Asportazione ghiandola salivare
Salve in seguito ad una calcolosi mia mamma ha avuto un gonfiore improvviso della ghiandola salivare sx e per ovvie ragioni l'abbiamo dovuta portare in ospedale, con ricovero immediato. Qui le hanno trovato un calcolo di dimensioni abbastanza notevoli, che purtroppo stenta ad uscire fuori. C'è da dire che cmq il gonfiore l'ha sempre avuto anche se si è ripetuto raramente negli anni e mai con questa intensita'. Tuttavia la cura è stata di tipo antibiotico ed antinfiammatorio. Ora a distanza di un mese il problema sta ricomparendo e dall'ultimo incontro con lo specialista sembra sia necessario asportare la ghiandola incriminata, in quanto non piu' funzionale e cmq pericolosa per l'insorgere di nuove infezioni. Sono molto preoccupato della situazione anche perchè ho letto su internet che si tratta di un intervento delicato. Mia mamma ora ha una certa eta' e purtroppo credo che l'intervento sia inevitabile. Secondo voi puo' risultare utile rivolgersi ad un altro specialista per mettere a confronto le scelte? Quali potrebbero essere le conseguenze o i disturbi post operatori? Inoltre volevo sapere se in Calabria esistono centri specialistici di chirurgia maxillo facciale. Ringrazio infinitamente quanti mi risponderanno.
[#1]
Gentile utente,
premetto che l'intervento in questione può presentare, come qualsiasi intervento chirurgico, un margine di rischio per una eventuale parestesia (mancanza di sensibilità) della zona circostante la struttura ghiandolare. E' sicuramente un intervento delicato ma non espone, nella stragrande maggioranza dei casi, a rischi più importanti per il paziente.
Se lo specialista in questione, con tutta la sua scienza e coscienza, ha optato per un intervento chirurgico per risolvere il problema di sua madre avrà sicuramente esaminato al meglio il quadro clinico; posso comunque appoggiare la sua idea di rivolgersi ad un altro specialista ma solo, e sottolineo solo, per avere un'ulteriore conferma sul tipo di terapia da effettuare (che comunque mi sembra quella di elezione da quello che ha scritto Lei nella sua richiesta).
Per completare, la informo che a Catanzaro esiste un centro di chirurgia maxillo-faciale del quale, però non so darle informazioni in quanto ho ricevuto la mia formazione a Genova.
Spero di esserLe stato d'aiuto.
Cordialmente
premetto che l'intervento in questione può presentare, come qualsiasi intervento chirurgico, un margine di rischio per una eventuale parestesia (mancanza di sensibilità) della zona circostante la struttura ghiandolare. E' sicuramente un intervento delicato ma non espone, nella stragrande maggioranza dei casi, a rischi più importanti per il paziente.
Se lo specialista in questione, con tutta la sua scienza e coscienza, ha optato per un intervento chirurgico per risolvere il problema di sua madre avrà sicuramente esaminato al meglio il quadro clinico; posso comunque appoggiare la sua idea di rivolgersi ad un altro specialista ma solo, e sottolineo solo, per avere un'ulteriore conferma sul tipo di terapia da effettuare (che comunque mi sembra quella di elezione da quello che ha scritto Lei nella sua richiesta).
Per completare, la informo che a Catanzaro esiste un centro di chirurgia maxillo-faciale del quale, però non so darle informazioni in quanto ho ricevuto la mia formazione a Genova.
Spero di esserLe stato d'aiuto.
Cordialmente
Angelo Itri DDS
Coscienza, Tecnica, Sensibilità
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.7k visite dal 03/09/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.