Riabilitazione post intervento riduzione iii classe scheletrica
buona sera.
A metà luglio mi sono sottoposta ad un intervento di riduzione di terza classe scheletrica che ha fortunatamente interessato solo la mandibola e non la mascella.
L'intervento è andato molto bene ed ad oggi il gonfiore è stato assorbito praticamente del tutto.
L'unico inconveniente ad oggi è la mancanza di sensibilità al labbro inferiore e la parte del mento immediatamente sotto il labbro. Abbiamo saputo che tale sensibilità si riacquista tra i due e i sei mesi in genere e ad oggi avverto una serie di formicolii al tatto (già da subito dopo l'intervento).
Vorrei porre le seguenti due domande:
1) Esistono delle cure/ terapie per agevolare/ accelerare il recupero?
2) Ci sono dei segnali da interpretare in maniera positiva al fine del corretto recupero della sensibilità, come ad esempio formicolii o altro, oppure torna all'improvviso senza "preavvisi"?
Grazie per l'attenzione.
A metà luglio mi sono sottoposta ad un intervento di riduzione di terza classe scheletrica che ha fortunatamente interessato solo la mandibola e non la mascella.
L'intervento è andato molto bene ed ad oggi il gonfiore è stato assorbito praticamente del tutto.
L'unico inconveniente ad oggi è la mancanza di sensibilità al labbro inferiore e la parte del mento immediatamente sotto il labbro. Abbiamo saputo che tale sensibilità si riacquista tra i due e i sei mesi in genere e ad oggi avverto una serie di formicolii al tatto (già da subito dopo l'intervento).
Vorrei porre le seguenti due domande:
1) Esistono delle cure/ terapie per agevolare/ accelerare il recupero?
2) Ci sono dei segnali da interpretare in maniera positiva al fine del corretto recupero della sensibilità, come ad esempio formicolii o altro, oppure torna all'improvviso senza "preavvisi"?
Grazie per l'attenzione.
[#1]
Gentile utente a seguito dell'intervento che ha subito i postumi che ci riferisce sono da considerarsi normali.
La mancanza di sensibiltà è dovuta all'edema post-chirurgia che provocando una pressione sui nervi competenti per i distretti anatomici da lei indicati ne determina una lieve sofferenza che viene avvertita come ridotta sensibilità.
Ovviamente tale condizione è reversibile con tempi di recupero comunque variabili da soggetto a soggetto.
Non ci sono segni improvvisi che indicano un immediato recupero,ma questo avviene lentamente ed in maniera regolare.
La mancanza di sensibiltà è dovuta all'edema post-chirurgia che provocando una pressione sui nervi competenti per i distretti anatomici da lei indicati ne determina una lieve sofferenza che viene avvertita come ridotta sensibilità.
Ovviamente tale condizione è reversibile con tempi di recupero comunque variabili da soggetto a soggetto.
Non ci sono segni improvvisi che indicano un immediato recupero,ma questo avviene lentamente ed in maniera regolare.
La risposta ha il solo scopo informativo.
Dr.Giovanni Auletta
[#3]
Gent.mo Sig.re,
come Le è stato già risposto, i tempi di recupero sono variabili da soggetto a soggetto.
In alcuni casi il recupero avviene anche dopo oltre un anno, e fino a circa due anni.
Cordiali saluti
come Le è stato già risposto, i tempi di recupero sono variabili da soggetto a soggetto.
In alcuni casi il recupero avviene anche dopo oltre un anno, e fino a circa due anni.
Cordiali saluti
Dott. Antonio Maria Miotti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.4k visite dal 27/08/2010.
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