La mia odissea mandibolare
Buongiorno a tutti
Sono Gianluca 23enne di Milano, purtroppo l'esasperazione mi spinge a scrivere su questo sito ed ora vi spiego il motivo (cerco di sintetizzare il più possibile data la mia lunga odissea).
Innanzitutto premetto che dal 2000 soffro di poliposi nasale e sinusite cronica denomita anche "micosi allergica" e nonostante qualsiasi terapia a livello locale (aerosol, lavaggi, spray ecc...) e due operazioni non sono ancora riuscito a debellare se nonchè con una cura di "mantenimento" a base di antibiotico (Klacid 250mg 2 votle al dì per 6 giorni ogni 2 mesi) e cortisone (Bentelan 1mg 3 pastiglie alla settimana) che assumo assiduamente ormai da un anno.
La ragione per cui vi scrivo però non è legata a questo preblema bensì a una croce che mi mi trascino sulle spalle da oltre 6 mesi. Tutto è incominciato questa primavera in cui ho avvertito una forte tensione dietro alle orecchie ovvero nella zona retroauricolare il tutto accompagnato da strani rumori presenti durante la deglutizione (es.come la brace che scoppietta nel camino). La prima cosa che ho fatto è stato parlarne con l'ottorino ipotizzando che si trattasse di un problema tubarico ma sia l'esame audiometrico e impedenziometrico risultarono nella norma, dato che il senso di tensione e di rigidità cresceva sempre più sono andato dal medico curante che mi ha prescitto invano delle iniezioni per la tensione muscolare e una radiografia in cui è emersa sia della scoliosi che della cervicale, vi riporto l'esito:
Atteggiamento in scoliosi sinistro convessa dal tratto di passaggio cervico-dorsale; riduzione della fisiologica curvatura lordotica cervicale nel piano sagittale.
Lievi iniziali alterazioni spondilosiche dei metameri cervicali che presentano appuntimento ed eversione degli spigoli somatici.
Non segni di spondilolistesi.
Accenno a megapofisi trasverse di c7.
Normale ampiezza degli discale intersomatici.
Di conseguenza sono andato a fare dei massaggi da un esperto di tecniche Tao poi data la mancanza di beneficio mi sono affidato a un osteopata che oltre ai classici massaggi mi ha trattato anche con dell'agopuntura ma senza alcun risultato.
Disperato da questi sintomi immuni a ogni terapia che stavano (stanno) rendendo la mia vita impossibile da ogni punto di vista mi sono recato da un nominato neurologo che mi ha visitato scrupolosamente non riscontrando niente a livello neurologico ma ipotizzando un problema di articolazione temporo mandibolare così mi fece svolgere una serie di esami tra cui la risonanza magnetica (deficit posturale), una radiografia mascellare e data la mia fatica nel deglutire l'ecografia e il prelievo della tiroide. Da tutti gli esami prescritti non risultò niente di anomalo comunque mi consigliò una visita dal chirurgo maxillo facciale perchè secondo lui nonostante il buon esito degli esami c'era di fondo un problema mandibolare anche se a suo parere estremizzato dal mio stato d'ansia e preoccupazione. Fu cosi che mi ritrovai nello studio di un chirurgo maxillo facciale (di pochissime parole) che mi visitò e mi rilasciò un documento con scritta la seguente diagnosi:
Incoordinazione condilo meniscale bilaterale con lussazione discale con ricattura con algia muscoalre temporale, massetere, scm in soggetto con malocclusione.
Mi disse che per il mio caso era necessaria una visita gnatologica e che sicuramente avrei avuto bisogno di un bite denominato "placca di svincolo" per risolvere il problema delle tensioni e nel frattempo mi prescrisse delle pastiglie contro gli spasmi muscolari di nome Sirdalud 4mg per 6 giorni prima di coricarmi che non mi fecero nulla.
Decisi così di frequentare l'ambulatorio di un dentista, conoscente di famiglia, dove mi visitarono un gnatologo e un ortodontista e qui nacque un nuovo dilemma nel senso che il gnatologo sosteneva che la mia situazion richiedeva di un bite di riposizionamento e che avrei dovuto tenerlo a vita mentre l'ortodontista mi consigliò lo stesso bite di cui mi parlò il chirurgo ovvero la placca di svincolo, che avrei dovuto tenerla per 6/8 mesi per eliminare la sintomatologia attuale per poi applicare un apparecchio della durata di 6 mesi per allargare il palato per poi passare all'apparecchio fisso per correggere la malocclusione "di terza classe" per circa un anno e mezzo. Dopo aver consulatato tutti i medici consapevoli della mia situazione, scelsi di seguire la strada ortodontica e qui arriviamo all'attualità dei fatti che purtroppo non è positiva, è da 15 giorni che utilizzo il bite e la situazione è rimasta del tutto invariata, forse è troppo presto per dare una valutazione pecisa? Il medico mi ha detto che la tempistica varia da soggetto a soggetto e che nella maggior parte dei casi ci vuole almeno un mese ma io non riesco ugualmente a tranquilizzarmi forse perchè sono troppo condizionato dall'insuccesso delle terapie precendenti, voi cosa ne pensate? Inoltre, se è possibile, volevo sapere se un accumulo di stress possa esser stato la causa scatenante del mio problema a prescindere dal mio quadro dentale e infine se il dosaggio di cortisone che assumi in giorni altermi per il disturbo nasale possa influire o possa aver incentivato la questione mandibolare.
