Presunta calcolosi salivare
salve, ho 39 anni, premetto che sin da piccolo ho sempre sofferto di mal di denti e infiammaz delle tonsille, molto criptiche e con placche e pus, grosse e causa di frequenti febbri,che per più volte mi hanno costretto a saltare l'asportazione delle stesse che poi nn è più avvenuta.molte le assunzioni di antibiotici e antinfiammatori.diversi gli specialisti e diverse le cure.All'età di 19 anni, il mio medico curante mi notava un rigonfiamento alla ghiandola sottomandib sn, e mi consigliava visita specialist OTL.nonostante le diverse assunzioni passate di compresse di vario genere e marca continuavo a questo punto con altre cure mediche nel tentativo che si ritirasse o qualora si trattasse di calcolo salivare che scivolasse dal dotto anche se già di misura notevole.la mia prima eco risale al1997(nel contesto della ghiand sottom sn formazione nodulare solida ad ecogenecità omogenea con parete parzialm calcific il nodulo è di mm 8.)tranquilliz dai medici e nn avendo alcun fastidio mi sono praticamente dimenticato del probl.nel 2004 a seguito di alcune vicissitudini di diversa natura(asportazione di un melanoma in zona interscapol, con successiv radicaliz e x grazia senza conseguenze)mi sensibilizzavo alla prevenzione, ricordandomi della ghiandola che nel frattempo si è modificata come da referto eco del 2005:(appare di dimensioni aumentate, a ecostruttura disomogenea;si apprez dilatazione dei dotti e una grossolana calcificaz di7mm. piccola concrezione calcarea mm2 si apprez in prossim dell'orifiz esterno del dotto). da qui una serie di accertam(tac, rmn, eco color doppler,etc)con pareri poco chiari che se vuole le scrivo nei dettagli mi limito ora all'ultimo referto di gennaio 2010:dimensioni aumentate, ecostrutt disomogenea,dilataz dei dotti, grossolan calcifdi 9mm presenza nel contesto di una linfoghiand di 10mm in sede later cervic,bilateralmente, rari linfonodi.LE MIE DOMANDE:1)giacchè convivo col probl ormai da 20 anni(anche se peggiorato)e considerato che nn mi causa alcun fastidio tranne ultimamente una saltuaria sensazione di anestesia alla punta della lingua x qualche minut e nn so se puo dipendere dalla ghiandola, anche se nn idoneo e con scarse prob di riuscita,se proprio indispensab, nn si potreb effettuare un intervento meno invasivo(del tipo litotripsia, o laser terapia, o altro che disconosco) che sicuramente nn risolvereb il mio caso al 100% ma mi permettereb magari ottenendo anche piccola parte di risultato, di andare avanti così? 2)perchè se si tratta di scialolitiasi la sintomatologia nn è la stessa? 3)esami che nn ho fatto come la videoscopia salivare e la fibroscopia possono essermi utili a una diagnosi più precisa? 4)se la ghiandola nn funzionasse, possibile che io nn me ne renderei conto? un anti flogistico o un trattaento omeopatico possono essermi di aiuto? m scuso x la pesantez della richiesta e ringraziandovi anticipatamente V auguro ogni bene x il serio aiuto k date con queste consulenze a chi ha bisogno..grazie infinite
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Gentile Signore,
una calcolosi salivare si appalesa di solito con un'improvviso dolore, tumefazione della ghiandola, difficoltà a secernere saliva, soprattutto in prossimità dei pasti o dopo stimolazione con sostanze acide come il succo di limone.
Nel suo caso è importante sapere se i sintomi descritti si sono manifestati, inoltre c'è da rilevare che è stato il suo medico curante a notare la tumefazione, in più la prima eco ha rilevato la presenza di un nodulo parzialmente calcificato e non un calcolo salivare impegnato in un dotto.
A questo punto sarebbe opportuno conoscere i referti degli altri esami.
Cordiali Saluti
una calcolosi salivare si appalesa di solito con un'improvviso dolore, tumefazione della ghiandola, difficoltà a secernere saliva, soprattutto in prossimità dei pasti o dopo stimolazione con sostanze acide come il succo di limone.
Nel suo caso è importante sapere se i sintomi descritti si sono manifestati, inoltre c'è da rilevare che è stato il suo medico curante a notare la tumefazione, in più la prima eco ha rilevato la presenza di un nodulo parzialmente calcificato e non un calcolo salivare impegnato in un dotto.
A questo punto sarebbe opportuno conoscere i referti degli altri esami.
Cordiali Saluti
Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.
