Linfoadenite tubercolare ascella
BUONGIORNO,
VI AVEVO SCRITTO TEMPO FA PER VIA CHE IL MIO RAGAZZO AVEVA UNA ''PALLINA'' SOTTO L'ASCELLA..
HA FATTO L AGOASPIRATO..NEGATIVO A CELLULE TUMORALI...
GLI HANNO ASPORTATO QUESTE ''PALLINE'' ED E' EMERSO CHE HA UNA LINFOADENITE TUBERCOLARE..
ORA GLI HANNO DATO DELLE MEDICINE DA PRENDERE E POI DOPO 2 SETTIMANE DEVE FARE GLI ESAMI DEL SANGUE..
QUALCUNO POTREBBE DELUCIDARMI UN PO' DI PIU' LA SITUAZIONE??
NON SO PIU DOVE SBATTERE LA TESTA.
GRAZIE MILLE
VI AVEVO SCRITTO TEMPO FA PER VIA CHE IL MIO RAGAZZO AVEVA UNA ''PALLINA'' SOTTO L'ASCELLA..
HA FATTO L AGOASPIRATO..NEGATIVO A CELLULE TUMORALI...
GLI HANNO ASPORTATO QUESTE ''PALLINE'' ED E' EMERSO CHE HA UNA LINFOADENITE TUBERCOLARE..
ORA GLI HANNO DATO DELLE MEDICINE DA PRENDERE E POI DOPO 2 SETTIMANE DEVE FARE GLI ESAMI DEL SANGUE..
QUALCUNO POTREBBE DELUCIDARMI UN PO' DI PIU' LA SITUAZIONE??
NON SO PIU DOVE SBATTERE LA TESTA.
GRAZIE MILLE
[#1]
gentile utente,
la presenza di una linfoadenopatia e il reperimento del micobatterio tubercolare al suo interno indica la presenza di una infezione.
purtroppo questo tipo di batterio ha avuto un aumento di diffusione ultimamente, a causa dell'aumento della circolazione di popolazione proveniente da paesi dove l'incidenza di malattia è più alta. nel nostro paese si era vista una notevole diminuzione che purtroppo per questi motivi a visto invertire la tendenza.
generalmente si tende a pensare che la scoperta dell'infezione in un linfonodo possa essere determinata dalla diffusione dei batteri da localizzazioni primarie come il polmone.
per questo suppongo che i medici curanti abbiano fatto eseguire a suo figlio altri accertamenti ed esami strumentali per vedere se sono presenti altre sedi di infezione.
la terapia in base alle caratteristiche ed al ceppo può essere anche piuttosto lunga.
ci tenga informati.
cordiali saluti
la presenza di una linfoadenopatia e il reperimento del micobatterio tubercolare al suo interno indica la presenza di una infezione.
purtroppo questo tipo di batterio ha avuto un aumento di diffusione ultimamente, a causa dell'aumento della circolazione di popolazione proveniente da paesi dove l'incidenza di malattia è più alta. nel nostro paese si era vista una notevole diminuzione che purtroppo per questi motivi a visto invertire la tendenza.
generalmente si tende a pensare che la scoperta dell'infezione in un linfonodo possa essere determinata dalla diffusione dei batteri da localizzazioni primarie come il polmone.
per questo suppongo che i medici curanti abbiano fatto eseguire a suo figlio altri accertamenti ed esami strumentali per vedere se sono presenti altre sedi di infezione.
la terapia in base alle caratteristiche ed al ceppo può essere anche piuttosto lunga.
ci tenga informati.
cordiali saluti
Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#3]
mi perdoni, per il banale errore.
le cose che sono scritte rimangono peraltro valide, c'è in più il fatto che dovrebbero essere escluse anche altre patologie, che possono indurre immunodeficienza, ed inoltre se sono presenti i foci primari di solito il polmone, identificarli per vedere il loro comportamento con la terapia medica. forse lo specialista in questi casi potrebbe essere preso in considerazione parlandone con il medico curante (se questo non è lo specialista).
mi tenga informato
cordiali saluti
le cose che sono scritte rimangono peraltro valide, c'è in più il fatto che dovrebbero essere escluse anche altre patologie, che possono indurre immunodeficienza, ed inoltre se sono presenti i foci primari di solito il polmone, identificarli per vedere il loro comportamento con la terapia medica. forse lo specialista in questi casi potrebbe essere preso in considerazione parlandone con il medico curante (se questo non è lo specialista).
mi tenga informato
cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.1k visite dal 11/08/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.