Vi ringrazio in anticipo
Gianluca
Sono Gianluca 23enne di Milano, purtroppo l'esasperazione mi spinge a scrivere su questo sito ed ora vi spiego il motivo (cerco di sintetizzare il più possibile data la mia lunga odissea).
Innanzitutto premetto che dal 2000 soffro di poliposi nasale e sinusite cronica denomita anche "micosi allergica" e nonostante qualsiasi terapia a livello locale (aerosol, lavaggi, spray ecc...) e due operazioni non sono ancora riuscito a debellare se nonchè con una cura di "mantenimento" a base di antibiotico (Klacid 250mg 2 votle al dì per 6 giorni ogni 2 mesi) e cortisone (Bentelan 1mg 3 pastiglie alla settimana) che assumo assiduamente ormai da un anno.
La ragione per cui vi scrivo però non è legata a questo preblema bensì a una croce che mi mi trascino sulle spalle da oltre 6 mesi. Tutto è incominciato questa primavera in cui ho avvertito una forte tensione dietro alle orecchie ovvero nella zona retroauricolare il tutto accompagnato da strani rumori presenti durante la deglutizione (es.come la brace che scoppietta nel camino). La prima cosa che ho fatto è stato parlarne con l'ottorino ipotizzando che si trattasse di un problema tubarico ma sia l'esame audiometrico e impedenziometrico risultarono nella norma, dato che il senso di tensione e di rigidità cresceva sempre più sono andato dal medico curante che mi ha prescitto invano delle iniezioni per la tensione muscolare e una radiografia in cui è emersa sia della scoliosi che della cervicale, vi riporto l'esito:
Atteggiamento in scoliosi sinistro convessa dal tratto di passaggio cervico-dorsale; riduzione della fisiologica curvatura lordotica cervicale nel piano sagittale.
Lievi iniziali alterazioni spondilosiche dei metameri cervicali che presentano appuntimento ed eversione degli spigoli somatici.
Non segni di spondilolistesi.
Accenno a megapofisi trasverse di c7.
Normale ampiezza degli discale intersomatici.
Di conseguenza sono andato a fare dei massaggi da un esperto di tecniche Tao poi data la mancanza di beneficio mi sono affidato a un osteopata che oltre ai classici massaggi mi ha trattato anche con dell'agopuntura ma senza alcun risultato.
Disperato da questi sintomi immuni a ogni terapia che stavano (stanno) rendendo la mia vita impossibile da ogni punto di vista mi sono recato da un nominato neurologo che mi ha visitato scrupolosamente non riscontrando niente a livello neurologico ma ipotizzando un problema di articolazione temporo mandibolare così mi fece svolgere una serie di esami tra cui la risonanza magnetica (deficit posturale), una radiografia mascellare e data la mia fatica nel deglutire l'ecografia e il prelievo della tiroide. Da tutti gli esami prescritti non risultò niente di anomalo comunque mi consigliò una visita dal chirurgo maxillo facciale perchè secondo lui nonostante il buon esito degli esami c'era di fondo un problema mandibolare anche se a suo parere estremizzato dal mio stato d'ansia e preoccupazione. Fu cosi che mi ritrovai nello studio di un chirurgo maxillo facciale (di pochissime parole) che mi visitò e mi rilasciò un documento con scritta la seguente diagnosi:
Incoordinazione condilo meniscale bilaterale con lussazione discale con ricattura con algia muscoalre temporale, massetere, scm in soggetto con malocclusione.
Mi disse che per il mio caso era necessaria una visita gnatologica e che sicuramente avrei avuto bisogno di un bite denominato "placca di svincolo" per risolvere il problema delle tensioni e nel frattempo mi prescrisse delle pastiglie contro gli spasmi muscolari di nome Sirdalud 4mg per 6 giorni prima di coricarmi che non mi fecero nulla.