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Ex utente
intanto, nel ringraziarla infinitamente per la risposta,mi accingo a risponderLe alle domande che mi ha posto: come già specificato, preciso che la sintomatoloogia nn rispecchia x niente quella da lei descritta tipica delle scialolitiasi....inoltre mi preoccupa il nuovo sintomo(da circa 7 mesi)mi riferisco come già le avevo accennato alla perdita di sensib della punta e margine linguale..disestesia-parestesia sensazione fastidiosa che dura massimo 2 minuti, mediamente 1 volta al giorno. I risultati degli altri accertamenti oltre i due che ho gia descritto in precedenza, tento di riportarli qui di seguito: eco 2005= in sede sottom sn calcificazione (litiasi salivare?); eco 2006= la ghiandola appare di dimensioni aument, a ecostruttura disomogenea. nel suo contesto si apprezzano dilatazione dei dotti e una grossolana calcificazione di 7mm. piccola concrezione calcarea di 2 mm in prossimità dell'orificio esterno del dotto ghiandolare. alla valutaz doppler si documenta aumento della vascolarizzazione parenchimale ed appare disorganizzata.; RMN del 2006 la ghiandola appare tumefatta, in corrisp si apprez una formazione espansiva a contorni polilobati he deborda dal profilo inferiore della mandibola e determina ispessimento del piano fasciale da riferire verosimilmente a tumefazione linfonodale. non sono evidenti immag di scialolitiasi ne si documenta dilatazione deldotto di worthin. si segnala ispessimento circonferenziale della mucosa del seno mascellare di sx.; TAC 2006= la ghiandola contiene calcificazione di circa 1 cm di diam. linfonodi di1,8 cm di diametro ipertrofia dei turbinati.;ORTOPANORAMICA ARCATE DENTARIE 2007= segni di periodontite. granulomi apicali al 5° inferiore dx devitalizzato.;ECO 2008 tumefazione e marcata disomogeneità della ghiandola sottomandibolare sin che presenta una calcificazionedi 9 mm nel contesto. qualche linfonodo perighiandolare;RM SENI PARANASALI S/C CO 05/2010= Indag eseguita mediante acquisizione sui tre piani dello spazio di sequenze pesate in T1-T2 prima e dopo somministrazione di MDC paramagnetico. quesito diagnostico:SCIALOADENITE CRONICA, si conferma la presenza di tumefazione della ghiandola sottomandib. di sin che presenta diametri massimi di 30 mm e disomogeneità del segnale diffusamente iperintenso nelle sequenze T.
Nelle sequenze STIR si osserva edema della loggia che coinvolge il muscolo ipoglosso, gnioglosso e miloideo omolaterali con ispessimento dei piani fasciali e bozzatura del profilo del massetere e dei piani sottocutanei.Nelle sequenze fortemente pesate in T2 con valutazione del dotto, questo è apprezzabile senza evidenza di dilatazione. presenza di numerosi artefatti da movimento nelle sequenze con mezzo di contrasto.si ossorva diffusa impregnazione contrastografica delle aree descritte, si apprezza ipointensità di circa 10 mm. del segnale centralmente alla ghiandola possibile espressione di formazione calcolotica. Non si osservano alterazioni dell'intensità del segnale della ghiandola sottomand. di destra e delle ghiandole parotidi bilateralmente. Non si osservano linfonodi volumetricamente significativi in sede laterocervicale bilateralmente presenza di linfonodi di aspetto fusato con dimensioni massime di 13 mm al primo livello di destra. Regolare l'intensità dell segnale dei seni mascellari, si segnala ipertrofia dell'arteria facciale di sinistra. non tumefazioni dei tessuti molli dell'orofaringe nè impregnazioni focali di MDC.ALLA PALPAZIONE BIMANUALE si apprezza imbottimento duro, a margini sfumati, della ghiandola sottomand. che risale sul ramo mandibolare versante esterno, x circa 1,5 cm.lieve indolenzimento della cute sovrastante che è visivamente integra.
vogliate se possib rispondermi anche alle domandA 1 E 4 del mio precedente contatto, grazie infinite e buon lavoro.
