Ho un'arcata superiore "stretta" e troppo piccola, in poche parole. Anche se non c'è stata mai una diagnosi precisa. Probabilmente vi è stata un'errato sviluppo di entrambe.
Il problema, nonostante gli apparecchi, non si è mai risolto del tutto. In un primo tempo, i denti sembravano tornati a posto, ma dopo qualche mese (diventato poi qualche anno), la mandibola è tornata - quasi - alla posizione di partenza.
Indubbiamente il problema è stato ridotto, tanto da essere "quasi" tollerabile, anche se la malocclusione, seppur non eccessiva, resta.
Il mio è un problema prima di tutto estetico, seppur a detta dei miei può essere tollerabile, per me non lo è affatto, e mi preclude non poco la serenità.
In settimana tornerò dal mio dentista per parlargli ancora del problema, questa volta però gli farò presente se sia possibile un eventuale intervento chirurgico di riduzione e/o ampliamento (mandibolare e/o mascellare), che sto seriamente pensando di fare.
Quello che voglio chiedervi, nei limiti del possibile, è:
- è un intervento, al giorno d'oggi, rischioso e molto invasivo?
- i tempi di recupero, quali sono, in genere?
- quali sono le tecniche chirurgiche usate?
- è un intervento che può essere fatto tramite mutua in ospedale?
Grazie e spero in una risposta, in attesa di farmi visitare seriamente.
A presto!
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Gent.mo Sig.re,
non è possibile rispondere alle Sue domande in merito al tipo di intervento (rischioso, invasivo, tempi di recupero, tecniche chirurgiche,...) in assenza di una valutazione clinica e di indicazioni a quale intervento.
Il sanitario che La "visiterà seriamente", come Lei scrive, potrà fornirLe ogni informazione.
Nella maggioranza dei casi, interventi chirurgici con implicazioni funzionali possono essere effettuati da strutture del Servizio Sanitario Nazionale a livello istituzionale ("tramite mutua"). Interventi a fini estetici sono effettuati generalmente in regime libero professionale (privatamente).
Cordiali saluti
non è possibile rispondere alle Sue domande in merito al tipo di intervento (rischioso, invasivo, tempi di recupero, tecniche chirurgiche,...) in assenza di una valutazione clinica e di indicazioni a quale intervento.
Il sanitario che La "visiterà seriamente", come Lei scrive, potrà fornirLe ogni informazione.
Nella maggioranza dei casi, interventi chirurgici con implicazioni funzionali possono essere effettuati da strutture del Servizio Sanitario Nazionale a livello istituzionale ("tramite mutua"). Interventi a fini estetici sono effettuati generalmente in regime libero professionale (privatamente).
Cordiali saluti
Dott. Antonio Maria Miotti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.7k visite dal 21/01/2013.
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