Decisi così di frequentare l'ambulatorio di un dentista, conoscente di famiglia, dove mi visitarono un gnatologo e un ortodontista e qui nacque un nuovo dilemma nel senso che il gnatologo sosteneva che la mia situazion richiedeva di un bite di riposizionamento e che avrei dovuto tenerlo a vita mentre l'ortodontista mi consigliò lo stesso bite di cui mi parlò il chirurgo ovvero la placca di svincolo, che avrei dovuto tenerla per 6/8 mesi per eliminare la sintomatologia attuale per poi applicare un apparecchio della durata di 6 mesi per allargare il palato per poi passare all'apparecchio fisso per correggere la malocclusione "di terza classe" per circa un anno e mezzo. Dopo aver consulatato tutti i medici consapevoli della mia situazione, scelsi di seguire la strada ortodontica e qui arriviamo all'attualità dei fatti che purtroppo non è positiva, è da 15 giorni che utilizzo il bite e la situazione è rimasta del tutto invariata, forse è troppo presto per dare una valutazione pecisa? Il medico mi ha detto che la tempistica varia da soggetto a soggetto e che nella maggior parte dei casi ci vuole almeno un mese ma io non riesco ugualmente a tranquilizzarmi forse perchè sono troppo condizionato dall'insuccesso delle terapie precendenti, voi cosa ne pensate? Inoltre, se è possibile, volevo sapere se un accumulo di stress possa esser stato la causa scatenante del mio problema a prescindere dal mio quadro dentale e infine se il dosaggio di cortisone che assumi in giorni altermi per il disturbo nasale possa influire o possa aver incentivato la questione mandibolare.
Vi ringrazio in anticipo
Gianluca
[#1]
Gentile paziente
il byte può essere costruito in modi differenti e può avere ugualmente successo ma sono necessari controlli e ritocchi periodici. E' necessario avere pazienza.
La terapia ortodontica elimina generalmente la malocclusione ma per problemi dell'Articolazione temporo mandibolare spesso è necessario un byte semidefinitivo in quanto è possibile periodicamente una recidiva della sintomatologia.
Lo stress può avere influito sulla comparsa della sintomatologia.
Non mi risulta che il cortisone possa provocare sintomi simili a quelli descritti.
Per un parere corretto sul caso specifico è sempre necessaria una visita.
cordiali saluti
il byte può essere costruito in modi differenti e può avere ugualmente successo ma sono necessari controlli e ritocchi periodici. E' necessario avere pazienza.
La terapia ortodontica elimina generalmente la malocclusione ma per problemi dell'Articolazione temporo mandibolare spesso è necessario un byte semidefinitivo in quanto è possibile periodicamente una recidiva della sintomatologia.
Lo stress può avere influito sulla comparsa della sintomatologia.
Non mi risulta che il cortisone possa provocare sintomi simili a quelli descritti.
Per un parere corretto sul caso specifico è sempre necessaria una visita.
cordiali saluti
Dott. Marco Capozza
https://www.dentista.lecce.it/
[#2]
Mah, la sua è una di quelle storie con cui mi confronto quotidianamente da qualche anno. Da quando cioè, ho cominciato ad occuparmi seriamente di Deglutizione. Il palato stretto, la rettilineizzazione del tratto cervicale della colonna, le distonie muscolari del temporale e del massetere..tutti segni che mi portano a sospettare una disfunzionalità linguale. Se ha il tempo e la cortesia di visitare il mio sito ( www.miolabroma.it ), provi a clickare su "riconoscere il problema" ; potrebbe (ma sottolineo il condizionale) avere risposte importanti al suo problema. Altrimenti consulti uno gnatologo esperto. A milano conosco un professionista di grandissima affidabilità in tal senso.
Cordiali saluti
Dr. Lorenzo Alberti
Cordiali saluti
Dr. Lorenzo Alberti
Dr Lorenzo Alberti
www.drlorenzoalberti.it
www.miolabroma.it
[#3]
Caro utente, non vorrei aver letto male, ma Lei parla anche di III classe? Se così è, può dettagliare la patologia,cioè,si trova in III
dentale o scheletrica, presenta un morso aperto?
La sintomatologia da Lei riferita, presumibilmente è dovuta ad una incoordinazione condilo-meniscale, la cui terapia è multidisciplinare.
Non ha parlato anche di R.M.N. alle articolazioni, per una diagnosi corretta dell'articolazione temporo-mandibolare essa è necessaria.
Oltre alla tensione retroauricolare ed ai crepitii, presenta anche dolore o riduzione dell'apertura buccale?
Ci faccia sapere
dentale o scheletrica, presenta un morso aperto?
La sintomatologia da Lei riferita, presumibilmente è dovuta ad una incoordinazione condilo-meniscale, la cui terapia è multidisciplinare.
Non ha parlato anche di R.M.N. alle articolazioni, per una diagnosi corretta dell'articolazione temporo-mandibolare essa è necessaria.