Nelle sequenze STIR si osserva edema della loggia che coinvolge il muscolo ipoglosso, gnioglosso e miloideo omolaterali con ispessimento dei piani fasciali e bozzatura del profilo del massetere e dei piani sottocutanei.Nelle sequenze fortemente pesate in T2 con valutazione del dotto, questo è apprezzabile senza evidenza di dilatazione. presenza di numerosi artefatti da movimento nelle sequenze con mezzo di contrasto.si ossorva diffusa impregnazione contrastografica delle aree descritte, si apprezza ipointensità di circa 10 mm. del segnale centralmente alla ghiandola possibile espressione di formazione calcolotica. Non si osservano alterazioni dell'intensità del segnale della ghiandola sottomand. di destra e delle ghiandole parotidi bilateralmente. Non si osservano linfonodi volumetricamente significativi in sede laterocervicale bilateralmente presenza di linfonodi di aspetto fusato con dimensioni massime di 13 mm al primo livello di destra. Regolare l'intensità dell segnale dei seni mascellari, si segnala ipertrofia dell'arteria facciale di sinistra. non tumefazioni dei tessuti molli dell'orofaringe nè impregnazioni focali di MDC.ALLA PALPAZIONE BIMANUALE si apprezza imbottimento duro, a margini sfumati, della ghiandola sottomand. che risale sul ramo mandibolare versante esterno, x circa 1,5 cm.lieve indolenzimento della cute sovrastante che è visivamente integra.
vogliate se possib rispondermi anche alle domandA 1 E 4 del mio precedente contatto, grazie infinite e buon lavoro.
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Ex utente
ECO 2008 tumefazione e marcata disomogeneità della ghiandola sottomandibolare sin che presenta una calcificazionedi 9 mm nel contesto. qualche linfonodo perighiandolare;RM SENI PARANASALI S/C CO 05/2010= Indag eseguita mediante acquisizione sui tre piani dello spazio di sequenze pesate in T1-T2 prima e dopo somministrazione di MDC paramagnetico. quesito diagnostico:SCIALOADENITE CRONICA, si conferma la presenza di tumefazione della ghiandola sottomandib. di sin che presenta diametri massimi di 30 mm e disomogeneità del segnale diffusamente iperintenso nelle sequenze T.
Nelle sequenze STIR si osserva edema della loggia che coinvolge il muscolo ipoglosso, gnioglosso e miloideo omolaterali con ispessimento dei piani fasciali e bozzatura del profilo del massetere e dei piani sottocutanei.Nelle sequenze fortemente pesate in T2 con valutazione del dotto, questo è apprezzabile senza evidenza di dilatazione. presenza di numerosi artefatti da movimento nelle sequenze con mezzo di contrasto.si ossorva diffusa impregnazione contrastografica delle aree descritte, si apprezza ipointensità di circa 10 mm. del segnale centralmente alla ghiandola possibile espressione di formazione calcolotica. Non si osservano alterazioni dell'intensità del segnale della ghiandola sottomand. di destra e delle ghiandole parotidi bilateralmente. Non si osservano linfonodi volumetricamente significativi in sede laterocervicale bilateralmente presenza di linfonodi di aspetto fusato con dimensioni massime di 13 mm al primo livello di destra. Regolare l'intensità dell segnale dei seni mascellari, si segnala ipertrofia dell'arteria facciale di sinistra. non tumefazioni dei tessuti molli dell'orofaringe nè impregnazioni focali di MDC.ALLA PALPAZIONE BIMANUALE si apprezza imbottimento duro, a margini sfumati, della ghiandola sottomand. che risale sul ramo mandibolare versante esterno, x circa 1,5 cm.lieve indolenzimento della cute sovrastante che è visivamente integra.
Nelle sequenze STIR si osserva edema della loggia che coinvolge il muscolo ipoglosso, gnioglosso e miloideo omolaterali con ispessimento dei piani fasciali e bozzatura del profilo del massetere e dei piani sottocutanei.Nelle sequenze fortemente pesate in T2 con valutazione del dotto, questo è apprezzabile senza evidenza di dilatazione. presenza di numerosi artefatti da movimento nelle sequenze con mezzo di contrasto.si ossorva diffusa impregnazione contrastografica delle aree descritte, si apprezza ipointensità di circa 10 mm. del segnale centralmente alla ghiandola possibile espressione di formazione calcolotica. Non si osservano alterazioni dell'intensità del segnale della ghiandola sottomand. di destra e delle ghiandole parotidi bilateralmente. Non si osservano linfonodi volumetricamente significativi in sede laterocervicale bilateralmente presenza di linfonodi di aspetto fusato con dimensioni massime di 13 mm al primo livello di destra. Regolare l'intensità dell segnale dei seni mascellari, si segnala ipertrofia dell'arteria facciale di sinistra. non tumefazioni dei tessuti molli dell'orofaringe nè impregnazioni focali di MDC.ALLA PALPAZIONE BIMANUALE si apprezza imbottimento duro, a margini sfumati, della ghiandola sottomand. che risale sul ramo mandibolare versante esterno, x circa 1,5 cm.lieve indolenzimento della cute sovrastante che è visivamente integra.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6k visite dal 08/05/2010.
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Approfondimento su Melanoma
Il melanoma (tumore maligno della pelle) è una forma di cancro molto aggressiva, che si sviluppa dalle cellule della pelle che producono melanina (melanociti).