Oltre alla tensione retroauricolare ed ai crepitii, presenta anche dolore o riduzione dell'apertura buccale?
Ci faccia sapere
Dr.Oscar G.ppe Muraca
La risposta ha carattere puramente informativo.
[#4]
Ex utente
Innanzitutto vi ringrazio per avermi risposto comunque sì, mi hanno riscontrato un morso aperto e una malocclusione di terza classe ma non mi hanno riferito se dentale o scheletrica.
Non ho effettuato una risonanza magnetica al A.T.M. perchè soffro di claustrofobia e anche perchè i medici che ho consultato mi hanno detto che i provvedimenti sarebbero stati gli stessi.
I sintomi continuano a persistere incessantemente nonostante la terapia col bite (da 2 mesi) e tutti gli ansiolitici e antidepressivi comunque non ho ne dolore ne una riduzione nell’apertura della bocca ma una intensissima tensione nella zona retroauricolare, auricolare e a volte all’altezza delle tempie come se ci fosse qualcuno alle mie spalle che mi stringesse una tenaglia intorno alla testa, poi quando deglutisco avverto dei rumori proprio dove la tensione è posizionata e ho come l’impressione che la mandibola si sposti come se volesse bilanciarsi, andare in asse.
Non so più a chi chiedere aiuto, a volte penso persino al suicidio, ma è possibile che una
malocclusione o una problema mandibolare possa recare un disturbo così prepotente e
persistente nel tempo? I medici tra cui il mio psicologo e i miei famigliari sono convinti che il mio sia un disturbo psicosomatico, che possa esser stato scatenato da un accumolo di stress, che il mio atteggiamento possa amplificare una bassa percentuale di entità organica ma non sarebbe migliorato con i psicofarmaci? In passato ho avuto problemi relazionali sopratutto nel contesto scolastico e nel contesto sentimentale, secondo voi sono stati sufficienti per aver scatenato tutto?
Quali altri provvedimenti dovrei prendere per ritornare a vivere?
Cordiali Saluti
Gianluca
p.s= volevo sapere dal dr.Alberti, se è possibile, il recapito del professionista che conosce.
Non ho effettuato una risonanza magnetica al A.T.M. perchè soffro di claustrofobia e anche perchè i medici che ho consultato mi hanno detto che i provvedimenti sarebbero stati gli stessi.
I sintomi continuano a persistere incessantemente nonostante la terapia col bite (da 2 mesi) e tutti gli ansiolitici e antidepressivi comunque non ho ne dolore ne una riduzione nell’apertura della bocca ma una intensissima tensione nella zona retroauricolare, auricolare e a volte all’altezza delle tempie come se ci fosse qualcuno alle mie spalle che mi stringesse una tenaglia intorno alla testa, poi quando deglutisco avverto dei rumori proprio dove la tensione è posizionata e ho come l’impressione che la mandibola si sposti come se volesse bilanciarsi, andare in asse.
Non so più a chi chiedere aiuto, a volte penso persino al suicidio, ma è possibile che una
malocclusione o una problema mandibolare possa recare un disturbo così prepotente e
persistente nel tempo? I medici tra cui il mio psicologo e i miei famigliari sono convinti che il mio sia un disturbo psicosomatico, che possa esser stato scatenato da un accumolo di stress, che il mio atteggiamento possa amplificare una bassa percentuale di entità organica ma non sarebbe migliorato con i psicofarmaci? In passato ho avuto problemi relazionali sopratutto nel contesto scolastico e nel contesto sentimentale, secondo voi sono stati sufficienti per aver scatenato tutto?
Quali altri provvedimenti dovrei prendere per ritornare a vivere?
Cordiali Saluti
Gianluca
p.s= volevo sapere dal dr.Alberti, se è possibile, il recapito del professionista che conosce.
[#5]
Caro Gianluca, quanti casi come il suo abbiamo risolto con la terapia miofunzionale! Sono sempre più portato a credere che l'origine dei suoi problemi risieda nella lingua; in ogni atto deglutitorio la lingua spinge circa un chilogrammo, per 1200-1500 volte al giorno fanno più di una tonnellata che si scarica sui denti (morso aperto) e su uno dei segmenti ossei in crescita (se è la mandibola ecco spiegata l'origine FUNZIONALE della sua IIIa classe).Inoltre il mancato appoggio pieno della lingua sul palato spiega la sua insufficiente espansione. Una deglutizione scorretta può portare una serie di sintomi impressionante. Ma c'è ancora troppa ignoranza in questo senso, sia nella classe medica sia dal punto di vista divulgativo. Per una diagnosi corretta il dr. Roberto Cornalba (l'indirizzo ed il tel. lo trova sia su google che sull'elenco telefonico) è un nome sicuro. Gli faccia il mio nome.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 8k visite dal 03/12/2007.
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